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SEAL

Ieri sera mi sono addormentata ripensando al ballo. Al brivido che mi ha fatto provare Lucifer, sotto gli occhi di tutti. Ai suoi baci sulle mie parti più intime. A quella sensazione di piacere e felicità mista alla paura di essere scoperti.

Vorrei svegliarmi pensando a lui e rivivere di nuovo tutto daccapo, ma non è così. Qualcosa mi si poggia sulla guancia, probabilmente una mosca, e senza aprire gli occhi mi volto sul lato opposto raggomitolandomi ancora di più sotto le lenzuola. L'inverno è senza dubbio la mia stagione preferita.

Vengo sollevata di peso, ma mi rifiuto di aprire gli occhi. Conosco ormai parecchio bene le braccia che mi sostengono, così porto le mie attorno al suo collo. Si ferma vicino la porta, forse per prendere il mio cappotto, e poi usciamo fuori.

Mi porta sul tetto e, dopo aver steso una coperta a terra, mi fa sedere accanto a lui coprendomi con la mia giacca e una coperta che riscalda entrambi.

-Volevo farti vedere l'alba- mi spiega guardando avanti a sé il cielo ancora scuro, la mano poggiata sulla gamba piegata in avanti. Manca poco per le cinque e quindi per l'alba.

-Dolce da parte tua. Chi l'avrebbe detto che il diavolo fosse così romantico?- scherzo facendomi spazio fra e sue braccia. Più per sentirlo vicino che per il freddo. Porta un braccio attorno le spalle e si volta a guardarmi. Capisco che c'è qualcosa di serio che vuole dirmi dal suo sguardo perciò mi allontano leggermente per guardarlo meglio negli occhi.

-Sea, non avrei mai pensato di poter riprovare queste cose e di poter ridere certe parole. Perfette per esprimere i miei sentimenti... Ma eccomi qua... Seal io- lo interrompo prima che possa finire la fra poggiando le dita sulle sue labbra lasciandole per qualche secondo di troppo, giusto il tempo di permettergli di prenderle tra le sue e baciarmi i polpastrelli e il dorso della mano.

-Non dire niente. Lo renderebbe troppo reale-

-Vuoi dire che questo non è reale?- mi ribacia le dita per poi intrecciarle alle sue e continua a lasciarmi dei piccoli baci lungo tutto il braccio.

-Voglio dire, che so che dovrai andare via, probabilmente dopo il mio compleanno indipendentemente dall'esito della battaglia con Tabitha e io dopo di te... Sarò a pezzi, come lo ero prima di Set. solo che questa volta non ci sarà lui a rimettermi in piedi, non del tutto almeno. Dovrò farlo da sola. E l'ho fatto così tante volte nella vita che ho paura di non riuscirci stavolta, se dovessi concedermi di provare e sentire tutto quando sono con te-

Mi fermo un attimo per paura che la voce mi si spezzi nonostante stia cercando di apparire insensibile, impassibile, immobile, quando dentro è l'esatto opposto.

-Come si fa ad odiare il diavolo e a rimpiazzarlo dopo averlo conosciuto così?- gli accarezzo una guancia con la mano, lui appoggia la testa su di essa prendendo la mia mano e stringendola leggermente.

-Molte persone ti risponderebbero senza esitare- alza l'angolo della bocca, ma il suo sguardo è malinconico.

-Molte persone non ti conoscono come ti conosco io- mi avvicino e lo bacio con delicatezza, quasi come se si potesse rompere da un momento all'altro. Appoggiamo la fronte l'una sull'altra.

-Ti amo- sussurra stringendomi tra le sue braccia. Ed è in quel momento che spunta il sole. Ci voltiamo, ancora con le fronti che si sorreggono a vicenda, per guardare il panorama. Restiamo in silenzio, abbracciati sotto questa coperta, fin quando il sole non è alto in cielo.

-Ti amo e mi fai perdere la testa. Mi fai impazzire e nemmeno lo sai. Voglio solo te Seal- fa una piccola risatina

-Ti amo anch'io- gli sussurro all'orecchio prima di baciarlo. Ci stendiamo sulla coperta, con l'altra sopra di noi, e ci baciamo. In questo letto improvvisato. In questo rifugio che ormai è solo nostro. Ed è in quel momento che lo capisco, lo capisco davvero. Cosa sta succedendo. Mentre ci baciamo, coccoliamo, stuzzichiamo, divertiamo e abbracciamo. Ho un lampo di lucidità e chiarezza. Mi sono davvero innamorata del diavolo in persona.

Qualche ora più tardi, dopo che abbiamo dovuto raggiungere gli altri per la colazione, Lucifer mi informa che deve tornare agli inferi per un problema che deve risolvere di persona. È stupito quando mi offro di andare con lui e, francamente, lo sono anch'io, ma ormai sono qui e non posso tirarmi indietro. Siamo sul ciglio di una scogliera. Dovremo saltare e l'attimo prima di toccare l'acqua si aprirà un varco che ci porterà dritti all'inferno. Sono sicura che ci sia un altro modo, più semplice e meno teatrale, per andarci, ma Lucifer vuole far colpo. Un po'' come me, la prima volta che l'ho portato a Solvé e ho aperto il passaggio.

-Pronta a saltare?- siamo entrambi vestiti, Lucifer mi circonda con le braccia da dietro. Ho detto solo a Poli dove fossimo diretti per coprirci o per eventuali problemi. Annuisco convinta.

-Tu stammi vicina. Il tempo di arrivare, riprendere il controllo e tornare. E non spaventarti pe Mazikeen, è solo iper-protettiva nei miei confronti come me nei suoi.

-Capito- rispondo. Lucifer mi prende per mano facendomi indietreggiare di qualche passo, poi corriamo verso la fine di quello scoglio e ci tuffiamo da quelli che saranno otto metri circa. Mi tiene stretta a sé e sotto di noi si apre lasciando intravedere solo fuoco e fiamme. In un attimo siamo all'inferno. Siamo circondati da demoni di tutti i tipi. Tra loro si fa largo una ragazza che, in un primo momento sembra voler ucciderci, mentre poi cambia espressione e abbraccia Lucifer mentre fulmina me con lo sguardo.

-Mazikeen suppongo. Io sono Seal- mi presento alla ragazza davvero bella che continua a fissarmi

-Quindi è per te che lui è andato sulla terra e i demoni si sono ribellati- Lucifer aveva ragione. È estremamente protettiva nei suoi confronti.

-Maze non darle il tormento. Piuttosto ascolta anche tu quello che sto per dire- si volta verso tutti gli altri demoni, poi va verso un trono al centro della stanza e ci si siede sopra. Delle fiammo si alzano al suo fianco.

-Io sono il diavolo. Questo è il mio regno e non devo spiegare a voi le mie azioni. Sono andato sulla terra per un motivo, uno scopo, e fin quando non lo avrò raggiunto non tornerò- si alza e guarda uno ad uno tutti i presenti compresa me, ma resta sempre serio, gelido, terrificante.

-Ho lasciato il controllo a Maze perché mi fido di lei più che di me stesso, ma ciò non significa che tollererò un colpo di stato. Sono io che comando qui e farete meglio a ricordarvelo- alza la voce e per un attimo il suo aspetto cambia completamente. Le ali nere e imponenti, quelle che fino a qualche giorno fa erano così calde e accoglienti, si aprono, il viso diventa rosso e deforme. Dovrei spaventarmi ed invece non è così. Ed è questo a spaventarmi a morte. Riprende il controllo mentre tutti i presenti si inginocchiano ai suoi piedi, tranne me e Make che se la ride di nascosto. Prima di andare Mazikeen ci saluta. I piace davvero e credo di piacerle anch'io o almeno non mi odia.

-Sai che la prossima volta che tornerai non potrai ritornare sulla terra prima di secoli Luci'. Sta attento e non finirti di distruggere. Non ripetere la storia con Eva- Mazikeen lo dice a bassa voce ma io la sento comunque. Ricordo vagamente qualcosa su questa Eva dalla lezione di storia della magia in cui, proprio Lucifer spiegò che il diavolo si era innamorato di una ragazza. Credo sia lei. Una volta tornati al cottage, prima di raggiungere Poli e set, lo fermo e lo guardo negli occhi. Senti il bisogno di fargli capire che non sono spaventata per questo che ho visto e rima che me ne renda conto, l'ho invitato a passare le feste a casa mia con me, Poli e Set.

-Passare altro tempo con te? Magari da solo, nella stanza in cui sei cresciuta? Certo che mi va- mi risponde prima di baciarmi dicendomi dimenticare di cosa stessimo parlando. 

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferWhere stories live. Discover now