21.Mister sono bello ma senza cervello

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Sto camminando per il corridoio della scuola in cerca del mio armadietto, ma sembra che oggi qualcuno lassù non voglia proprio farmici arrivare.

È appena suonata la campanella dell'ultima ora e i corridoi pullulano di studenti.

Ci sono gruppi di ragazzi che si scambiano abbracci come se non si vedessero da anni.

O addirittura ragazze vestite tutte uguali che si truccano a vicenda.

Ma cos'è questa, una scuola di make-up?!

Tra spinte e spallate finalmente riesco ad arrivare al mio armadietto.

Lo apro e prendo tutti i libri che mi serviranno per studiare oggi pomeriggio.

Una volta chiuso, mi appoggio al metallo freddo dell'armadietto con le spalle e chiudo gli occhi cercando di prendere un gran respiro.

La mia mente ovviamente comincia a vagare per tutti i mille pensieri che ho.

In primo luogo penso al fatto che si sta avvicinando l'anniversario di morte di mio padre, e che quindi devo andare a trovarlo perchè in questi ultimi anni non sono proprio andata.

E poi, ovviamente penso a Blake.

Da quando sono andata via da casa sua non mi ha più mandato nessun messaggio, quindi penso si sia dimenticato della scommessa che avevamo fatto.

E se da un lato sono felice del fatto che mi abbia lasciato stare, dall'altro lato sono anche abbastanza delusa, perchè se veramente avesse voluto il mio perdono non mi avrebbe fatto aspettare così tanto.

Dio! È tutto così confuso!

I miei pensieri vengono interrotti dalla figura di un ragazzo dall'aria vagamente familiare.

Spalle larghe, capelli castani con un ciuffo che ricade morbido sulla fronte ed un paio di occhi color acqua marina.

Noah.

Sembra non aver neanche percepito la mia presenza.

Con tutta calma si avvia verso l'uscita ma, quando un suo compagno di squadra gli passa affianco spruzzandogli tutto il contenuto della sua bottiglietta d'acqua, si blocca.

In un primo momento sono quasi certa che voglia saltargli addosso ma, poi vedo le sue labbra distendersi in un grande sorriso.

"Bella mossa, River" ridacchia.

Come se avesse sentito il mio sguardo su di lui, si volta di scatto e mi rivolge un sorriso smagliante.

Poi, sposta di nuovo lo sguardo sulla sua maglia e decide di toglierla facendomi sgranare gli occhi.

Per Giove! Che diavolo fa?!

Una volta tolta, si incammina nella mia direzione.

Non riesco a non guardargli il petto ben scolpito.

Sembra fatto di ferro!

"Ciao Phoebe" mi saluta sventolandomi una mano davanti al viso.

Non ci posso credere mi sono incantata!

Scuoto la testa cercando di far andare i capelli davanti alla mia faccia in modo da non far vedere le mie guance arrossate per l'imbarazzo.

"Oh, ciao Noah" sorrido.

"Senti"comincia grattandosi la nuca imbarazzato "Mi dispiace se l'ultima volta sono scomparso e non ho potuto aiutarti, ma ho avuto un piccolo problema in famiglia"

"Non ti preoccupare, fortunatamente Blake mi ha aiutata, non fartene una colpa tranquillo" gli metto una mano sulla spalla.

E questo contatto con lui, non mi provoca nessuna scarica elettrica come quando con un solo dito sfioro Blake.

E se ci ritrovassimo?Where stories live. Discover now