Capitolo 29.

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L'aria gelida di Febbraio ci colpisce il viso all'improvviso, e lo fa proprio nel momento in cui, io e Riccardo usciamo fuori dalla nostra auto. Fa davvero freddo, e questo lieve vento che soffia sulla nostra pelle non migliora assolutamente tutto ciò.
"Vieni, entriamo..." Lui prende in mano la situazione, invitandomi a varcare la soglia del locale che si presenta di fronte a noi. Lo fa con un dolce tono di voce, facendomi assaporare intensamente ogni singolo momento. Mi prendo qualche secondo per ammirare con calma lo spazio che ci circonda, studiando con precisione ogni singolo particolare.
La struttura è grande, interamente dipinta di un bianco sporco, e circondata dal piccolo giardinetto con qualche alberello sparso qua e là. Il grigio della porta vetrata, che appare proprio sulla facciata principale, riesce a dare il giusto contrasto di colori, e devo ammettere che questo mix alquanto semplice attira all'istante la mia attenzione.
"Ti piace la location?" Mi domanda Riccardo, tirandomi fuori dai miei strani pensieri. Afferra dolcemente la mia mano nella sua, stringendola con docilità. Avverto un brivido all'istante, infatti chiudo gli occhi lentamente, assaporando ogni emozione che varca la soglia del mio cuore. Quando trovo la giusta forza per riaprirli, trovo il suo sguardo intenso e delicato sfiorarmi il viso con una leggerezza che faccio quasi fatica a quantificare.
"Molto, è delicatissima e bellissima" Affermo con un filo di voce. La scintilla sul suo volto mi fa immediatamente capire quanto sia felice di questo, e penso proprio che il resto potrebbe andare anche al diavolo.
"Sono felice che ti piaccia"
Prima che io possa dire qualsiasi altra cosa, il suo braccio mi circonda il bacino, attirandomi a sé, per accompagnarmi lungo la piccola stradina costituita interamente da tanti piccoli sassolini. La percorriamo a passi lenti, con il vento che ci accarezza e il suo dolce profumo che mi stravolge anche l'anima. Essere qui con lui, anche se solo per poche ore, mi rende unica e potente. Iniziare questo percorso stretta fra le sue grandi mani come se fossi una piccola fatina, è davvero una delle cose più belle che io abbia mai immaginato. E di questo ne sono certa.
Respiro profondamente con l'obiettivo di calmare il mio cuore, che agitato sembra battere dieci volte più veloce rispetto al solito.
Proprio nel preciso momento in cui, varchiamo la soglia del locale, veniamo accolti da un dolce profumino di cibo misto, che ci colpisce le narici con una delicatezza quasi sovraumana. L'ambiente è molto confortevole, e devo dire che mi avvolge calorosamente in un abbraccio. Mi guardo un po' intorno tranquillamente, osservando la gente che ci circonda, i diversi tavoli che riempiono la sala, i camerieri che girano intorno con estrema velocità, oppure il camino in fondo alla stanza, che riesce perfettamente a riscaldare l'aria che respiriamo.
"Buonasera, benvenuti nel nostro ristorante. Avete prenotato un tavolo?" Un gentile cameriere ci raggiunge a passi veloci, accogliendoci con gentilezza. A richiamare la mia attenzione non è soltanto il sorriso che gli riempie il viso, ma anche la divisa nera che indossa. Ha un aspetto davvero ordinato, che penso sia davvero essenziale per un posto del genere; ecco, credo proprio che sia uno dei tanti particolari che cattura l'attenzione della clientela, e di questo ne sono sicura.
"Si, sono il signor Marcuzzo" Afferma Riccardo, continuando a stringermi con un braccio.
"Ah certo, seguitemi"
Il giovane ragazzo ci guida attraverso i tavoli, e solo dopo aver raggiunto un angolo appartato a qualche metro dal camino, si ferma, indicandone uno con il braccio. "Ecco il vostro tavolo, signori. Accomodatevi pure!"
Sia io che Riccardo raggiungiamo gli estremi del tavolo, e prima di sedermi, lascio scivolare il mio cappotto blu lungo le mie spalle, in modo da stare più libera e serena. L'agitazione che possiedo dentro di me è davvero estrema, ma tento di rilassarmi con dei dolci respiri. Tutto questo profuma molto di primo appuntamento, anche se non lo è assolutamente; io e lui ci conosciamo da tanto, troppo tempo, eppure il mio cervello non possiede ancora questo pensiero.
Quando ci sediamo sulle nostre sedie, il mio sguardo si specchia nel suo, e mentre mi perdo a fissare per qualche istante il mio riflesso sulle sue iridi, la voce bassa e gentile del cameriere riesce a spezzare tutto ciò, interrompendo questo nostro momento. "Gradite vino o qualche altra bevanda?"
"Si, grazie. Del vino rosso" Risponde Riccardo l'istante successivo, incrociando le mani proprio sotto il mento e sospirando con dolcezza.
"Arrivo tra un minuto" Esclama soltanto questo, un attimo prima di girare le spalle e allontanarsi dal nostro tavolo. L'istante successivo, io e lui riusciamo a costruirci una vera e propria bolla che profuma di una quantità estrema di intimità, e la cosa mi fa sorridere.
"Sei felice?" Glielo chiedo improvvisamente, senza fare troppi giri di parole, e dal modo in cui mi guarda riesco perfettamente a capire quanto sia sorpreso. Non se l'aspettava, eppure questa dolce domanda proviene dal profondo della mia anima.
"Tanto, e tu, Fede? Sei felice?" Sussurra di rimando. La sua espressione dolce e rilassata, e quel nasino arricciato che possiede mi fa sorridere come una scema.
"Si, credo di si... non lo so" Affermo, forse un po' in confusione. "Io non so cosa vuol dire con certezza essere felici, ma penso che quella sensazione di sollievo che riempie il mio cuore sia la prova di quanto io lo sia sul serio, no?" Probabilmente, cerco solo tante certezze e i suoi occhi azzurri riescono a regalarmele tutte in meno di un istante.
"Si, lo è. Lo è, amore... adesso possiamo assolutamente dire di essere felici, o almeno ci proviamo, nonostante sia davvero difficile"
"Già, credo che la felicità sia una delle montagne più ripide da scalare, ma quando si riesce a farlo, il panorama è davvero mozzafiato da lì sopra" Sorrido senza accorgermene, pensando a quanto sia bello creare queste frasi dal nulla. Effettivamente, sono solo diverse parole messe insieme, ma che nel complesso hanno un significato profondo e reale, che solo poche persone riescono a percepire davvero. E di questo ne sono sul serio sicurissima.
"Ci vuole solo un po' di tempo, pazienza, costanza e tanta forza"
"A me non manca" Sorrido, un po' orgogliosa di percepire il mio cuore così pieno di tanta voglia di vivere. Si, è probabile che io crolli fra una o due ore, ma il fatto di avere almeno un piccolo pensiero positivo è sul serio una leggerezza impossibile da spiegare.
"Lo penso anche io" Lui sorride felicemente, un attimo prima di allungare una mano sul tavolo e stringere la mia, che immediatamente trova e accarezza con un'immensa dolcezza. Passa qualche secondo, ma noi siamo sempre lì, a guardarci negli occhi come due bambini, a regalarci delle lievi carezze su dorso delle mani, e a sorridere soltanto con questo dolce gioco di sguardi. "Ho una cosa per te" Sussurra all'improvviso, risvegliando ogni mio pensiero. Un senso di curiosità mi invade all'istante, e che sembra aumentare proprio nel preciso momento in cui tira fuori un foglio piegato in due parti, sistemandolo proprio su una piccola parte del tavolo.
"Cos'è?" Gli domando, curiosa di scoprire tutto ciò che c'è da scoprire. Percepisco i battiti del cuore nelle orecchie, e nonostante sia estremamente fastidioso è sinonimo di pura spensieratezza.
"Una lettera... l'ho scritta due settimane dopo il nostro incidente. Avevo promesso di buttarla via, ma voglio farlo solo dopo che tu l'abbia letta. Probabilmente saranno solo frasi confuse, lacrime e paure, ma voglio che tu possa anche solo capire con questo pezzo di carta tutto l'amore che ho provato, provo e proverò nei tuoi confronti. Sei sempre stata la mia unica ancora, e sono certo che sarà così per l'eternità. Non voglio che il nostro amore sia considerato una favola, perché non lo è, non lo è assolutamente... ma voglio provare anche io ad avere un breve lieto fine in questo piccolo pezzo di mondo" I suoi occhi brillano intensamente, così intensamente che riesco a percepire ogni singola emozione che riempie il suo cuore in questo istante.
"Va bene, voglio leggerla. Sono assolutamente pronta per poterlo fare" Bisbiglio, senza nessun briciolo di paura. Lui annuisce, un attimo prima di passarmi il foglio e abbassare lo sguardo, lasciandomi tutto il tempo che mi serve per poter leggere ogni riga con tutta la calma del mondo intero.

Vi auguro una buona serata😘
-Roberta

Gocce di memoria - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now