Capitolo 8

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Oggi era un anno da quando Luke è partito.

Un anno.

Luke e Michael si erano scambiati una lettera al mese, a volte scrivere quelle quattro righe accorciava le distanze.

Ma quella lontananza stava diventando insostenibile.

Riduceva entrambi a lacrime nascoste e sorrisi falsi.

Ashton era appena tornato da una delle sue gite in Italia e aveva deciso di passare quella settimana con Michael e Calum, per dirgli tutto quello che gli aveva detto Luke e per lasciargli i regali e delle nuove lettere.

Aveva abbracciato Michael sussurrandogli –è da parte di Luke, mi ha detto che era la prima cosa che dovevo fare una volta che ti avevo visto- Michael strinse il ragazzo e si morse il labbro per trattenere le lacrime.

-Grazie.- sussurrò con voce interrotta.

Si staccarono e Michael si chiuse in camera, come sempre con le lettere di Luke e i suoi regali a consolarlo.

Era così fottutamente difficile stare senza quel ragazzo che aveva conosciuto per solo tre settimane.

Luke si trovava nel suo appartamento a Roma, aveva deciso di vivere da solo, perché sarebbe stato troppo difficile condividere la sua tristezza con qualche sconosciuto.

Abitava lì da un anno, ma per quanto amasse la  bellezza di quella città gli mancava qualcosa.

Anzi qualcuno.

Quelle lettere mensili lo rincuoravano, ma aveva  bisogno che Michael fosse accanto a lui.

Quando le cose andavano peggio alzava la cornetta e se ne fotteva delle spese telefoniche, aveva bisogno di sentire la sua voce.

Avevano provato ad utilizzare skype e vari mezzi con internet, ma tra il fuso orario, la scuola e il lavoro avevano rinunciato.

Mancava ancora un anno, era sopravvissuto fino ad ora e avrebbe continuato.

Come può una persona che conosci da tre settimane condizionarti così tanto? La risposta era una parola: Amore.

Calum ed Ashton invece si misero fuori al balcone della camera di Cal.

Calum prese il pacchetto di sigarette che nascondeva nello zaino.

-Ne vuoi una?- chiese accendendo la sua, ma tossì subito dopo.

-Hai mai fumato Cal?- chiese l’altro ridendo.

Calum lo fulminò con lo sguardo e spense la sigaretta.

-No, e non intendo iniziare ora.- rispose regalando il pacchetto all’amico.

Lo aveva  vinto ad una gara e aveva deciso di provare.. ma non ne valeva la pena.

Ashton rise, e poi formò dei cerchi con il fumo.

-Wow, tu invece sei un esperto..- sussurrò Calum catturato dalle labbra dell’altro ragazzino.

-Si, me lo ha insegnato mio fratello- rispose con un tono di nostalgia.

Ashton si accorse che Calum lo stava fissando, e beffardo gli si avvicinò.

Calum lo guardò confuso.

-Sai l’ho visto fare una cosa.. Era un trucco che mio cugino faceva di solito con le sue ragazze.. ma per te non è un problema, vero?- chiese sorridendogli seducente.

Calum scosse la testa incantato dai movimenti dell’altro.

Ashton gli si sedette in braccio, prese un lungo tiro dalla sigaretta e si avvicinò alle labbra dell’altro.

Le appoggiò delicatamente su quelle del più piccolo e spinse leggermente la lingua per farle aprire, appena gli diede l’accesso soffiò il fumo nella sua bocca.

Calum lo ispirò, quando lo stava per buttare fuori Ashton lo aspirò e poi si staccò dalle sue labbra buttandogli il fumo in faccia.

Cosa diavolo stava succedendo?

 Calum arrossì e tossicchiò.

-Ragazzi vado a lezione!- urlò Michael.

-Ciao!- urlarono in coro.

-A Luke manca tuo fratello.- disse Ashton cambiando discorso.

-Mio fratello piange quasi tutte le sere.. non l’ho mai visto così, Rosa dice che è l’amore. Ma se questo è l’amore non lo voglio provare.- sentenziò Calum osservando l’amico che non si era ancora spostato.

Era così vicino.

-L’amore non è solo sofferenza. Quello che provano i nostri fratelli è a causa della lontananza, vogliono stare insieme e non possono. E non si tradiscono, piangono l’uno per la sofferenza dell’altro.. questo è amore, preoccuparsi dell’altro a tal punto di provare sofferenza se lui la prova.- rispose Ashton osservando gli occhi di Calum.

L’altro rimase a bocca aperta per le parole del più grande.

-Non sapevo che fosse così.- mormorò.

Amore.

Una parola così insignificante per un significato così grande.


*Angolo autrice*

Mh okay è un po triste, ma ci sono i piccoli Cashton che crescono!

Ora dovrebbero avere 13/14 anni lols quindi entrano nell’adolescenza e iniziano i veri casini :3

I Muke anche se distanti ci sono :3

E si, finchè non torna Luke salterò giorni/settimane/mesi/anni

Dipende da come inizia il capitolo lols

Bien questo è tutto u.u

Ve se ama <3

-JakeBass

Rainbow.Where stories live. Discover now