Capitolo 39

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Michael lo vole a uccidere, voleva strozzare quello stronzo che continuava nonostante tutto a far del male al suo ragazzo.

-Christoph vattene e basta! Perché dopo tutto quello che hai fatto devi continuare a farlo stare male? Cos ane ricavi dal suo odio?!- gli urló contro stufo della sua indifferenza.

Christoph rise e scosse la testa, come se le sue parole non lo avessero minimamente sfiorato.

-Lui é mio, tu non puoi sapere cosa ci lega.. Dai primo momento che mi sono accorto di amarlo lui é diventato mio.- ripeté con uno sguardo vacuo.

Era pazzo, completamente folle.

Michael lo guardó con ribrezzo e lo spintonò.

-Cazzo mi fai schifo!- gli urló contro prima di tirargli un cazzotto in pieno volto.

Lui cadde a terra come un sacco vuoto e inizió a ridere sguaiatamente.

Michael digrignò i denti e si massaggiò le nocche sporche del sangue del bastardo.

-Michael!- urló Luke correndogli incontro.

-Come stai? Ti ha fatto del male? Tutto okay?- lo tempestò di domande e prese la sua mano controllandola attentamente.

Michael sorrise e gli lasció un bacio fra i capelli.

-Sto bene piccolo, stai tranquillo.. Va tutto bene- sussurrò prima di avvolgerlo fra le braccia sotto lo sguardo sconvolto di Chris.

-Michael ho avuto paura- sussurrò contro il suo petto.

-Paura che ti facesse del male- aggiunse stringendo la sua maglia.

Michael sorrise e appoggiò il viso contro i suoi capelli e li annusò gustandone l'odore di vaniglia.

-Me la pagherete- sputò rabbioso Christoph prima di andarsene.

Michael alzó il dito medio e Luke rise contro il suo petto.

-Ti amo da morire- mormorò prima di far unire le loro labbra.

L'altro sorrise e rispose dolcemente al bacio accarezzandogli le braccia lentamente.

-Ti amo anche io piccolo- sussurrò arrossendo lievemente ricordandosi di essere in pubblico.

Si morse il labbro e Luke annuí prendendolo per mano.

-Come farei senza di te?- chiese il biondino.

-Non penso che sarei riuscito a superare tutto questo..- rispose Michael continuando a camminare.

Luke gli diede un bacio sulla guancia.

-Sei il mio angelo- disse ricordandogli le parole di Monica che erano impresse nella sua mente da ormai anni.

Lui era il suo angelo e lo avrebbe protetto a costo della sua stessa vita, perché una vita senza di lui non avrebbe avuto comunque senso.

*Angolo autrice*

Belle mie so che é corto, ma in questi giorni questo è quello che posso fare c.c anyway scappo che sto crepando di sonno e.e

VI AMO DA MORIRE.

-JakeBass

Rainbow.Where stories live. Discover now