Capitolo 8.

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Leggete lo spazio autrice. È importante.

"Vieni, siediti su questa panchina e tienila in braccio. Ne hai bisogno" Mi consiglia Riccardo. La sua richiesta mi fa immediatamente battere il cuore, anche se dentro di me, la paura mi avvolge lentamente.
Prendo un profondo respiro e mi allontano di qualche metro soltanto per sedermi sulla panchina di legno e aspettare che Riccardo mi segua.
Lo fa il secondo dopo, posizionandosi proprio al mio fianco. Il suo profumo mi invade interamente le narici, rassicurandomi all'istante.
Averlo qui è davvero una bella cosa. Condividere questo intimo momento con lui è assolutamente emozionante. Sul serio. Abbiamo creato questa creaturina insieme, ed è giusto che lui sia con me. Non potrei desiderare di meglio.
Nonostante abbia Emma fra le braccia, ogni suo singolo movimento è cauto ma deciso. Ha un'assoluta sicurezza mentre la stringe con le braccia, e devo dire che lo ammiro moltissimo. Io non ce la farei. È troppo piccola, troppo delicata e troppo sensibile per poter essere anche solo sfiorata con un dito. "Posso? Sei pronta?" Mi domanda a bassa voce, guardandomi. Mi rassicura con lo sguardo. Io mi limito a fissarlo in silenzio, vivendo questo momento al cento per cento.
"Non lo sarò mai totalmente" Ammetto, con un filo di voce. Dalle sue labbra scappa un sospiro.
"Devi solo stare tranquilla... io sono qui, sono al tuo fianco"
"Lo so"
Si avvicina lievemente, un attimo prima di appoggiare la creaturina fra le mie braccia. Al contatto mi sento letteralmente morire, ma al tempo stesso, sento il mio cuore iniziare a palpitare ad una felicità sconfinita a causa di tutto l'amore che possiedo in questo momento. Sembra ancora più minuscola.
Percepisco un sottile filo iniziare a legarci, e ciò mi rende consapevole del fatto che questa piccola bambina è davvero mia figlia. Solo mia.
Quando chiudo le mie braccia attorno a lei e la sistemo sulle mie gambe, il suo piccolo corpicino si contrae, diventando una piccola pallina tutta da mangiare.
Quasi mi commuovo, ma cerco di essere forte, stringendola a me ancora un po'.
Il freddo inizia a diventare più intenso, e quando avverto il vento soffiarmi sulla pelle, afferro un angolo della coperta e lo posiziono sulla sua piccola spalla, con l'obiettivo di coprirla e ripararla.
Le scappa un lieve sospiro dalle labbra, che fa immediatamente sorridere sia me che suo padre. Dio mio, è davvero bellissima. La guarderei per ore intere.
"Secondo te si sveglierà? Voglio vedere i suoi occhi" Gli chiedo dolcemente a Riccardo. La voce mi trema a causa dell'emozione. Le lacrime scorrono lungo il mio viso senza un freno, e onestamente, vorrei poterle fermare. Non voglio piangere. Non devo piangere.
"Si, è probabile che lo faccia" Fa spallucce con lentezza. "Non può perdersi il primo incontro con la sua mamma"
Le sue parole mi fanno sorridere e al tempo stesso, scoppiare a vivere. Questo è il nostro primo incontro.
Lei è qui con me. È fra le mie braccia. Adesso siamo insieme. "Stringila e tutto andrà per il verso giusto"
Lo faccio, convincendomi che sul serio andrà tutto per il verso giusto. Credo di meritarlo, no?
Abbasso lo sguardo verso la principessa sotto di me, fissando il suo viso e ogni piccolo particolare che lo caratterizza. Mi chino lentamente verso di lei e le regolo un piccolo bacio sulla fronte. Prolungo il contatto per qualche secondo, cercando di trasferirle tutto l'amore e tutto l'affetto che possiedo nei suoi confronti.
"Secondo te, amerò abbastanza questa creaturina? La amerò proprio come merita?" Gli chiedo a Riccardo, che continua a guardarci come se fossimo due protagoniste di un bellissimo quadro. Lo fa con amore e lo percepisco perfettamente dalle sue iridi grandi e luminose. Circonda la mia vita con le sue braccia, stringendomi a sé, con l'obiettivo di rassicurarmi all'istante. Nonostante abbia il gesso lo fa con una certa velocità, e la cosa mi sorprende. Questa sua dolce azione mi fa immediatamente sorridere, e mentre inspiro il suo profumo, lascio che la mia testa si appoggi contro la sua spalla contratta. Mi sento davvero coccolata nel profondo e penso non esista cosa più bella e particolare.
"Certo che si... ci vorrà solo un pizzico di tempo, ma ce la farai. Sei madre e sono certo che ogni singola cosa verrà da sé"
"Lo pensi davvero?" La mia frase possiede un pizzico di tenerezza, quasi come se il mio corpo volesse sentire quelle parole per la seconda volta. Credo che abbia un'immensa necessità.
"Dio si, certo che lo penso... altrimenti non te lo direi" Afferma, sempre con un filo di voce. Fa fatica a parlare, posso sentirlo, ma non permette al suo cuore di crollare in nessun modo. Rimane forte, ed è davvero incredibile vedere ciò. Con costanza osservo i suoi occhi, che possiedono un'immensa somiglianza con l'azzurro del cielo. Sono proprio identici.
"So che non lo faresti"
"Fede, posso solo immaginare come tu possa sentirti. Percepisci solo tanto vuoto dentro di te, ma credimi che passerà tutto. Passa sempre tutto, anche quando sembra che non sia così. Ti prometto che succederà sul serio" Mi rassicura. Mi lascia una delicata carezza sul viso, cercando, in qualche modo, di sottolineare maggiormente ogni singola parola che ha appena detto. "Hai perso ogni cosa, ma sono sicuro che riuscirai a ricordare almeno il cinquanta per cento di esse. Ci vuole solo un pizzico di forza, e tu ce l'hai... eccome se ce l'hai"
"Non credo di farcela" Bisbiglio. Forse è la paura che mi frena, ma per adesso, non credo di riuscire a pensare lucidamente.
"Allora vuol dire che ti aiuterò io. Ma ti giuro su questa bambina che abbiamo creato, che non ti lascerò crollare." Questa volta, l'espressione che possiede è molto più intensa, e i suoi occhi emozionati lo confermano. "Quando uscirai da qui, saremo una famiglia... e so perfettamente che non sarà facile convivere con la tua situazione, ma tutti e tre insieme possiamo sul serio far nascere qualcosa di bellissimo. E... sono sicuro anche di una cosa: questa bambina, anche se è piccolissima e non immagina minimamente ciò che sta succedendo alla sua mamma, ti darà il giusto coraggio per affrontare tutto. Lei è l'unica cosa che potrai vivere al cento per cento e sin dal principio, per cui, inizia a farlo. Vivila, baciala, stringila, coccolala e amala, proprio come sai fare tu." Le sue parole mi scuotono interamente il cuore. "So che non c'eri quando lei è venuta al mondo, al suo primo vagito, al primo sorriso, al primo bagnetto, o alla prima notte in bianco, ma questo potrebbe essere un inizio. Il nostro inizio! So che ti conosce, lei sa chi sei, sa chi eri e sa anche chi diventerai. Passavo ore e ore a raccontarle tante cose sulla sua mamma, e lei sembrava ascoltarmi ogni volta. Aveva gli occhietti chiusi e dormiva serenamente, ma il suo cuoricino mi ascoltava. Mi ascoltava sempre, ad ogni ora, ad ogni minuto e ad ogni secondo della giornata. E Santo Cielo... anche lei aveva paura di perderti, proprio come me, proprio come tutti noi. Aveva paura di non poter sentire il profumo di chi l'aveva messa al mondo, di non poter essere stretta dalla donna che l'aveva tanto desiderata per nove lunghi mesi, e aveva una grande paura di non poterti conoscere... e adesso guardala, è felice. È felice come non lo è mai stata in questo mese di vita, ed è felice perché finalmente ha la sua mamma" Sono senza parole. Riesco solo a cacciare via le lacrime e a respirare per calmarmi. Anche lui fa lo stesso, ma a differenza mia, non caccia via i cristalli pieni di emozione, ma li lascia scorrere lungo il perfetto profilo della mandibola.
Afferro un pizzico di forza e abbasso lo sguardo verso Emma, notando gli angoli delle sue labbra curvati verso l'alto. Sta sorridendo. La mia bambina è felice. Adesso ha sia una mamma che un papà, e non potrei desiderare di meglio.
Mi scappa un leggero singhiozzo, che possiede un'immensa sfumatura di felicità. Sono terribilmente emozionata, non riesco a dire nulla. "Vedi? Sta sorridendo..." Sussurra Riccardo, accarezzando la morbida guancia di nostra figlia con la punta dell'indice.
Sposto dolcemente lo sguardo verso l'uomo al mio fianco, permettendo ai nostri occhi di incrociarsi con dolcezza.
"Grazie, Riccardo" Riesco a sussurrargli soltanto questo, prima di affondare la testa nell'incavo del suo collo e respirare il dolce profumo di menta che sfiora la sua pelle. Lui mi stringe a sé, regalandomi un bacio sulla fronte che possiede un solo significato: amore.

Buon pomeriggio!♥️
Finalmente sono tornata da voi. Vi sono mancata, vero?
Per fortuna son riuscita a rimettere in ordine le idee, e in questi giorni ho scritto vari capitoli che non vedo l'ora di farvi leggere.
Avevo bisogno di questa piccola pausa, e giuro che adesso non andrò più via.
Oltre questo, volevo anche dirvi una cosa molto importante.
In queste ultime settimane, mi è capitato di leggere una storia di una ragazza, che proprio come me, scrive su Federica e Riccardo, e ciò che ho notato è quanto sia alta la somiglianza dei suoi capitoli con i miei (chiaramente non parlo solo di quest'attuale storia, ma anche delle precedenti che ho prodotto).
Volevo spendere giusto due paroline su questa cosa, e prometto che non mi dilungherò troppo.
Dunque, io trascorro ore intere per far prendere forma ad un capitolo, e faccio delle lunghe ricerche per informarmi su qualcosa che non conosco, per cui, copiarmi non è assolutamente la cosa giusta. Io la trovo una mancanza di rispetto sotto tanti punti di vista.
In ogni singola parte di queste storie, metto anima e cuore per rendere le vicende emozionanti e vere, e non permetto a nessuno, e dico A NESSUNO, di rovinare ciò.
Volete scrivere un libro? Bene, fatelo con le vostre idee e non spezzate ciò che gli altri costruiscono.
Chiaramente, ho avuto la conferma di altre persone sull'estrema somiglianza tra le mie e le sue storie, per cui non è soltanto una mia impressione.
Per correttezza non farò il nome di nessuno, ma la persona che leggerà queste righe capirà perfettamente di essere la protagonista.
Credo che non ci sia cosa più vera che scrivere ciò che si pensa e si prova davvero. Copiare non ha nessun senso, e mai lo avrà.
Spero con tutta me stessa che non accada più, altrimenti agirò con le segnalazioni.
Sono stata in silenzio per troppo tempo, ma adesso mi rendo conto di quanto questa cosa sia diventata pesante e anche un po' ingestibile.
Detto ciò, chiudo il discorso e mi auguro di non riaprirlo più.
Vi auguro un buon pomeriggio a tutti.♥️
Un bacio e a presto.
-Roberta

Gocce di memoria - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now