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Il giorno dopo i raggi del sole che filtravano dalle tapparelle della finestra mi svegliarono.
Mi stropicciai gli occhi e li aprii lentamente. Poi mi girai verso destra per vedere se Rose ancora stava dormendo, ma non c'era già più.

"Avrà già lezione" pensai mentre finivo di stiracchiarmi.
Dopo qualche minuto mi alzai e vidi l'ora. Le 8:30. Avrei avuto la mia prima lezione di cinese tra un'ora, quindi mi sarei potuta preparare tranquillamente.
Presi una felpa rossa e dei Jeans blu scuro, e con tutto l'occorrente andai verso le docce.

Dopo circa venti minuti finii di prepararmi. Lasciai i capelli sciolti quel giorno, come sempre e uscii dal dormitorio.

Il giardino principale era quasi pieno. Il sole era in alto nel cielo. C'erano ragazzi stesi sull'erba, e decisi che quella era un'ottima idea. Mi avvicinai ad un albero, verso il piccolo spazio dedicato a chi voleva allenarsi con lo skate. Presi il mio quaderno dove disegnavo ciò che di solito avevo intorno e una penna nera che tenevo sempre nella borsetta. Cosa avrei potuto disegnare come prima cosa dell'università? Il posto mi ispirava molto. Avrei potuto illustrare dei ragazzi allungati sotto un altro albero, altri che giocavano a palla...oppure i ragazzi che andavano sullo skate.

Decisi l'ultima opzione. Cominciai a stilizzare il paesaggio che era poco più distante a me. Poi mi concentrai su un ragazzo in particolare.

"Bello..." pensai. Era davvero bello. Aveva i capelli neri, che spostava all'indietro con un piccolo gesto della sua mano destra. Non potei vedere molto bene, ma sembravano delle mani piccole, come quelle di un bambino. Esse erano completamente il contrario di come si presentava il ragazzo in se. Canotta nera e pantaloncini dello stesso colore. Si vedeva che sotto quei vestiti aveva un bel fisico scolpito.
Definii bene le braccia e le gambe. Mi dovevo concentrare bene sugli aspetti che da dove disegnavo potevo vedere bene. Non potei concentrarmi perciò sul viso, ma si capiva che era di una bellezza splendente.
Gli altri ragazzi che erano con lui li disegnai senza soffermarmi troppo.

Perché lui aveva attirato la mia attenzione?

Non lo sapevo, ma mi attirava molto.

Continuai nel mentre a definire i dettagli attorno al mio soggetto e poi aggiunsi-

"Bello.." disse una voce maschile, ma sottile e leggera.

Alzai leggermente lo sguardo e socchiusi la bocca. Non mi aspettavo che si avvicinasse.
A quanto pare si rese conto di essere guardato.

Posò lo skate rosso sull'erba, e si sedette davanti a me. Io ero con le gambe incrociate, il taccuino su esse e la penna impugnata nella mia mano destra.
Lui mise le sue gambe attorno alle mie. Mi sentivo quasi chiusa, bloccata. Lui che mi guardava e io che non sapevo cosa dire.

Odiavo quando mi fissavano così.

"Quello sono io?" Mi chiese indicandosi sul foglio.

"S-si...devo...devo finirlo"
Cercai di non balbettare, ma chiaramente fallii.

"Sei davvero brava" disse a bassa voce, mentre appoggiava le mani sui miei polpacci, per avvicinarsi.
A quel contatto sussultai, non me l'aspettavo.
Avevo ragione però; le sue mani erano proprio come quelle di un bambino.

Lui prese il disegno con una mano e lo osservò meglio, mentre con l'altra cominciò ad accarezzare il mio polpaccio.

Aveva un viso angelico.
I suoi occhi vagavano sul mio disegno e non si staccavano. Presi questa come un'occasione per guardarlo meglio.

I capelli nero corvino un po' spettinati, causa la sua mano. Mi sembravano morbidi, quasi quasi avrei voluto toccarli.
Gli occhi scuri e decisi, che però trasmettevano anche dolcezza.
Il piccolo nasino e le guance paffute che avrei voluto strizzare.
E infine, la cosa più bella che notai, le sue labbra rosa piene.
"Perfette..." pensai tra me.

E se le provassi?

Yah ma che dici Ayano?!
Non sapevo come quella cosa mi potesse venire in mente.

"È fantastico..." disse il ragazzo dopo una lunga pausa per osservare il mio disegno.

A guardarlo meglio in realtà...mi sembrava il ragazzo di ieri, che mi difese con quel Kai.

"Ci siamo già visti per caso?"
Chiesi.

"Oh si, ieri sera. Mi chiamo Park Jimin, e tu?"

"Ayano Aishi"
Mi sembrava simpatico e dolce. Il contrario di come me lo descrisse Rose il giorno prima.
Mi avvicinai al suo viso e lo guardai assiduamente negli occhi.
"Che hai contro la mia amica mh?" Chiesi sotto voce, quasi per paura che qualcun altro ci sentisse.

Vidi il suo sguardo abbassarsi e guardare le mie labbra ricoperte di burro cacao alla vaniglia.
Subito si riprese, sostenendo il mio sguardo, mentre con la sua mano sinistra strinse di poco il mio polpaccio, accarezzandolo ancora.
"Chi? Rose?"

Io annuii in risposta.
"Perché la prendi in giro?"
Dissi assottigliando lo sguardo.

Lui fece spallucce.
"È divertente" sussurrò avvicinandosi ancora.

I nostri nasi erano a pochi millimetri di distanza, e se qualcuno me lo avesse chiesto potevo giurare che sostenere il suo sguardo era davvero difficile.
"Beh, non farlo più."

"È un ordine?" Rispose alzando un sopracciglio.

"È una minaccia."
D'istinto mi avvicinai ancora. Ma non per baciarlo, sia chiaro.
Il problema è che questa mossa costò il nostro ulteriore avvicinamento. Penso che le nostre labbra fossero ad un centimetro di distanza, o forse anche meno. Nessuno dei due però cedeva con lo sguardo.

"Non ti prometto nulla allora. Voglio scoprire cosa mi farai mh..." disse l'ultima frase sottovoce, stringendo ancora di poco il mio polpaccio.

Sbaglio o la sua voce era diventata roca?

Jimin in tutto ciò si stava contenendo per non salire con la mano verso la parte sensibile della ragazza. Non era un don Giovanni, ma era pur sempre un ragazzo, e trovarsi a pochi centimetri da una ragazza così bella non era facile.

Ma lei era totalmente ignara di ciò che stesse scatenando all'interno del ragazzo.

CIAO A TUTTI

Volevo mettere in chiaro una cosuccia se non si fosse capita. Non ci sono descrizioni di Ayano perché Ayano siete voi. Non ho voluto fare un xreader ma un nome perché mi sembra più comodo.

Love ya❤️

Dangerous love | PJM ✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora