Capitolo 74.

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'Devi dirgli tutto, Fede. Mi raccomando! Mi sembra assolutamente giusto che Riccardo sappia ogni cosa'

L'affermazione della signora Maria continua insistentemente a ripetersi dentro di me senza che io possa evitarlo.
Cerco di capire il reale motivo di tutto ciò, ma fallisco miseramente, crollando con lo sguardo basso e strapieno di tanti punti interrogativi, che riescono a farmi del tutto cedere.
Non ho idea a cosa possa riferirsi questa frase, ma so per certo che solo Federica potrà togliere ogni mio dubbio. Lei è l'unica che riesce a farli emergere, ma al tempo stesso anche a cancellarli, con la stessa intensità e fermezza.
Ad aumentare notevolmente questi miei pensieri, è proprio lei, che rientra dentro casa con estrema calma, chiudendo la porta d'ingresso alle sue spalle. Mi lancia un dolce sguardo e un piccolo sorriso, avvicinandosi a me a passi lenti. Distolgo lo sguardo da lei soltanto per poggiarlo su Emma, che nel contempo, gioca con le mie dita, girandole fra le sue come se fossero dei piccoli giochini.
"Sei ancora nervoso a causa della tua morbosa gelosia?" Federica mi sussurra questa frase con tenerezza, poggiando le sue piccole mani sulle mie spalle, forse un po' contratte. Prima di risponderle prendo un profondo respiro, ruotando il capo verso di lei per poterla guardare in quegli occhi, che mi hanno sussurrato da sempre cose belle e continuano a farlo senza nessun freno.
"Si, ma devo dire che per quanto riguarda la gelosia siamo abbastanza bilanciati" Affermo con un piccolo sorriso, riuscendo a strapparne uno anche a lei. "Penso che sia una delle cose che più ci caratterizzi"
Le sue pozze castane brillano intensamente, riuscendo a farmi pizzicare quelle emozioni, che in momenti come questo, regala solo ed esclusivamente a me.
"Ovvio" Sorride, facendo spallucce. Poi continua. "Mi dai un bacio?"
Alla sua domanda, mi ritrovo ad archiviare ogni singolo pensiero, cercando per un attimo, di lasciarmi andare e non permettere alla mia mente di esplodere all'improvviso. Rimanderò ogni domanda e ogni dubbio a fra poco, e sono sicura che riuscirà a bloccare questa scarica d'ansia che pervade ininterrottamente il mio corpo in questi ultimi quattro minuti. "Un bacio serio e lungo"
Le faccio segno di posizionarsi sulle mie gambe e proprio nel momento in cui lo fa, lascio che le mie braccia circondino i suoi fianchi, che stretti in questa maglia aderente, sembrano molto più piccoli. Con un veloce movimento, fa scivolare le sue mani sulle mie guance, stringendole con una delicatezza che ogni volta mi stupisce sempre. Prima che lei possa fare qualunque cosa, mi avvicino al suo viso per accontentare il suo cuore, che pieno di emozioni, desidera semplicemente di avere un mio bacio. Le avvolgo le labbra lentamente e proprio nel momento in cui, le nostre lingue si sfiorano, una scossa improvvisa mi pervade anche l'anima, riuscendo a farmi sfiorare il cielo con un dito. Questo contatto riesce a portarci nuovamente vicini, cancellando tutto il resto che in meno di un secondo, sembra passare in secondo piano.
Quando dalle sue labbra scappa un sospiro, mi rendo conto dell'intensità di questo contatto. Essa è così forte tanto da togliere l'aria ad entrambi, tanto da riuscirci a trasportare in un altro mondo e varcare la soglia di nuovi e bellissimi orizzonti.
Baciarla è come tornare a respirare, e non vorrei assolutamente sembrare un poetico o qualcosa del genere, tutto ciò che dico lo penso sul serio, e il mio cuore riesce a regalarmi una conferma. La stringo, la stringo forte, regalandole una carezza sul viso e l'ennesimo bacio sulla bocca. "Mi sei mancato tanto" Mi sussurra queste parole con un filo di voce, lasciando scivolare la sua mano fra i miei capelli lievemente scompigliati. Ogni carezza che mi regala riesce a mandarmi in estasi, e giuro che vorrei non smettesse mai di farlo. Con un semplice tocco riesce perfettamente a calmare ogni mio animo e lo fa con un'immensa semplicità e delicatezza.
"Mi sei mancata anche tu, paperella" Mi prendo alcuni secondi per poterla guardare, fissando i suoi occhioni come se fosse l'unica cosa da fare in questo preciso momento. Le caccio via una ciocca di capelli, scoprendo il suo viso, che malgrado sia struccato, presenta dei lineamenti e dettagli così perfetti che mi fanno quasi venire i brividi. Malgrado le sua situazione fisica non sia una delle migliori, non smette di essere bella neanche per un momento. "Posso chiederti una cosa?"
Credo di sentirmi pronto per chiederle tutto, chiarire ogni dubbio e cancellare i brutti pensieri che confondono la mia mente in questi ultimi istanti.
"Cosa?"
"Di cosa stava parlando tua madre, Fede? Cos'è che devi dirmi?" Le mormoro queste due domande con un filo di voce, e devo ammettere quanto sia intenso e percettibile quel lieve tremore che la caratterizza. Il suo colorito sembra cambiare, assumendo una sfumatura di sorpresa, confusione e totale tristezza.
Spero vivamente che sia soltanto una mia impressione, ma so perfettamente di sbagliarmi. E di questo ne sono sicuro. Riesco perfettamente a percepire un sottile velo che ci separa, portandoci lontani.
"Niente di che, stavamo soltanto parlando del tuo lavoro" Prima di parlare si prende qualche secondo, muovendo le sue labbra con lentezza e tranquillità. Riesco perfettamente a percepire un pizzico di tensione, ma questo non mi sorprende assolutamente. "Del fatto di quanto sia frustrante affrontare la tua assenza certi giorni. È vero che lavoriamo insieme, ma certe volte, ogni singolo impegno che abbiamo, sembra sovrastare notevolmente anche la nostra vita insieme. Alcune volte non abbiamo tempo di fare nulla e questa cosa è davvero frustrante. Sarà soltanto un mio pensiero dovuto a questa mia estrema fragilità, onestamente non lo so... spero che sia soltanto un momento e che, in un modo o nell'altro, riusciremo a prenderci qualche giorno per noi. Per me, per te e per nostra figlia. Ho bisogno che sia così e quando ho detto tutto a mia madre, mi ha consigliato di informarti" Mi dice tutto questo con fermezza, cercando di farmi capire ogni pensiero che colpisce la sua mente ritmicamente.
"Sono certo di si, amore. È soltanto un momento che finirà molto presto. In questo periodo, l'azienda ha bisogno di me e ha bisogno anche di te, Fede. Torneremo ad avere l'intimità che cerchiamo e di cui abbiamo tanto bisogno, e non voglio dirti tutto ciò per rassicurarti, ma perché sono sicuro che sarà così" Affermo immediatamente, guardando i suoi occhioni. "Quando pomeriggio tornerò, ti prometto che ti coccolerò per un po' di tempo" Affermo con dolcezza, sfregando la punta del mio naso contro il suo. Un dolce sorriso nasce sulle sue labbra, e devo ammettere che questo piccolo dettaglio riesce a rendere sereno anche me.
"Davvero?" I nostri petti coincidono perfettamente, riuscendo a provocarmi un brivido proprio alla spina dorsale.
"Davvero. E se riesci ad avere le giuste forze, potresti anche fare l'amore con me"
Percepisco un pizzico d'imbarazzo varcarle le guance e questa sua reazione mi fa lievemente ridacchiare. Penso che la timidezza di Federica sia una delle cose più belle che la caratterizzi e non smetterò mai di dirlo.
"Cos'è? Un invito?" Quasi mi stuzzica, e per un attimo, sembra che tutta quella tensione che aveva sembra essere improvvisamente sparita, riuscendo a rendermi molto più leggero.
"Una specie..."
Ribaltare la situazione e renderla più semplice è decisamente più facile del previsto e penso che questo sia un dettaglio importante per poter assaporare almeno un pizzico di serenità.
"Mmh, comunque si. Malgrado la mia situazione fisica non sia ottima, credo proprio di poter accettare" Mentre dice questa frase, stringe le mie spalle in un qualcosa che possa assomigliare a mezzo abbraccio.
"Ti amo" La bacio immediatamente, stringendo le sue labbra nelle mie e riuscendo alla perfezione a girare il mondo intero senza fare un passo.

Scusate per il ritardo... spero che questo capitolo vi piaccia!
Buon pomeriggio♥️

Gocce di memoria - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now