50.Sei arrabbiata

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Credo di non aver mai sudato tanto.

Neanche quando andavo in palestra e sembrava che mi mi avessero rovesciata un'intera bottiglia d'acqua addosso.

Ma ora, non solo credo mi servirà un'altra doccia, ma ho un dolore atroce alle braccia.

Naturalmente vi starete chiedendo cosa diavolo stia combinando.

No, non sto trasportando un mobile di trecento chili su per le scale né tantomeno mi sono messa a fare sollevamento pesi.

Sono da letteralmente dieci minuti in lotta con questi maledetti jeans che non mi salgono.

Ho provato a mettere qualche olio sulle gambe così che non faccia attrito ed anche bagnare i jeans così dal farli allargare, ma niente.

Mi metto nella posizione dello squat come ho sempre fatto per farlo salire meglio, ma quello che ottengo è solo un grande buco sotto la chiappa destra.

"Non ci credo! I mie pantaloni preferiti!" piagnucolo precipitandomi davanti allo specchio per vedere il danno appena fatto.

Reprimo un urlo di frustrazione.

Credevo di poterlo aggiustare in qualche modo, ma si vedono perfino le mie mutande con i lama.

"Grandioso!" sbuffo "Dovrò buttarli" ammetto sentendo il mio cuore spezzarsi.

E non posso non dare la colpa a me stessa...

Sto ingrassando!
Se solo fossi meno pigra, probabilmente adesso mi troverei con un corpo più tonico e magro.

Ma amo mangiare, e non farò diete drastiche dove l'unica cosa che posso mangiare sono delle misere gallette di riso.

No!

Alla fine opto per un altro paio di jeans, per poi prendere lo zaino ed uscire di corsa da casa.

Sono in esagerato ritardo.

Stupidi jeans!

E sarebbe stato tutto più semplice se qui fuori ad aspettarmi ci fosse stato un
pick-up nero con dentro il mio ragazzo, ma ovviamente non c'è.

Due giorni fa, dopo quasi una settimana che non ci sentivamo, mi ha mandato un messaggio in cui mi spiegava che non mi avrebbe più dato passaggi a scuola per un po' a causa degli impegni con gli allenamenti di football.

Vi chiederete perchè non lo abbia contattato lo stesso giorno in cui mi è passato avanti senza riconoscermi, ma non farò la sottona, non cercherò di risolvere la cosa come una normale fidanzata dovrebbe fare.

Non sono il tipo.

O per lo meno, non sono la ragazza amorevole che cerca con un piccolo messaggio e tanti cuoricini di risolvere i problemi.

Cercherò, dunque, di capire il motivo del torto che mi ha fatto alla mia maniera.

Sorprendendolo.

Un tuono squarcia il cielo facendomi saltare il cuore in gola.

Sono talmente immersa nei miei pensieri da non essermi accorta che è appena iniziato a piovere.

E indovinate chi non ha l'ombrello?
Esattamente, proprio io.

Le prime di gocce di pioggia cominciano a scendere copiose dal cielo, quindi inizio a correre rischiando di ruzzolare sul marciapiede.

"Merda!" esclamo aggrappandomi al tendone di un bar che per fortuna non mi tiro addosso.

Mi sarei dovuta portare un cavolo di ombrello!

E se ci ritrovassimo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora