33.Maledetta sfiga

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"Salve" accenno un sorriso anche io "Piacere sono Phoebe e lei è la mia...amica Miranda"

"Il piacere è tutto mio" si accomoda sulla sua sedia "Prego accomodatevi e ditemi tutto"

"Siamo qui per lei" indico Miranda "Io sono qui solo di supporto"

La dottoressa rivolge la sua completa attenzione alla ragazza al mio fianco.

"Veda...ecco io...i-io" la voce si spezza, e i suoi occhi cominciano a riempirsi di lacrime.

Allungo una mano verso di lei e gliela stringo.

"Io sono qui per denunciare delle violenze fisiche che ho subito fino ad una settimana fa"

Silenzio assoluto.

La bomba è stata sganciata.

La dottoressa guarda Miranda, stralunata.

E come biasimarla!

Non capita tutti i giorni di incontrare una ragazza che già a diciassette anni subisce delle violenze.

Il suo sguardo si addolcisce, ed infine si alza, avvicinandosi a lei.

"Sono molto felice tesoro che tu abbia deciso di denunciare la cosa" accenna un piccolo sorriso "Non tutte le donne come te in questi ultimi tempi hanno il coraggio di farlo"

"Mi creda, inizialmente non volevo denunciare nulla, ma poi una persona mi ha fatta ragionare. E così eccomi qua!" afferma, spostando il suo sguardo su di me.

E quella scintilla che vedo brillare nei suoi occhi, mi sembra gratitudine.

"Allora questa persona deve tenerci a te, se ha fatto tutto questo" la dottoressa ride, capendo che quella che l'ha fatta ragionare sono io.

Che dire.

L'ho fatto perchè altrimenti a scuola, con chi mi potrò più scontrare?

Si! È solo per questo che l'ho fatto.

"Allora cominciamo subito" la dottoressa si alza e si avvicina ad un piccolo lettino "Vieni qui e spogliati"

Miranda si rabbuia, ma con gesti goffi e tremolanti si avvicina e si sfila la felpa.

Non posso non rimanere a bocca aperta per le ferite che quel pezzo di merda le ha inflitto.

Tante chiazze violacee sono sparse per il suo corpo.

Ma non è finita qui.

Ci sono tagli e bruciature sul costato e sulle spalle, che mi fanno venire la nausea.

Distolgo lo sguardo, incapace di vedere altro, facendo poi dei respiri profondi.

"C'è molto da fare tesoro" sento dire dalla dottoressa "Ma non ti preoccupare faremo in fretta"

Lo spero.

🐳🐳🐳

Dopo aver fatto il referto, ci siamo subito recate alla stazione di polizia, dove ad attenderci c'erano Anne e suo padre Charles.

È stata una vera tortura, per me, ma soprattutto per Miranda.

È stata sottoposta a migliaia di domande molto intime, e credo che se fossi stata al posto suo, sarei svenuta per l'imbarazzo.

Una volta concluso il tutto, gli agenti ci hanno assicurato che avrebbero trovato Ashton, e che lo avrebbero spedito direttamente in gattabuia.

Successivamente, Miranda si è fatta venire a prendere da sua madre. Avevano offerto un passaggio anche a me, ma poco prima, Blake mi aveva scritto che sarebbe venuto a prendermi lui così, ho declinato la loro offerta.

E se ci ritrovassimo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora