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SEAL

-Sveglia novellino- mi avvicino al suo letto e gli tolgo coperte e cuscino da sotto la testa. Sono solo le 5:30 di mattina, ma è il momento migliore per allenarsi.

-Ma che...- si sveglia spesato, ma appena mi vede rimette la testa sul materasso

-Avevi detto alle 8 al fiume- si lamenta

-Be' ho cambiato idea. Alzati e fa piano. Poli sta ancora dormendo- abbasso il tono della voce lanciando un'occhiata alla mia migliore amica per controllare che stia ancora dormendo. Anche se fa i capricci si alza dal letto, ha solo i boxer. Perché la maggior parte dei ragazzi dorme solo in boxer?

-Sei ancora in pigiama- mi fa notare, le braccia strette al petto, gli occhi ridotti a due fessure come a chiedermi perché lo abbia svegliato se non sono ancora pronta.

-Sono bella con tutto ciò che indosso, ma per favore vestimi con qualcosa di sportivo adesso- pronuncio muovendo le dita e indicandomi. In un lampo sono pronta per l'allenamento.

-Sono bella con tutto ciò che indosso?- chiede divertito, alza appena l'angolo della bocca

-Bisogna avere autostima e poi l'ho fatto per mostrarti quanto sia facile se conosci le giuste parole e ci credi abbastanza. Questo incantesimo non è scritto da nessuna parte, è addirittura nella nostra lingua, ma ha funzionato. Ora tocca a te-

-Ma io sono davvero bello con tutto ciò che indosso e te lo proverò- alza un sopracciglio in segno di sfida. Si abbassa e raccoglie dalla borsa sotto il letto una t-shirt e se la infila.

-Visto?!-

-I pantaloni- dico facendogli comparire un paio di pantaloncini addosso

-Grazie- mi fa l'occhiolino. Sto per dirgli di non farlo più perché mi dà fastidio quando Poli si mette a urlare e ci caccia fuori dalla stanza perché vuole dormire. Gridiamo entrambi uno "scusa" mentre usciamo ridendo.

-Perché siamo qui?- chiede Lucifer mentre ci avviciniamo al lago camminando sui sassolini scalzi

-Per aumentare il tuo livello di sopportazione del dolore- mi fermo a pochi passi dalla riva e mi volto a guardarlo.

-Oh credimi è parecchio alto- dice con un sorrisetto malizioso. Mi guarda dritto negli occhi e non distoglie lo sguardo. In un attimo mi ritrovo nella nostra stanza. Lui e io. Soli. Io sulle sue gambe. Entrambi nudi. Io che urlo di piacere e lui ride per poi fare lo stesso. Senza rendermene conto inizio ad ansimare.

-Stai bene?- Lucifer mi riporta alla realtà e il mio respiro torna normale

-Sei stato tu?!- chiedo sconcertata. È entrato nella mia testa e ha manipolato i miei pensieri.

-Non so di cosa stai parlando, ma si vede che ti stavi divertendo. E nella realtà è molto meglio- si fa più avanti di poco

-Allora non dobbiamo iniziare proprio da zero-

-Stai iniziando a fidarti di me Seal? O mi sbaglio? Altrimenti non ci sarei riuscito- ha quel ghigno che non lo abbandona neanche per un momento

-Allora lo stai ammettendo. Iniziamo- dico cogliendolo alla sprovvista e sferrando il primo colpo che schiva abbassandosi.

-Non vedevo l'ora- risponde ridendo. Crede di essere invincibile. Be' anch'io lo sono. Io attacco e lui schiva. È così che va avanti per qualche minuto poi inizia a sferrare lui dei colpi che però non vanno a segno. Cerco di colpirlo in faccia, ma lui mi blocca con la sua mano. Afferra il mio polso e mi attira a sé facendomi girare. Così non posso fare altro che guardare avanti a me.

-Te la stai cavando bene per essere una ragazza- so che lo dice solo per provocarmi e funziona. Mi libero dalla sua presa e torno a voltarmi verso di lui che mi fa di nuovo l'occhiolino contento per avermi provocata. Lo colpisco e lo faccio cadere a terra per poi bloccarlo col mio peso, la mano sul suo petto.

-E così è questa la mossa che fai per far cadere tutti ai tuoi piedi?-

-È un talento naturale far innamorare tutti di me. tutti tranne te- mi accarezza la guancia col pollice, ma io lo scaccio

-Non farmi più l'occhiolino- ringhio

-Perché?- non la smette di ridere. Che nervi!

-Perché è quello che fai con tutti. E io non sono tutti. È come se mi paragonassi a tutte le ragazze che ti porti a letto e non è così- mi avvicino a lui tanto quanto basta da dover guardare un occhio alla volta. Lui deglutisce e resta in silenzio.

-Non sei tutte le ragazze Seal. E lo sai-

-Sai combattere. Quindi sei stato addestrato almeno in parte. Perché con la magia è più difficile?- chiedo appoggiandomi alle sue gambe che sono piegate a mo' di sedia.

-Non l'ho mai praticata. Ho sempre avuto ciò che volevo senza chiederlo- risponde alzandosi sui gomiti

-Come fai ad essere un triibrido?-

-Mia madre era un lupo mannaro, mio padre uno dei vampiri più potenti mai esistiti e sua madre, mia nonna, era una strega altrettanto potente. I miei genitori sono morti per proteggermi dato che da sempre vogliono uccidermi. Prima però mi hanno mandato qua. La preside era la migliore amica di mia madre-

-Perché non attivi anche la tua parte da vampiro? Così saresti invincibile e potresti sconfiggere Tabitha senza problemi-

-È complicato. Ho già visto morire tutte le persone che ho amato. Se diventassi immortale resterei eternamente sola-

-Non sarai mai sola. Ci saranno sempre Poli, Set e poi ci sono io. Che ti darò il tormento per l'eternità- fa una piccola risata. Ma questa volta è spontanea, genuina.

-Set ci sarà sempre perché è un vampiro, ma Poli... Perché non mi hai aiutata col mostro l'altra volta? Avevi l'occasione di ucciderlo, ma non l'hai fatto. Sei stato in disparte a guardarmi mentre lo facevo-

-Io e mio padre non andiamo molto d'accordo. Lui è convinto che sia davvero un mostro. Una brutta persona che va in giro a far del male le persone e cerca di fargli fare la scelta sbagliata. Ma la verità è che non esiste giusto o sbagliato, ma comunque non voglio dimostrargli che ha ragione. Quindi non uccido. Non ho mai ucciso nessuno e non lo farò mai-

-Sei solo un ragazzo Lucifer, ma sei anche uno stregano che pratichi o no la magia. Sei speciale e prima o poi ti toccherà farlo per salvare tutti quelli a cui tieni-

-Così hai ucciso la tua prima vittima?-

-Sì e ho innescato la maledizione del lupo mannaro. Una vita per una vita. È così che funziona. Almeno posso controllare la mia trasformazione a differenza degli altri che si trasformano a ogni luna piena-

-Mi dispiace Seal- è sincero, ma non mi fa sentire meglio. Dopo aver ucciso una persona che non conoscevo neanche ho rischiato di non riprendermi più. Avevo dei principi, dei valori, che ora sono cambiati.

-Vieni ti mostro una cosa- faccio peso sul suo petto per alzarmi e gli tendo una mano per aiutarlo a mia volta. Ci avviciniamo al lago, guardo di sottecchi Lucifer consapevole che resterà senza parole e poi procedo con l'incantesimo. Muovendo in aria le mani e sussurrando le parole, divido il lago in due parti creando un varco al centro. Vado al centro del lago seguita da Lucifer e con un semplice incantesimo "appears" faccio apparire una porta sotto i nostri piedi.  

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora