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SEAL

Canzone per il capitolo: TINI – Diciembre

Torniamo a casa in silenzio tenendoci per mano però. Io sono davvero troppo nervosa per poter iniziare una conversazione e lui non ci prova neanche assorto nei suoi pensieri. Siamo soli a casa, ovviamente, ho chiesto a Poli di trattenere la mia famiglia fuori il più possibile e di avvisarmi prima del loro rientro.

Resto letteralmente a bocca aperta quando, entrando in casa e andando in salotto, trovo il camino già acceso e delle coperte distese sul tappeto circondate da dei petali di rose che formano la scritta...

-Ti amo- sussurro appena leggendo i petali. Mi volto verso Lucifer con un sorriso che non può essere spiegato.

-Voglio che sia speciale. Come avrebbe dovuto essere la tua prima volta- evita il mio sguardo e giurerei sia imbarazzato se non lo conoscessi.

-Chi l'avrebbe mai detto che il diavolo, in fondo, è un romantico. Quasi quanto me- rido a pena cercando di allentare la tensione. Sento che potrei svenire da un momento all'altro.

-Solo con te. Solo per te. Ti amo- prende il mio viso tra le mani e mi bacia la punta del naso.

-Qui c'è bisogno di un po' di musica- alza e abbassa le sopracciglia divertito e con uno schiocco di dita fa partire una canzone: "Sebastián Yatra, Álvaro Díaz - A Dónde Van". Mi fa girare e poi iniziamo a ballare, scoordinatissimi tra l'altro, e così la tensione sparisce. Un altro schiocco di dita, un'altra canzone. TINI –Diciembre.

Mi accarezza le braccia mentre mi bacia sul collo. Porto le braccia dietro la sua schiena e passo a baciargli io il collo. Le mie mani finiscono vicino l'orlo della maglietta e lui alza le braccia incitandomi e togliergliela. Mi prendo un attimo per osservarlo. L'ho già visto non so quante volte a torso nudo, ma ora è diverso, non so spiegarlo. Gli accarezzo i pettorali, le braccia muscolose, lo bacio su ogni centimetro della sua pelle nuda.

È alla mia mercé e ho paura. Mi sono sentita poche volte così vulnerabile. Ora è il suo turno di sfilarmi la felpa, così resto solo con il reggiseno. D'istinto porto le braccia avanti per coprirmi, ma Lucifer me le sposta iniziando a baciarmi la mano per poi risalire lungo tutto il braccio e poi sul mio petto. Io gli tolgo i pantaloni. Lui li toglie a me. Prima che possa farlo io si toglie anche i boxer e io, un po' titubante, tolgo la lingerie che ho comprato apposta per lui. Sembra non l'abbia notata neanche. Mi scruta completamente per un lungo attimo durante il quale sono ancora più a disagio e mi prende entrambe le mani prima che possa coprirmi di nuovo.

-Non nasconderti con me. Mai- dice in tono serio

-Sei perfetta-

Ci inginocchiamo e poi sdraiamo sul trappeto, con addosso le coperte e il camino come sfondo. Lui è sopra di me, si sostiene con gli avambracci. Tutto il suo corpo preme contro il mio. Gli accarezzo il viso prima di baciarlo. Si ferma dopo aver messo il preservativo e mi guarda.

-Seal c'è una cosa che devi sapere prima. Quando un angelo lo fa con qualcuno che ama davvero. Ed è un amore sincero ricambiato. Le loro anime si legano indissolubilmente per l'eternità. E anche se sono il diavolo sono pur sempre anche un angelo... Io ti amo, davvero Seal e tu dovevi saperlo prima di farlo. Sarai legata a me come io sarò legato a te. Anche se tornerò all'inferno e saremo distanti. L'amore della tua vita diventerò io così come tu il mio-

-Lucifer io ti amo. E voglio farlo con te. Non m'importa del resto. Io so che tu, comunque sia, sei l'amore della mia vita e io ti amerò per sempre-

-Ti amo- sussurra sulle mie labbra prima di baciarmi.

Con una spinta decisa mi fa sua per sempre, un'atra spinta, un po' meno dolore e l'amore cresce. Continua a baciarmi sempre con più foga catturando i gemiti ancora prima che escano dalle mie labbra così come io faccio con lui. Affonda il viso nel mio collo e mi bacia mentre io gli graffio la schiena. Intrecciamo le nostre dite e ci guardiamo negli occhi. Ultima spinta e io non ho mai amato qualcuno come lui in questo momento.

Si mette al mio fianco e io mi accoccolo sul suo petto iniziando a disegnare dei cerchi immaginari sul torace. Mi alza il volto prendendomi col mento, mi guarda e mi sorride. Non dice niente però. Mi bacia. Ma è silenzioso.

Mi arriva un messaggio due minuti dopo, siamo ancora sdraiati abbracciati sul pavimento avanti al camino. È Poli. Stanno tornando. Ci rivestiamo e mettiamo a posto il salotto come se niente fosse. Spegniamo il camino e poi andiamo al piano di sopra. Una volta fuori la mia camera prendo Lucifer per un braccio e gli faccio segno di entrare.

-Dovremmo dormire insieme sai? Ho voglia di coccole- dico aprendo la porta e tirandolo leggermente

-Non credo sia il caso. Se tuo zio mi trova qui mi ammazza- risponde senza spostarsi

-Non preoccuparti. Non glielo permetterò e poi tu non puoi morire... O almeno credo-

Si decide ad entrare, ma è strano. Distante. Non so forse sarà una mia impressione. Ci mettiamo a letto e io torno ad appoggiarmi sul suo petto mentre lui prende ad accarezzarmi le braccia. Mi addormento con il sorriso sulle labbra. 

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferWhere stories live. Discover now