Capitolo 35

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Luke era immerso nei suoi pensieri.

Come poteva una persona quasi dimenticata apparire dal nulla e distruggere tutto quello che eri riuscito a costruire?

Come puó spazzare via la felicitá cosí facilmente?

Le lacrime pungevano le guance del biondo, e per quanto cercasse di trattenersi, era tutto piú forte e grande di lui.

Si sentiva ancora come quel ragazzino, indifeso e senza barriere.

Le gambe contro il petto, le ginocchia che nascondevano il viso, mentre le braccia che tenevano tutto insieme.

Perché doveva essere tutto cosí difficile?

Uno spiraglio di luce illuminó la stanza, e dei passi lenti si avvicinarono al letto.

-Lukey- mormorò Michael con la voce interrotta dai singhiozzi.

Era cosí preoccupato.

La sua mano calda gli sfioró le spalle, e scese fino ad arrivare alle sue graziose mani.

-Lucas- sussurrò mettendosi in ginocchio difronte a lui.

Luke alzó la testa, mostrando i suoi bellissimi occhi lievemente arrossati a causa del pianto.

Le lacrime scendevano copiose sulle sue guance, senza mai fermarsi, e si univano in un unica goccia di mento.

-Che succede?- chiese piú dolcemente possibile.

Le braccia di Luke lo circondarono, facendoli cadere a terra.

Michael lo strinse al suo petto e Luke si fece piccolo fra le sue braccia.

-Michael é tornato..- sussurrò solamente.

E Michael forse lo intuí dal suo tono di voce, o dal suo modo di comportarsi.

La sua voce era troppo simile a quella di Monica dopo una delle giornate no di Frank.

Michael riconobbe la stessa paura nei suoi occhi, ed ora si sentiva quasi smarrito.

Perché la sua ancora stava affondando, ma lui avrebbe fatto di tutto per mantenerla a galla.

Lui ci sarebbe riuscito.

Lui non era Monica, lui era il suo Luke.

Ashton invece era in cucina, e stava finalmente cenando dopo troppi giorni.

Calum era difronte a lui, e lo osservava con una faccia di un colore troppo smorto, per appartenere a lui.

-Piccolo vieni qui..- sussurrò Ash aprendo le gambe e facendogli segno di sedersi in braccio a lui.

Calum annuí distrattamente e eseguí la richiesta di Ash.

-Come ti senti?- chiese iniziando ad accarezzargli i capelli.

-Male Ashton, mi sento una merda.- rispose con lo sguardo fisso nel vuoto.

-Cal, starai meglio.. Io sono qui, e supereremo anche questa.. Vedrai che ti sentirai meglio- gli lasció un bacio sul collo e tornó a mangiare il suo panino.

-Ashton..-

Il maggiore alzó lo sguardo verso di lui curioso.

-Mi ami?- chiese Cal.

Ashton per poco non si strozzó con il panino.

-Calum certo che ti amo!- esclamó.

Calum prese il viso di Ash fra le sue piccole mani e fece combaciare le loro labbra.

-Allora perdonami..- sussurrò contro di esse.

-Calum ti ho giá perdonato- disse senza fiato.

-Ashton ti prego aiutami..- riuscì a dire prima di scoppiare in lacrime contro la sua spalla.

Ashton lo strinse fra le sue potenti braccia e gli sussurrò le parole piú dolci che avesse mai detto, perché sapeva ora quanto lui sarebbe stato debole.

Sapeva che sarebbe stato difficile.

Ma non si scegli chi amare, e anche se avesse avuto la possibilità di scelta lui sarebbe stato sempre l'unico.

*Angolo autrice*

Belle mie ❤

Beh si purtroppo con lo studio ho veramente poco tempo da dedicare a voi..

Ma cercherò di continuare a pubblicare almeno un capitolo di almeno una delle storie a sera ❤

-se volete leggere qualcosa di angst ho scritto Goodbye, è  una Larry molto triste c.c- 

Veamodamorí.

Grazie bellissime.

Scusatemi c.c

-JakeBass

Rainbow.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora