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"Se non vuole farmi del male non possiamo denunciarla! Potrebbe anche dire che sono venuta qui di mia spontanea volontà e che siamo amiche"
Dissi.

"In effetti così non andremo da nessuna parte... forse potresti provare a convincerla di lasciarvi stare. Non dobbiamo per forza passare alle maniere forti in fondo"
Rispose Mazi.

In effetti aveva ragione. Né noi né Rose volevamo arrivare alla violenza, anche se per farmi arrivare qui una bella botta in testa me l'hanno data.
Dovevo trovare un modo di convincerla a lasciarci vivere la nostra vita, ma come?

Una possibilità era trovargli un ragazzo che ritenesse migliore di Jimin. O diventare così tanto sua amica da far in modo di presentargli qualcuno per l'appunto.

"Potremmo..cercargli un ragazzo"
Dissi, di punto in bianco.

"Ma non ha senso, insomma lei vuole Jimin e non credo che un ragazzo più carino di lui possa fargli cambiare idea su questo"
Disse Jihyun.

"Hey guarda che di ragazzi più carini di me non ce ne sono!"
Esclamò Jimin, che mi fece ridere.

"Ascoltatemi. Dovrò 'vivere' qui per un periodo che non sappiamo. Se diventassi sua amica e la convincessi a scaricare sul cellulare una di quelle app strane di incontri.. forse potrebbe convincersi che nel mondo c'è di meglio"
Affermai. Poteva essere una soluzione stupida, ma con una come Rose poteva funzionare.


Passammo il pomeriggio a parlare e a cercare una soluzione; e alla fine giungemmo alla conclusione che quello che avevo in mente io poteva funzionare con lei, e così iniziò il piano di 'trovare un santo ragazzo a Rose'.

La permanenza lì non mi dispiaceva affatto, anzi. Avevo una camera enorme tutta per me e nessuno che mi disturbasse. Dato che molto probabilmente Rose era uscita con qualche sua amichetta decisi di leggere un libro e di passare il tempo in quel modo.

Il fatto che lì stessi bene però, non colmava la mancanza che sentivo non stando con Jimin. Da quando ci eravamo conosciuti eravamo sempre stati insieme e non ci separavamo mai, e la situazione di adesso ci stava costringendo a farlo, chissà per quanto tempo. Ci mancavamo a vicenda, ma almeno potevamo parlarci e sentire le nostre voci a tutte le ore.

Quel pomeriggio passò abbastanza velocemente, tra leggere un libro che trovai su uno scaffale della grande libreria della stanza in cui ero, e ridere e scherzare insieme a Jimin, Jihyun e Mazi. Rimasero tutto il tempo nel camioncino di quest'ultimo a farmi compagnia.
Mazi mi raccontò un po' di sé e le cose che non mi aveva detto i giorni precedenti, e dai suoi racconti capii che la sua vita quando era piccolo non era stata facile.

A quello che mi raccontò quando venne il primo giorno ad aiutarci per questa faccenda, disse che in Africa, come si poteva ben immaginare, la vita non era facile. Pur essendo un bambino ricordava ogni giorno della sua breve permanenza lì. Spesso si ritrovavano senza mangiare e senza bere. Tutta la famiglia ne soffriva tanto. E quando, non si sa con quale fortuna, il padre trovò un lavoro, se ne andò, abbandonandoli lì.

Quando però una coppia italiana venne a fare un'escursione nel loro piccolo villaggio, una donna, di circa trent'anni, donò dei soldi a tutte le famiglie che vivevano lì.
Per la madre fu una gioia avere abbastanza soldi per andare via da quell'inferno, e così arrivarono a Busan. Disse che sarà sempre grato a quella donna che permise a lui e a sua madre di vivere una vita migliore.

Ciò insegna che anche se la maggior parte delle persone sono cattive ed hanno scopi malvagi, esiste ancora qualcuno che fa del bene, senza volerne altro in cambio.

CIAO A TUTTI

scusate se questo capitolo può risultare un po' noiosetto, ma ci tenevo a dedicare un capitolo a Mazi e a ricollegare la sua storia a qualcosa di attuale e che insegna una cosa buona.

Lasciate una stella e un commento se questo capitolo vi è piaciuto❤️

Dangerous love | PJM ✔︎Where stories live. Discover now