Non c'è più

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Restammo in silenzio per circa una decina di minuti.

Poi, scorsi la ferita sul suo collo causata dal mio morso.

Lo afferrai per un braccio e lo trascinai in bagno. Lo misi seduto sul bordo della vasca da bagno come si ripone una bambola. Presi una cassetta del pronto soccorso che, tempo addietro, mi era stata regalata da un mio amico con lo scopo di prendermi in giro. Non avrei mai pensato che quello scherzo goliardico si sarebbe rivelato utile.

Lo medicai in modo un po' goffo. D’altronde, non mi ero mai cimentata in simile attività. Lui non disse nulla, come al solito, né i suoi atteggiamenti fecero trasparire del dissenso nei confronti del mio operato. Era palese che non fossi capace nemmeno a mettere un cerotto, ma lui mi lasciò fare senza obbiettare. Stette tutto il tempo a fissarmi il volto. Era veramente irritante.

Quando ebbi finito, lui si alzò e mise la cassetta del pronto soccorso a posto al mio posto. Dopo continuò a guardarmi.

Sempre più seccata per il suo comportamento, decisi di andare a dormire senza rivolgergli la parola.

Il giorno dopo, quando mi svegliai, lui non c’era più.

Vampiri 2.0Where stories live. Discover now