Capitolo 20

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Calum era rimasto tutto il tempo in macchina con la speranza che il suo telefono non si spegnesse e che quello stronzo di suo ‘’padre’’ non se ne accorgesse.

Poteva sembrare furbo, ma mai andare contro un ragazzino di quindici anni genio di computer.

-Calum, potresti mandare un messaggio a tuo fratello in cui dici che stai bene e oggi non torni a casa?- gli chiese con tono assurdamente tranquillo.

-Perché? Secondo te rimarrebbe tranquillo? Come minimo mi cercherebbe per tutta la città e poi mi spezzerebbe tutte le ossa.- rispose guardandolo male.

L’uomo sbuffò spazientito e prese il viso del più piccolo con una mano.

-Fallo e basta.- sputò velenoso.

Calum annuì e prese il telefono di scorta (compiti in classe) dallo zaino.

-Certo che tuo fratello non prende un bello stipendio, quel telefono avrà quattro anni. Se vieni con me potrai avere un iphone, quello che vuoi.- disse sorridendo.

Era pazzo.

-No grazie.- borbottò Calum mentre faceva finta di inviare il messaggio.

-Sicuro che non ti piace? Ne ho uno qui tutto per te, ho tante cose..-

Calum alzò il sopracciglio, lo voleva comprare?

Bene stiamo al gioco.

Doveva rimanere più tempo possibile lì in modo che li rintracciassero prima che la sua batteria morisse.

-In che senso..-

L’uomo sorrise vittorioso e tirò fuori una valigia.

L’aprì e dentro c’erano migliaia di soldi spesi in tecnologia.

Gli occhi di Calum si illuminarono per un istante, ma poi si riprese.

-Questo è tutto tuo se vieni con me.- disse l’uomo chiudendo il borsone.

-Ci devo pensare.- borbottò Calum incrociando le braccia al petto.

-Hai dieci minuti.-

Luke era alla ricerca della via, aveva la polizia in vivavoce e gli spiegava la strada.

Sperava solo di fare in tempo.

‘’Luke dieci minuti’’ recitava un messaggio.

Luke capì immediatamente e accelerò.

-Il ragazzo ha detto che tra dieci minuti si sposteranno.- comunicò alla poliziotta.

-Farò partire un'altra volante, lei stia attento l’uomo può essere armato.-

Luke si morse il labbro nervoso.

Solo quello ci mancava.

Arrivò all’entrata della via e vide il punto fisso farsi sempre più vicino.

Passò dietro l’unica auto parcheggiata li e vide Calum.

Il più piccolo lo riconobbe dato che si girò cercando di non farsi notare.

-Sono passato accanto all’auto, dove sono le pattuglie?- chiese nervoso.

La donna comunicò qualcosa che lui non capì.

-Stanno per arrivare, lei cerchi di non farsi notare, ma tenga sott’occhio l’auto.-

Luke annuì e decise di mandare un messaggio ad Ashton.

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