Sesso è potere

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Giocherellavo con la schiuma della vasca e decisi di fare chiarezza. «Sai… Oggi ho ripensato al discorso che hai fatto questa mattina. Quello sulle prospettive. Cosa intendevi?».

Mentre parlavo Alan mi massaggiava le gambe con una soffice spugna.

«Il mondo cambia in base alla prospettiva dalla quale lo si osserva. Prendi ad esempio noi due. Per te, che sei un vampiro, il sangue è importantissimo. Ne percepisci l'odore anche a notevoli distanze. Mentre per me, che sono un umano, non è rilevante. Però, se non lo avessi e non mi scorresse nelle vene, morirei», mi spiegò. 

La sua voce era dolce e tranquilla. Mi dava un senso di pace. In quel momento pensai che avrei potuto resistere ore a sentirlo parlare ed esporre le sue teorie.

«Se entrambi stessimo osservando un tramonto, probabilmente proveremmo sensazioni differenti. Al mondo c'è chi trova i tramonti romantici e chi, invece, resta indifferente osservandoli», mi disse.

Nel frattempo che illustrava le sue convinzioni, la sua mano destra iniziò a salire lungo la mia gamba, fino ad arrivare in cima. Mi massaggiava con una attenzione meticolosa, come se stesse accarezzando una gemma preziosa. Era forte e delicato allo stesso tempo. 

«Volendo fare un ulteriore esempio, potremmo porre l'attenzione sul concetto di dominazione», esclamò, intanto le sue dita mi penetravano e accarezzavano soavemente. «Analizziamo il sadomaso. Ritieni l'individuo dominato un succube e il dominante il padrone?».

Incominciavo a perdere il filo del discorso a causa di quello che mi stava facendo.

«Un dominatore può solo rimettersi in quello che il dominato gli concede di fare. Di conseguenza ad essere in possesso del vero potere è la "vittima" e non il "carnefice"», continuò con la sua spiegazione. Quello che mi stava facendo non aveva minimamente intaccato il suo discorso, il suo tono di voce, lui come persona. 

In quell'istante compresi ciò che mi stava dicendo: in quel momento era lui a detenere il potere.

Io, in preda a un impeto di piacere che come una scarica elettrica pervadeva il mio corpo, non riuscivo a fare nient'altro che godermi quell'attimo. Non fui in condizioni di dire nulla.

Vampiri 2.0Where stories live. Discover now