Arrivo a Bran

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Finalmente era arrivato agosto.

Giungemmo a Bran senza problemi.

Ogni volta che rivedo quella antica cittadina mi ricredo puntualmente. Nei miei pensieri è sempre un posto sperduto nel nulla. Però, quando mi ci ritrovo la rivaluto sempre. In fondo è carina e pittoresca.

Appena arrivati, mia madre sentì il bisogno di comunicare con Alan, riempiendolo di domande: «È la prima volta che vieni in Romania? Com’è andato il viaggio? Avevi già preso l'aereo? Ti piace la città? Hai programmi per oggi? Desideri visitare qualche posto in particolare? Ti serve aiuto?».

Alan rispose in modo conciso e sintetico come suo solito: «Tutto bene, grazie». Liquidò mia madre molto velocemente. Il fatto che altre forme di vita interagiscano con una mia proprietà è una cosa che mi disturba. In linea generale, però, devo riconoscere che è mia madre ad infastidirmi.

Mi chiedo se lui se ne fosse reso conto e avesse agito di conseguenza.

Ci sistemammo nella grande casa. Alan, da bravo servitore, si occupò di tutti i miei bagagli. Inoltre, sotto mie indicazioni, si preoccupò di informare i domestici della casa che solo lui si sarebbe occupato di ogni mia necessità.

Le giornate iniziarono a trascorrere piacevolmente, pervase da una strana normalità, decisamente insolita per dei vampiri.

La pace però fu molto breve...

Vampiri 2.0Where stories live. Discover now