17.Era solo la cosa giusta da fare

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"Ti sto portando via per evitare che tu compia stronzate Phoebe!" esclama una voce bassa e roca.

Una voce molto familiare.

Blake.

"Blake?!" esclamo incredula.

"Chi altro altrimenti?!" sento il suo petto vibrare, ciò spiega che sta ridendo.

Che ha da ridere? Non è per niente divertente.

"Che cazzo stai facendo mettila giù!" esclama una voce furiosa dietro di noi.

Noah.

Ce ne ha messo di tempo per recuperarmi!

"Miller fatti da parte, sono già abbastanza incazzato con te, se ti ritrovo davanti mi verrebbe voglia solo di prenderti a calci in culo" sbotta la voce di Blake che è un misto fra serietà e rabbia.

Qui si mette male.

"Puoi almeno mettermi giù? Sai mi sta salendo il sangue alla testa" interrompo la loro discussione.

Lui in tutta risposta mi appoggia delicatamente a terra non lasciando però la stretta delle sue braccia attorno alla mia vita.

"Ah si?! Voglio proprio vedere, se hai le palle vieni dai! Fatti sotto!"dice Noah sbattendosi le mani sul petto con fare teatrale.

Io non lo sfiderei se fossi in te eh!

Blake non se lo lascia dire un'altra volta che si scaglia sul viso di Noah mollandogli un bel gancio destro,
per poi finire a terra.

Le posizioni si invertono, e adesso è Noah a mollargli un pugno.

"Ma che cavolo fate! Finitela!" urlo cercando di attirare l'attenzione dei passanti, ma sfortunatamente ci siamo solo noi qui.

Dopo quelle che sembrano ore, i due ragazzi non hanno smesso neanche per un minuto di picchiarsi.

Ma come se una lampadina si fosse accesa dentro di me, comincio a correre contro la macchina di Blake.

La riconoscerei ovunque.

Un fantastico pick-up blu notte si staglia in mezzo alla strada.

Lo raggiungo e, una volta arrivata vicino allo sportello comincio a tirare con forza la maniglia che, essendo chiusa fa scattare l'allarme antifurto.

Bingo!

Mi giro di nuovo verso Blake e Noah ma sfortunatamente non si sono accorti di nulla.

Così sbuffo per poi alzare gli occhi al cielo, prendendo poi un bel respiro.

"HEY BLAKE! TI STANNO RUBADO LA MACCHINA!" urlo cercando di attirare la sua attenzione.

E in men che non si dica gira la sua testa nella mia direzione con la mano ancora stretta in un pugno a mezz'aria lasciandola poi ricadere sul suo fianco.

"Che cazzo dici?" urla venendomi incontro facendomi sogghignare.

"Phoebe! Stai bene?" mi chiede la voce preoccupata di Noah.

"Mi dispiace" afferma "Mi sono lasciato prendere la mano" dice imbarazzato grattandosi la nuca imbarazzato.

Lasciato prendere la mano in tutti i sensi però!

E solo adesso posso notare che sia il suo viso che quello di Blake sono entrambi conciati male.

"Non ti preoccupare, tu piuttosto come stai?" alzo una mano cercando di togliergli un ciuffo di capelli che gli ricadono sulla fronte.

E se ci ritrovassimo?Where stories live. Discover now