Decisione

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Lungo la strada del ritorno, i pensieri affollavano la mia mente.

Riflettevo su cosa avrei dovuto fare. L'ipotesi di una mia relazione con un umano era fuori discussione. Sarebbe stato impensabile e umiliante. Come avrei mai potuto spiegarlo ai miei amici? Sicuramente la mia famiglia ne avrebbe gioito e, forse, questo mi infastidiva ancora di più dello sdegno che avrebbero provato i miei conoscenti.

Basta! Dovevo mettere un punto a questa storia.

La decisione era presa: appena arrivata a casa avrei cacciato via Alan. Non vedendolo più quotidianamente, il mio invaghimento nei suoi confronti sarebbe sicuramente svanito.

Giunta a casa, varcata la soglia, Alan sentendomi rientrare mi venne ad accogliere come era sua solita abitudine. Mi aiutò a togliere la giacca e prese la mia borsa per riporla nel guardaroba.

Non distolsi lo sguardo da lui per un istante. Era come se una forza più grande di me comandasse i miei occhi. Il suo odore inebriava tutti i miei sensi. Senza che me ne rendessi conto mi ritrovai ad accarezzargli i bicipiti, poi salii verso le spalle. Nel frattempo iniziai ad annusare i suoi capelli. Infine, le mie labbra sfiorarono il suo collo, quasi a dargli un vasto bacio. 

Lui rimase immobile, non mi respinse.

Poi, colta dall'euforia del momento e avvolta dal suo odore, lo morsi sul collo.

D'improvviso, le mie capacità intellettive riemersero. Smisi immediatamente di succhiare il suo sangue e indietreggiai di colpo. Lui mi afferrò il braccio, però, e mi diede un bacio che mi lasciò senza respiro.

Vampiri 2.0Where stories live. Discover now