Capitolo 57.

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Per alcuni secondi, io e Federica rimaniamo in silenzio a guardarci negli occhi e a vivere questi momenti di pura passione con rispetto.
Ancora nudi e con il cervello in pappa per le forti emozioni, ci regaliamo un piccolo bacio sulle labbra, che fa sorridere entrambi.
"Mi dispiace. Per tutto" Le sussurro queste parole a bassa voce, circondando una piccola ciocca dei suoi capelli con l'indice e il medio. "Mi dispiace davvero molto, amore... e probabilmente queste mie parole non riusciranno assolutamente a cacciare via il dolore che hai provato nelle ultime ore, ma voglio farlo"
"Lo so, ti credo, so perfettamente quanto tu sia dispiaciuto" Mi accarezza dolcemente il viso, e quando la sua mano si sposta verso l'alto per scivolarmi fra i capelli, chiudo lentamente le palpebre, assaporando quel leggero brivido che percepisco all'istante proprio lungo la spina dorsale. "Vorrei ucciderti, ma probabilmente non so come farei senza di te" Il sorriso che nasce sulle sue labbra, gonfie, rosse e terribilmente baciabili, mi fa letteralmente scoppiare a vivere, portandomi ad avvicinare il mio viso al suo per regalarle l'ennesimo bacio.
"Non faresti, bambolina" Le faccio l'occhiolino, ancorando i suoi fianchi soltanto per far scivolare la mia lunghezza fuori dalla sua pelle. Un lieve sospiro le scappa dalla bocca, ma quando la mia mano le accarezza la guancia, mi rendo conto di quanto questi piccoli gesti possano in qualche modo, cancellare quel lieve senso di mancanza che abbiamo appena percepito entrambi con la stessa identica intensità.
"Ti odio. Ma ti odio dannatamente tanto" Scende giù dal bancone con una stabilità che credevo non avesse, e quando si china per afferrare le sue mutandine dal pavimento, sono costretto a guardare altrove per non stringerla e fare nuovamente l'amore con lei. Il suo corpo nudo di fronte a me è qualcosa di veramente magnifico, e la cosa che mi fa sorridere ogni dannata volta è il fatto che malgrado passi il tempo, lei è sempre la stessa, ed è lo stesso anche l'effetto che mi provoca ogni volta che la fisso.
Sospiro sollevato, pensando a quanto forse, la situazione sia nettamente migliorata almeno per qualche secondo. Sollevo i boxer lungo i miei fianchi, per poi lanciarle il vestitino, che lei afferra immediatamente, stringendo un seno nudo fra le sue dita. Per un secondo, il pensiero che possa farlo io mi attraversa la mente, ma voglio, devo cercare di stare sereno un attimo. Non so di cosa diavolo si tratti, ma da quando abbiamo avuto quella discussione, il desiderio di poter bloccare almeno per un secondo la situazione e amare questa donna proprio come merita, è notevolmente cresciuto. Si, è cresciuto davvero tantissimo, è cresciuto così tanto che non riesco assolutamente a poter quantificare la velocità.
"Non mi odi, almeno non abbastanza. Se mi odiassi dannatamente tanto, proprio come dici, non avresti appena fatto l'amore con me" La mia voce suona come una provocazione, che le fa alzare gli occhi al cielo lentamente. Io sorrido soddisfatto, lasciando scorrere i jeans lungo le mie cosce e fermarli attorno al bacino. Ci rivestiamo con un'atmosfera lievemente più serena, con la consapevolezza di aver reso la tensione fra noi due un po' più tranquilla. Forse, fare l'amore è stata la cosa più giusta e di questo ne sono più che certo.
Passa qualche secondo, che viene improvvisamente cacciato via dal suo sguardo, che si incrocia con il mio immediatamente come se fossero due piccole calamite che si attraggono continuamente e senza nessun tipo di freno.
"L'hai amata almeno un po', vero?" Abbassa leggermente la voce, arricciando le labbra con una lentezza che mi fa restringere il cuore. Non ha il coraggio di pronunciare il nome di Serena, ma è del tutto ovvio che si riferisca a lei. In fondo, quella donna è stata il motivo centrale dei nostri litigi, delle nostre urla, delle sue lacrime e dei miei sospiri di frustrazione. Quella donna è stata il motivo centrale del disastro che si è scaraventato nella nostra vita in queste ultime ore, e mentirei a me stesso se potessi anche solo dire il contrario. "Riccardo, rispondimi... ho bisogno di saperlo" Mi riporta alla realtà immediatamente, scuotendomi per ricevere una qualsiasi risposta.
"Stavo solo pensando" Le sussurro immediatamente, per poi sospirare. La guardo negli occhi, e poco prima di rispondere, lascio che la mia mente pensi almeno un po' alla risposta che dovrò regalarle. Dunque, Serena è stata la prima donna che mi ha fatto provare le prime sfumature d'amore, ma è stata anche la prima a farmi provare anche quelle di dolore. Ho sofferto molto per lei, e si sa, se non l'avessi voluta bene almeno un po', non l'avrei fatto. Si, è vero... probabilmente l'ho amata. L'ho amata per un periodo di tempo, ma poi ho avuto la fortuna di scalare nuove montagne, di osservare nuovi orizzonti e di provare nuove emozioni. E l'ho fatto grazie a Federica. Lei è l'unica donna che riesce a farmi incazzare e a farmi sorridere contemporaneamente; si tratta di qualcosa di magico, impossibile da spiegare, ma è la verità. L'amore che provo per lei è così immenso che non basterebbe neanche l'ampiezza del mare per poterlo definire con precisione. E non lo dico perché voglio apparire un inguaribile romantico ai suoi occhi, ma lo dico perché lo penso davvero. Lo penso con tutto il mio cuore.
Faccio un profondo e lento respiro, fissando gli occhi della mia donna con assoluta costanza e tanta ammirazione. "Si, l'ho amata. Ma il mio amore per lei non è nulla rispetto a quello che provo per te. Tu sei totalmente diversa, noi siamo totalmente diversi. Tu non sei solo mia moglie o la madre di mia figlia, sei la mia complice quando ho voglia di fare qualcosa, sei la mia vittoria quando ricevo una sconfitta, sei la mia bambina quando crolli fra le mie braccia, sei la mia salvezza quando scoppio a piangere, sei un diavoletto quando mi fai arrabbiare, sei il mio sogno erotico quando facciamo l'amore e sei la ragione del mio sorriso quando mi chiedono perché sono sempre così felice. Per me, sei e sarai sempre l'unica donna della mia vita... e non voglio che tu possa pensare il contrario soltanto per gelosia. Non voglio che tu lo faccia, non riuscirei assolutamente a sopportarlo." Ogni singola parola che pronuncio proviene dal punto più profondo del mio cuore, e nonostante mi vien difficile anche parlare, provo a rimanere quanto più stabile possibile. Riesco a vedere un filo impercettibile di lacrime ricoprire i suoi occhioni castani, ma quando sto per dirle qualcosa, i suoi passi che si avvicinano verso la mia direzione riescono a farmi letteralmente bloccare.
Le sue dita mi sfiorano le labbra per farmi zittire, e al contatto, sussulto immediatamente. Sentire le sue mani su di me è sempre bellissimo, ma credo di non abituarmi mai. Si tratta di qualcosa di troppo forte, di troppo intenso.
"Va bene" Pronuncia queste sei lettere con tranquillità, continuando a guardarmi negli occhi senza distogliere lo sguardo neanche per un secondo.
"Solo questo?" Non so perché, ma desideravo che mi dicesse qualcosa in più. Forse sono deluso, ma non la biasimo. Probabilmente avrei avuto la stessa reazione.
"Si, solo questo. Vado a fare una doccia e poi andiamo a letto. Siamo stanchi per poter anche solo parlare di certe cose" Si giustifica con questa frase, e la cosa mi fa sospirare per la milionesima volta. Un senso di improvvisa tristezza si impossessa di me, riuscendo a spezzarmi il respiro. Afferro la sua mano docilmente, trattenendola ancora qualche secondo, malgrado non si sia ancora allontanata neanche di un centimetro. Fortunatamente è ancora al mio fianco, e la cosa mi rende davvero felicissimo.
"Ma tra di noi va tutto bene, vero?" Cerco conferme. Cerco solo tante conferme e l'unica che può regalarmele è solo lei. Solo ed esclusivamente lei.
"Si, perché me lo chiedi?" La sua espressione si addolcisce lievemente, facendo alleggerire il mio cuore, teso e colmo d'ansia.
"Non so, avevo soltanto bisogno di saperlo" Affermo all'istante. Lei fa un leggero cenno con la testa, regalandomi un'altra lieve carezza, prima di raggiungere il bagno tranquillamente.
Io mi lascio sfuggire un sospiro dalla bocca, e nonostante le sue parole possiedano sicuramente un velo di verità, la mia anima non è serena nella sua completezza. Non lo è per niente.

Buon pomeriggio!♥️🧸

Gocce di memoria - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now