Il Mio Diavolo Guardiano. Lucifer

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SEAL

Mi sveglio di soprassalto. Aspetto qualche attimo per capire cos'è successo, il peso sulle braccia. Inizio a piangere soffocando le lacrime con la mano avanti la bocca per non svegliare i miei compagni di stanza poi decido di prendere il cuscino ed andare fuori dalla stanza.

Mi appoggio con la schiena alla porta, il cuscino sulla faccia e ricomincio a piangere.

Dopo aver smesso ed essermi calmata mi rialzo lentamente e rientro in camera facendo il più piano possibile. Poso il cuscino al suo posto e solo allora noto qualcuno seduto sul mio letto. All'inizio credo sia Poli, ma poi mi rendo conto che è Lucifer.

Mi siedo accanto a lui, le ginocchia al petto, il viso fra loro. Il primo a parlare è lui

-Ti ho sentita. Ti sei agitata per tutto il tempo e alla fine sei andata a piangere fuori- dice guardando in avanti. Il braccio appoggiato sulla gamba piegata mentre l'altra è sotto il ponte che si è creato

-Cos'hai sognato?-

-Perché lo fai? Non sei costretto a controllare che stia bene- dico alzando la testa e guardandolo, adesso anche lui mi guarda

-Sarei la persona che crede mio padre se ti lasciassi piangere e mi rimettessi a dormire- risponde serio

-Non voglio essere il tuo espediente contro tuo padre-

-Non me ne vado se non me ne parli. Al massimo ti prenderò un po' in giro- fa una piccola risata per sdrammatizzare e mi da un piccolo colpetto con la spalla

-Accade solo ad alcuni. Ho sognato pezzi di altre vite. Di vite parallele e vite passate. Ero con la mia famiglia, erano tutti vivi, ed eravamo felici. Io ero felice- faccio uno sforzo sovrumano per non piangere di nuovo

-Sono morti per proteggerti- chiede. Annuisco

-Dev'essere bello avere persone disposte a morire per te. Io non ho nessuno che ci tenga davvero a me, sarebbero tutti contenti se scomparissi-

Stiamo in silenzio per qualche minuto

-E io con chi litigherei tutti i giorni se dovesse accadere?- chiedo restituendogli il colpetto con la spalla

-Torniamo a dormire. Sarò qui nel caso avessi bisogno- dice andando sul suo letto

-Lo stesso vale per te novellino- mi rimbocco le coperte e torno a dormire.