Capitolo 38.

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Dio mio, nelle ultime ore avevo sul serio paura di non riuscire ad affrontare totalmente il litigio con Riccardo, eppure ce l'ho fatta. Ce l'abbiamo fatta. Entrambi siamo stati abbastanza forti per poter mettere da parte la rabbia e risolvere la situazione, alquanto tesa e complicata.
E adesso eccoci qua... a stuzzicarci come due adolescenti, come se non lo facessimo da secoli.
Le sue labbra sono ancora appoggiate sulle mie, riuscendo ad accarezzarsi e sfiorarsi profondamente. Ma a rendere molto più intenso questo contatto sono anche le sue mani, che appoggiate sui miei fianchi, disegnano delle linee immaginarie e dolci contro la mia pelle. Tutto ciò mi provoca i brividi, ma giuro di non aver provato cosa più bella.
Ci baciamo. Ci baciamo tanto e lo facciamo forte. Riusciamo totalmente a cancellare il resto, lasciando che i nostri corpi si fondino in una dolce danza. Niente sembra avere più un senso, e la mia anima riesce a darmi questa conferma. È tutto così bello, che percepisco un intenso batticuore.
L'intensità che ci lega è qualcosa di troppo intenso per poterlo spiegare a parole, per cui, mi limito a viverlo con tutto il cuore e con tutta la forza che possiedo. "Per quanto possano essere forti i nostri litigi o per quanto possa essere immenso l'orgoglio, noi due riusciremo sempre a ritornare mano nella mano" Mi sussurra queste parole ad un centimetro dalle mie labbra, soffiando contro la mia pelle lievemente arrossata a causa sua.
"Lo so, ne ho appena avuto la conferma" Affermo io. Lascio scivolare le mie mani fra i suoi capelli, accarezzandoli con dolcezza per far rilassare i suoi muscoli, forse un po' tesi. "Sai cosa penso?"
"Cosa?"
Lui non smette di stringermi neanche per un istante mentre io alterno lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra. Ci guardiamo con un'alchimia immensa, indecifrabile e davvero stupefacente.
"Forse è sul serio cambiato tutto, ma percepisco che fra di noi non è cambiato proprio niente. Siamo rimasti gli stessi, e forse abbiamo solo bisogno di restare forti di fronte alle nostre insicurezze" Affermo, facendo spallucce. Le sue iridi celesti e bellissime, perfettamente incrociate alle mie, formano un mix che mi provoca un intenso brivido alla spina dorsale.
"Si, l'ho sempre pensato anche io. Io e te siamo e saremo sempre quelli un po' matti, poco capaci a capirsi e innamoratissimi come due ragazzini alla prima cotta" Questa sua frase fa nascere sulle mie labbra un piccolo sorriso, che sembra varcare anche la soglia delle sue labbra con la stessa intensità.
"Questa mattina ho fatto un sogno..." Ammetto con sicurezza, pizzicando dolcemente alcune piccole ciocche dei suoi capelli. Lui inarca un sopracciglio, volendo disperatamente sapere qualche altro dettaglio. Io sono a corto di parole, e anche dire qualcosa di semplice mi risulta molto più difficile del previsto.
"Bello o brutto?"
"Bello... molto bello. Interessante più che altro" Porto le mani sullo scollo della sua camicia e ne stringo forte l'estremità.
"Mmmh, e di che cosa si tratta con esattezza?" Mi domanda, non smettendo di guardarmi neanche per un secondo.
"Ho sognato la nostra prima volta, Riccardo" Bisbiglio. La voce mi trema dolcemente e proprio nel momento in cui, alcuni attimi di ciò che mi sono ritrovata a vivere attraverso quel sogno, nascono di fronte ai miei occhi, percepisco il mio cuore battere ad una velocità davvero sconfinata. Ogni singolo centimetro di me trema, e penso che lui lo percepisca.
Il suo sguardo si accende all'improvviso, e mentre continuo a fissare quell'immenso luccichio che li riempie, mi lascio sfuggire un piccolo sorriso dalle labbra.
"Sul serio?" Sembra quasi sconvolto, ma non lo biasimo. Tutto ciò che mi è successo, è una cosa davvero incredibile, che non mia aspettavo assolutamente che accadesse. Santo Cielo, chiaramente ci speravo con tutta me stessa, ma sono stata del tutto colta alla sprovvista.
"Si, sul serio" Affermo a bassa voce, facendo poi scivolare lo sguardo su di lui. "Ho vissuto ogni secondo di quel momento e giuro che non potrei sul serio descrivere tutto quanto con una parola" Sospiro. La necessità di poter rivivere ogni singolo particolare sembra aumentare all'improvviso, ma mi limito ad immaginarlo, lasciandomi sfuggire un piccolo sospiro dalla bocca. "Eravamo inesperti, giovani e dannatamente belli."
"Raccontami con precisione qualcosina" I suoi occhi iniziano a possedere una strana lucentezza, che potrei benissimo definire di eccitazione.
"Ma è imbarazzante" Mi lascio sfuggire una risata, per poi affondare le dita fra i suoi capelli, la testa lungo l'incavo del mio collo e il mio cuore nel suo, che batte ad una velocità sconfinata.
"Soltanto qualche dettaglio, nulla di più" Mi sussurra, cercando di convincermi. Poi mi regala un dolce bacio sulla fronte, facendomi arrossire non so per quale dannato motivo.
"Okay, va bene... ci provo" Sospiro, poi continuo. "Eravamo insieme, e tu non smettevi di baciarmi neanche per un istante. Mi baciavi e mi baciavi, facendomi letteralmente andare fuori di testa. Il secondo dopo, entrambi eravamo senza nessun vestito e poi facevamo l'amore. Io ero completamente impazzita a causa delle intense sensazioni e tu non smettevi di stringermi neanche per un istante. Eravamo perfetti nelle nostre imperfezioni e giuro di non aver visto cosa più bella" Cerco di non entrare nei dettagli, ma sono certa che lui abbia percepito ogni singola sensazione che riempie il mio cuore in questo momento. "Ci sussurravamo dei 'ti amo' continui, ma avevamo la consapevolezza di poter vivere quel momento altre milioni di volte"
"Ed è stato così. Posso affermarlo con assoluta sicurezza" Il suo sorriso cresce notevolmente, possedendo una lieve sfumatura di malizia. Un batticuore improvviso riempie il centro del mio petto, provocandomi un netto calo di energie. Mi sento morire.
Mi stringe contro il suo petto, facendo nascere un dolce abbraccio che mi fa riscaldare anche il punto più profondo dell'anima. "Lo sai che con questo breve racconto, sei riuscita a far crescere la mia voglia di fare l'amore con te?" La sua domanda mi fa perdere la testa. I suoi occhi azzurri, perfettamente incrociati ai miei, sembrano formare un mix pazzesco, che faccio quasi fatica a poter definire con precisione.
"Adesso? Non si può fare" Faccio spallucce, ridacchiando. La nostra solita, piccola e magica bolla ci circonda, rendendoci veramente indistruttibili.
"Perché?" Curva leggermente il capo, guardandomi da un'altra angolazione e cambiando l'intensità del suo sguardo. La sua mano percorre con delicatezza la parte bassa della mia schiena, fermandosi sulla colonna vertebrale per poter aumentare l'intensità delle sue carezze.
"Perché dobbiamo pranzare e poi c'è Emma sveglia... dobbiamo stare con lei"
"Ma a te piacerebbe fare l'amore con me? Che sia adesso, che sia stasera, domani, fra due giorni o fra un mese. Onestamente il tempo non m'importa, ho solo bisogno di saperlo" Arriccia le labbra con lentezza, dando vita a questa frase che mi fa realmente percepire ogni sua emozione, anche la meno intensa.
"Sai già la risposta" Glielo dico a bassa voce, ma vorrei sul serio urlare per fargli capire quanto sia forte ciò che sto provando.
"E quale sarebbe?"
Aumenta la presa sui miei fianchi, pressando il suo petto contro il mio con una dolcezza infinita. Si spalma su di me, facendomi perfettamente percepire ogni singolo muscolo che costituisce il suo petto. Dio mio.
"Che mi piacerebbe davvero molto fare l'amore con te. Ma proprio tanto, Riccardo" Sussurro con un filo di voce, poi lascio scivolare le dita lungo il suo collo, sottolineando maggiormente ciò che ho appena detto. Il suo viso parla da solo, e non importa che lui dica qualcosa. Ha già detto tutto con lo sguardo.
"Allora direi di non perdere altro tempo, no?" Solleva le spalle con lentezza, sorridendo l'istante dopo come un bambino.
"Ma-"
"Non dire una parola, ti prego" Farfuglia, per poi stringermi e baciarmi sulle labbra con forza. Baciarmi perché forse, è l'unica cosa essenziale da fare in questo preciso istante.

Gocce di memoria - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora