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Feci cinque minuti di camminata e ogni passo che facevo rallentavo sempre più. Non c'era nessuna traccia ancora di qualcuno che mi stesse seguendo e l'ansia mi stava completamente divorando. Aspettavo un segnale, un 'ciao' da parte dei ragazzi, anche soltanto per capire che c'erano e che erano entrati nel camioncino di Mazi.

"Hey, ci siamo, dai un colpo di tosse se mi senti"
Sentii improvvisamente la voce di Mazi. Fu un sollievo per me sentirlo.

Diedi un colpo di tosse come mi aveva detto. In effetti se avessi parlato, se qualche uomo di Rose mi stava seguendo avrebbe capito che c'era qualcosa che non andava. Se Mazi ci stava aiutando senza neanche farsi una domanda su Rose, dalla descrizione della persona che era lei aveva probabilmente intuito che non si sarebbe mai resa conto degli aggeggi che portavo.

Poi, improvvisamente udii rumore di passi mi svegliò dai miei pensieri. Sentii i ragazzi sussultare.
"Ci siamo.."
Sussurrò Jihyun.

D'un tratto, il nero.

Mi svegliai, sentivo delle voci ma ero ancora intontita e non capivo dove fossi.
"Dai carina svegliati!"
Qualcuno mi schiaffeggiò delicatamente il viso.

Non riuscivo ad aprire gli occhi, ero ancora frastornata. Qualcuno mi aveva colpito alla testa, sentivo un gran dolore. La prima cosa che percepii era che ero legata ad una sedia, anche se in realtà, se mi fossi impegnata avrei potuto slacciare le corde in poco tempo. Rose non era fatta per questo. Veniva aiutata ma i suoi uomini non erano di grande aiuto a quanto pare.

"Dai apri questi maledetti occhi!"
Esclamò la stessa voce squillante a pochi centimetri dal mio viso. Avevo gli occhi chiusi, ma sentivo il respiro che sapeva di fragola.

Quando aprii gli occhi, notai che mi trovavo in un salotto enorme. Strano posto per mettere una persona appena rapita, pensai.
Vidi poi i miei occhiali su una cassettiera, e cercai di capire se avevo ancora l'auricolare, e si, lo indossavo ancora, ma nessuno parlava.

"Posso...posso riavere i miei occhiali?"
Dissi a fatica.

"Perché adesso li porti e prima no?"
Chiese Rose, masticando una gomma.

"Avevo le lenti a contatto"
Inventai. Era davvero stupida, ci cascò subito.

"Amore, mi senti?"
Sentii improvvisamente Jimin che mi chiamò, mentre Rose si era allontanata per prendere i miei occhiali. Io diedi un altro colpo di tosse, per far capire a Jimin che lo sentivo.

Rose si avvicinò e mi mise gli occhiali.
"Perché lo hai fatto? Pensavo fossimo amiche"
Dissi, spezzando il silenzio che si era creato.

"Ma tesoro, noi siamo ancora amiche!" Masticò per qualche secondo la sua gomma. "Soltanto che si sa, se due ragazze vogliono lo stesso ragazzo, non vanno poi così d'accordo"

"Ok ma... Jimin vuole me, ha scelto me. Cosa non ti è chiaro?"

Rose scoppiò a ridere. Una risata a dir poco fastidiosa.
"Non hai ancora capito com'è Jiminie?!" Si sedette in una poltrona vicino alla sedia su cui ero seduta. "È tutta una farsa quella che ha messo su! Lui in realtà vuole me, lo sto soltanto smascherando. Ti sto facendo un favore, per questo non ti ho buttata nello scantinato. Non credere che io non ti voglia bene o cose simili! È solo che se Jimin appartiene a me..beh, appartiene a me"
Fece spallucce.

"È una pazza..."
Sentii sussurrare nel mio auricolare.

"Devi scoprire dove vive"
Disse Mazi.

"Questa è casa tua?"
Chiesi.

"Si, bella vero? Potevo permettermi un college molto più raffinato, ma Jiminie aveva scelto quello, perciò l'ho seguito"
Si guardò le unghie.
"Servo!!"
Urlò poi.

Servo?

Dopo qualche secondo arrivò un uomo di mezza età e si affiancò a Rose.
"Si, signorina?"

Era un maggiordomo, non un servo!

"Porta la ragazza nella sua camera"
Detto questo, l'uomo si avvicinò a me e slacciò le corde che avevo ai polsi.

"Camera?"
Chiesi.

"Sì, adesso vivi qui non sei felice?! Hai tutto a disposizione, tranne il mio Jimin."
Disse la fine della frase in modo serio, per poi far rispuntare quel fastidioso e stupido sorriso ingenuo sulle sue labbra.
"Ah e..se non mi vedi ogni tanto qua in giro, significa che mi sto divertendo col mio ragazzo! E adesso, bye!"
Fece segno all'uomo di andare via e mi accompagnò in una camera da letto.

Durante il tragitto ero a dir poco sconvolta. Non ero più legata, sarei potuta scappare quando volevo e avrei avuto a disposizione un'intera casa dove poter fare quello che volevo.

Com'è possibile che questa ragazza sia così stupida?

Tutti sanno che se rapisci qualcuno, non dev'essere trattato così; ma in fondo, sarebbe stato meglio per me.

L'uomo mi portò in stanza e mi lasciò lì, senza dire nulla.
Stavo ancora realizzando tutto quello che era successo.

Rose non voleva farmi del male, voleva soltanto Jimin. E ovviamente non glielo avrei lasciato.

Mi sedetti comoda sul letto e tolsi gli occhiali, li poggiai davanti a me in modo che i ragazzi potessero vedermi.

"Ma che cazzo..?"

CIAO A TUTTI

lo so che è una cosa che non vi sareste mai aspettat*!
Ho voluto fare qualcosa di originale rispetto alle solite storie dove qualcuno viene rapito. Spero che questa cosa sia di vostro gradimento❤️

Dangerous love | PJM ✔︎Where stories live. Discover now