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Mentre guardavo l'ora, la porta del bagno si aprì.
"Ce l'hai fatta vedo.." dissi con un velo di malizia.

"S-si scusa..è che poi mi ha chiamato mia madre e...sarebbe stato imbarazzante per me"
Disse grattandosi la nuca imbarazzato. Sapevo cosa stava facendo in quel bagno, ma volevo solo prenderlo un po' in giro. Mi avvicinai a lui in modo che i nostri visi fossero vicini e i nostri nasi si sfiorassero.

Ghignai maliziosa.
"Cosa ti ha detto tua madre?"

"M-mh..niente...mi ha chiesto come stavo..tutto qui"
Balbettava per l'imbarazzo, adorabile.

"Capito.." con le dita cominciai ad accarezzargli un braccio, salendo piano piano.

Perché lo stavo facendo? Non ne ho idea.

Jimin all'intraprendenza della ragazza si stava imbarazzando. Non perché quella situazione non gli piacesse, ma perché ovviamente la ragazza aveva capito che lui era andato in bagno per toccarsi pensando a lei; e ora lo stava provocando.

Lei guardava le labbra piene di lui, che se ne accorse. Jimin portò le mani sui suoi fianchi, accarezzandoli dolcemente.
Le braccia di Ayano nel mentre salirono, fino a circondare il collo del ragazzo. Lui allora decise di avvicinare il corpo della ragazza al suo, facendo aderire i loro bacini. Ayano stava impazzendo, sapere di avere la sua parte sensibile a contatto con il membro del ragazzo le stava facendo avere pensieri decisamente poco casti.
Le loro labbra si sfiorarono, ma nessuno dei due si azzardò a farle toccare. Jimin pensava che le loro labbra fossero come pezzi di puzzle che combaciano perfettamente tra loro. Avrebbe voluto farlo, ma aveva paura che la ragazza non ne fosse completamente sicura.

"Fallo Jimin..." sussurrò lei sulle sue labbra.
Quando stavano finalmente per far combaciare i loro pezzi di puzzle una voce fuori la stanza li interruppe.

"Raga stanno chiudendo tutto, muovetevi a tornare!"
Era Rose.
I volti dei ragazzi si girarono verso la porta, e appena videro la maniglia girarsi si staccarono.
"Avete capito?" Chiese Rose aprendo completamente la porta.

"Si abbiamo capito, tra poco torno, tu vai" disse Ayano, rassicurando la piccola dai capelli rosa.

"Ok...a dopo.."
lei chiuse la porta e se ne andò via.

"Che. Palle." Disse Jimin roteando gli occhi.

"Dai, si stava solo preoccupando per noi" rispose Ayano dandole una piccola spinta sulla spalla.

"Ahi, mi hai colpito fortissimo! Adesso vedi cosa ti combino!"

"Cos- nono!" Lei comincio a scappare per la stanza, ma quando si trovò alle strette uscì dalla sala e cominciò a correre per i corridoi.

"Vieni qua piccola!" Urlò a bassa voce Jimin, in modo da non fare troppo rumore.

"No!" Aprì una porta, e si ritrovarono nella piscina del campus. Le luci della vasca enorme erano ancora accese per qualche strano motivo.

Ayano si fermò a guardare. In venti anni della sua vita non era mai andata né al mare né in piscina. I loro genitori erano sempre stati contrari agli sport acquatici, anche se a lei sarebbe sempre piaciuto nuotare.
Grazie a questo, Jimin la prese per i fianchi e la fece girare.

"Presa" disse sorridendo.

"No lasciami Jimin oppa!" Lei non si rese conto di come chiamò il suo 'amico', ma lui si.

"Come mi hai chiamato?" Chiese, facendo un sorriso ancora più grande.

Lei si fece rossa, rendendosi conto dell'errore che aveva commesso. "O-oppa.."

"Mh, mi piace sentirti chiamarmi così" sorrise ancora, dandole poi un bacio pericolosamente vicino alle labbra. "Allora, dato che siamo qui, vogliamo farci una nuotata?" Disse lui, andando verso la piscina, per poi togliersi la felpa blu che aveva indossato per andare a mensa la sera stessa.

Ayano avanzò lentamente verso di lui. Era rimasta ammaliata dal corpo del ragazzo. Le sembrava che splendesse di luce propria. Aveva addominali scolpiti. Le sarebbe piaciuto disegnare il suo corpo nei minimi dettagli, in modo da poterlo guardare quando avrebbe voluto.

"Vieni, che aspetti?" Le chiese, togliendosi velocemente i pantaloni.
Ayano stava impazzendo letteralmente.

Solo in boxer? Dio...questo vuole farmi impazzire.

Lei diede uno sguardo veloce alle parti basse di Jimin, che si potevano vedere chiaramente con i boxer grigi che indossava.

"Illegale" sussurrò. Jimin l'aveva sentita e ghignò maliziosamente alla ragazza, per poi avvicinarsi.
Lei si fece più rossa che mai e senza rendersene conto si fece sfilare da lui la felpa rossa che indossava, e subito dopo si senti sbottonare i pantaloni. Non riusciva a muoversi, poteva soltanto sottrarsi alle carezze che le piccole mani del ragazzo le stavano donando involontariamente. Velocemente Jimin tolse i jeans alla ragazza e le sfiorò i glutei con le dita, procurandole una scossa lungo tutta la colonna vertebrale.
Purtroppo si godé per poco lo splendido spettacolo che il corpo di Ayano gli stava dando. Lo faceva impazzire con i vestiti, e lo mandava al manicomio quasi nuda.

Avrebbe voluto sfilarle l'intimo, accarezzare tutto il suo corpo e, dopo essersi levato i boxer, entrare lentamente in lei. Muoversi in lei lentamente, in modo da assaporarla tutta pian piano. Renderla sua per sempre.
Forse un giorno avrebbe potuto farlo.

Lui cercò di non dare voce ai suoi pensieri perversi e si staccò, andando verso la vasca. "Sai nuotare piccola?"

"N-no.."

"Ti insegno io allora" disse entrando in vasca e godendosi le carezze dell'acqua calda su di lui.

CIAO A TUTTI

Ovviamente spero che la storia vi stia piacendo, le cose si stanno facendo mooolto interessanti😌

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btsminnieu.wu

Dangerous love | PJM ✔︎Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon