Capitolo 42.

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"Stasera ti va di venire a cena da noi?" Mi domanda mia madre, con voce entusiasta e serena.
"Si, certo che mi va. Non appena Riccardo tornerà a casa, glielo comunicherò" Le rispondo immediatamente, regalandole poi un dolce sorriso. Per un attimo distolgo lo sguardo dallo schermo della televisione per poggiarlo su di lei, che con molta sicurezza e calma, sistema mia figlia su una parte del divano. Dorme beatamente, stretta nella sua tutina rosa e bianca, che la tiene perfettamente al calduccio proprio come desidero.
"Va bene" Questa è l'unica risposta che ottengo da parte sua, che viene immediatamente seguita da un gentile sorriso che ricambio immediatamente. "Riccardo tornerà molto tardi?"
Il suo sguardo si incrocia al mio, riuscendo a farmi notare ogni singola sfumatura dei suoi occhi castani, praticamente uguale ai miei.
"No, mi ha inviato un messaggio poco fa e mi ha detto che sarà di ritorno fra meno di quindici minuti... o almeno spero che sia così" Sollevo le spalle lentamente, e per un istante, i miei pensieri si poggiano alla giornata di ieri e precisamente al momento in cui, io e Riccardo abbiamo fatto l'amore. Dopo avergli sussurrato di amarlo, siamo rimasti sul letto ancora per un po', facendo scoppiare nuovamente quella passione, che è stata bloccata in tutti questi mesi. Abbiamo fatto l'amore per la seconda volta, volendo con tutto il cuore mettere pausa a quel momento lì soltanto per poterlo rivivere diecimila volte.
Ripensare al suo corpo sul mio mi fa sorridere, ma al tempo stesso riesce anche a provocarmi un intenso brivido, che scorre lungo la mia spina dorsale in maniera lenta e delicata. A dirla tutta, non vedo l'ora di assaporare nuovamente quegli istanti, che sicuramente riusciranno a suscitare solo tanta spensieratezza dentro di me.
"A cosa stai pensando?" Mia mamma mi risveglia da ogni singolo pensiero con molta delicatezza, sottolineando la cosa sedendosi proprio accanto a me. I nostri occhi si incrociano immediatamente, facendo nascere due piccoli sorrisi sulle nostre labbra.
"A niente... perché me lo chiedi?" Le domando, tentando di sorvolare su questa domanda. Con la sua delicata voce è riuscita a riportarmi alla realtà, e nonostante io provi diverse volte a rimanere quanto più serena possibile, non riesco a cancellare l'immagine di me e Riccardo distesi sul letto a giocare con i nostri corpi. Probabilmente non riuscirò a farlo per le prossime quarantotto ore.
"Non lo so, sorridevi nel vuoto... e non accadeva da tempo"
La sua frase mi fa arrossire, rendendomi conto di quanto sia intensa la mia felicità per essere addirittura, visibile agli altri. Si tratta di qualcosa di sconfinato, di qualcosa di troppo grande per nasconderla, e probabilmente è giusto che sia così. Penso proprio che la felicità non si nasconda.
"Sono solo felice, tutto qui" Sollevo le spalle lentamente, guardando i suoi occhioni castani brillare grazie all'incrocio della lampadina e della luce del televisore.
"Merito di Riccardo?" Sul suo viso si dipinge un'espressione di pura speranza con qualche sfumatura di malizia, che mi fa immediatamente ridacchiare sotto ai baffi.
"Si, diciamo di si" Rispondo vaga. Il suo corpo si contrae, sistemandosi proprio accanto a me senza un minimo d'imbarazzo per poi incrociare le braccia al petto, con l'obiettivo di avere tutti i piccoli dettagli che desidera ricevere. "La situazione tra me e lui sta prendendo la strada giusta... io credo di essere totalmente innamorata di lui e ogni giorno che passa, il nostro amore sembra avere qualche certezza in più." Le sussurro con un sorriso. La mia anima sorride, rendendomi libera e serena come una farfallina in primavera. Raccontare qualcosa di positivo alla gente che ti vuole bene è davvero bello e anche un po' commovente. In un certo senso, riesco a sentirmi il motivo centrale di quel loro sorriso improvviso, e penso proprio che non esista cosa più bella.
"Quando hai capito di essere innamorata?"
Mia madre incrocia le braccia al petto, e con gli occhi pieni di lacrime a causa dell'emozione, mi pone questa domanda, scuotendomi dolcemente per poter vivere questi piccoli particolari con me.
"Non lo so, forse l'ho sempre saputo... ma ho avuto il coraggio di dirglielo solo ieri sera" Bisbiglio con un filo di voce, come se qualcuno possa sentirmi. "Ieri sera è accaduta una cosa che non mi aspettavo succedesse"
Inarca un sopracciglio immediatamente, curiosa e confusa dalle parole che le ho appena detto. Ha bisogno di altri dettagli, riesco a percepirlo dal suo sguardo."Cosa è successo?"
Prima di parlare, prendo un profondo respiro per rilassare ogni mio muscolo teso, ma purtroppo non riesco a raggiungere assolutamente il mio obiettivo.
"Io e Riccardo abbiamo fatto l'amore... dopo mesi e mesi di silenzio" Le mie parole vengono seguite da un piccolo sorriso, che regala una piccola sfumatura di felicità anche al mio cuore.
La sua bocca si schiude dolcemente, e mentre un'espressione di stupore si spalanca sul suo viso, percepisco le sue mani calde stringere le mie, gelate e quasi doloranti a causa dei brividi. Lo so, mi rendo conto di quanto sia imbarazzante una cosa del genere, ma so per certo che dire una cosa del genere alla propria madre è abbastanza normale e alquanto naturale. In fondo, tutte le madri ti insegnano ad amare, ed è bellissimo sapere che il tuo cuore possa trasferire questo amore a qualcun altro.
"Sul serio?" Mi sussurra soltanto queste due parole, lievemente sconvolta ma davvero felicissima.
"Si, sul serio. È successo tutto all'improvviso, ma farlo è stata una delle esperienze più belle vissute nelle ultime due settimane"
"Sono contenta, figliola. Davvero molto... e penso che queste due semplici parole non rendano completamente l'idea della mia emozione in questo momento... perché, per l'amor del Cielo, speravo succedesse e speravo di saperlo. Sono così contenta" Esclama felicemente. Il secondo dopo, vengo stretta fra le sue braccia, che riescono a trasferirmi tutta la spensieratezza che riempie il suo cuore in questo istante.
"Grazie, mamma" Sussurro. Con dolcezza annuso il suo profumo, aumentando l'intensità di questo abbraccio che potrei sul serio definire infinita. Rimaniamo per qualche secondo in questa posizione, costruendo pian pianino questo legame madre-figlia che si intensifica sempre di più nonostante il tempo continui a passare.
All'improvviso però, questo nostro dolce momento viene arrestato dal suono del campanello, che fa sussultare Emma come una piccola foglia in autunno. "Sarà sicuramente Riccardo" Mi sollevo dal divano immediatamente, poggiando la mia mano sul corpicino della mia bambina, in modo da farla tranquillizzare. "Non fare parola con lui di tutto ciò che ti ho appena raccontato" La avviso con un dolce tono di voce. Mia madre annuisce, guardandomi mentre attraverso il salotto per raggiungere la porta d'ingresso, che apro l'istante successivo con molta tranquillità. I miei occhi castani ritrovano due piccole lucine celesti, che sembrano brillare e illuminare una piccola parte del mondo. "Ehi, finalmente sei tornato..."
Riccardo è proprio di fronte a me, con un sorriso sincero sulle labbra, alcune ciocche di capelli sulla fronte, e le mani sepolte all'interno delle tasche del cappotto, a causa delle temperature gelate che hanno colpito Cagliari negli ultimi giorni.
Pressa il fianco contro la cornice della porta, curvando il capo, sorridendo come uno scemo e guardandomi come si guardano le cose che ami da impazzire.
"Ciao, amore... ti sono mancato?" Mi sussurra soltanto questo, ma non si avvicina, continuando a mantenere una lieve distanza con me. I suoi occhi si alternano dalle mie iridi alle mie labbra, che aspettano soltanto di ricevere un piccolo contatto con le sue.
"Davvero molto"
Poi senza nessun preavviso ma con un'immensa voglia di agire, fa un lento passo verso di me, sfiorando il suo petto muscoloso con il mio seno, totalmente coperto dalla pesante felpa che indosso. Le sue mani circondano di slancio i miei fianchi, con l'obiettivo di tirarmi verso la sua direzione soltanto per stringermi come si deve, in modo da cancellare totalmente queste ore che hanno separato i nostri cuori. È a lavoro dalle otto di questa mattina, e quella sensazione di vuoto provocata dalla sua mancanza è presente proprio dal momento in cui ha raggiunto l'auto per andare via.
Con amore, faccio una leggera pressione sulle sue spalle, sperando che mi stringa più forte. Le sue braccia sono il mio posto felice e nelle ultime ore ne ho avuto la prova.
Con una delicatezza quasi esasperante, poggia le labbra lungo l'incavo del mio collo scoperto, regalandomi un lieve bacio che profuma di tante cose belle. Tante, troppe cose belle. 

Ecco il secondo aggiornamento! Vi auguro una buona serata♥️
-Roberta

Gocce di memoria - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now