Capitolo 46

2.4K 221 26
                                    

Il mattino seguente il silenzio regnava nel piccolo appartamento.

Ma non era uno di quei silenzi graditi che tutti attendevano, era come la tregua prima della tempesta.

Quel silenzio fastidioso, che era talmente opprimente da farti quasi soffocare.

Sembrava di essere tornati ai giorni in cui Monica era ancora in vita, i cui lei soffriva ancora.

Michael era ancora sdraiato, ma non aveva chiuso occhio per tutta la notte, si era limitato ad osservare Luke dormire beatamente fra le sue braccia, sentendosi in dovere di vigilare ogni suo respiro.

Si perché ora era come essere tornati indietro nel tempo, lui doveva proteggerli, tutti.

Calum invece si sentiva come il bambino che scappava da tutto, che non era riuscito ad aiutare suo fratello e sua madre.

Le braccia di Ashton erano il suo rifugio, ma sapeva che non sarebbe durato per sempre.

Rosa invece sapeva che quell'incontro sarebbe avvenuto, Frank passava troppo spesso da quelle parti ultimamente, ma non pensava che Calum l'avrebbe presa così.

Si alzò e andò la cucina, mettendo un pentolino di latte a cuocere.

Poco dopo Michael la raggiunse e le stampò un bacio sulla guancia.

-Buongiorno- disse con voce roca prima di sedersi.

-Come hai dormito?- chiese la donna già sapendo la risposta.

-Mhh non ho chiuso occhio- mormorò lasciandosi scappare uno sbadiglio.

-Michael sai che lui non potrà mai entrare qui dentro, quindi tranquillo, puoi dormire. Anzi devi dormire.. Facciamo che ti faccio una bella tisana e poi vai a letto per qualche ora, va bene?-

Era così dolce quella donna.

Era una vera e propria nonna che si preoccupava per tutti.

Michael annuì e poggiò la testa sul tavolo attendendo il suo infuso.

-Buongiorno!- esclamò con voce squillante Ashton, con Calum appoggiato al braccio.

-Buongiorno piccole pesti, latte o tisana?- chiese dolcemente.

-Latte- risposero in coro per poi ridacchiare.

-Calum stai bene?- domandò Michael notando che il fratello non si era ancora staccato dal suo ragazzo da quando erano entrati.

-Si.. Ho solo sonno e lui mi fa da cuscino.-

Michael li guardò con un sopracciglio alzato, e Ashton gli fece segno che dopo gli avrebbe spiegato.

Luke fu l'ultimo ad aggiungersi, e bevve una tisana come il suo ragazzo, ringraziando Rosa mentalmente per quanto era deliziosa.

Ora che erano tutti lì seduti, era tutto completamente diverso, perché Michael si era ricordato di non essere solo.

Calum aveva capito che non era più un bambino, e che ora poteva aiutare suo fratello a difendersi.

Mentre Luke ed Ashton si limitavano a seguire la scia dei loro pensieri.

L'unica cosa che li spaventava ancora era che l'incubo non era finito, perché Frank li rivoleva.

---

Rainbow.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora