Capitolo 59.

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Federica.

"Finalmente sei qui! Credevo non arrivassi più" Esclama Francesca, proprio quando mi vede. Si solleva dalla sedia per salutarmi, regalandomi due baci sulle guance con dolcezza.
"Scusami per il ritardo, ma non è facile gestire una bambina e un marito dormiglione" Ridacchio, cercando in tutti i modi di rendere leggera l'atmosfera che ci circonda in questo momento. Lei mi segue, regalandomi una dolce risata che risuona nel mio cuore immediatamente.
"Riccardo sa che sei qui?"
Ci sediamo contemporaneamente sulle sedie, sistemate attorno al piccolo tavolino in maniera perfetta e ordinata. Francesca mi ha chiesto di vederci questa mattina alle sette e insieme abbiamo deciso di incontrarci in questo bar della piazza centrale per parlare un po'. Onestamente, non so di cosa, ma percepisco solo tanta voglia di farlo. Chiacchierare un po' con mia cognata potrebbe soltanto farmi bene e di questo ne sono più che sicura. Si, lo so... ho anche mentito a Riccardo, ma l'ho fatto per il bene di entrambi. La nostra situazione in questo momento non è una delle migliori, e la paura di fare qualche passo falso mi sta letteralmente distruggendo anche l'anima.
"No, gli ho detto di avere un appuntamento con la nostra segretaria. Spero che non indaghi su questa cosa" Sospiro, facendo scivolare la borsa proprio sulla superficie della sedia, per poi spostare lo sguardo sui suoi occhi, che si incrociano ai miei immediatamente.
"Speriamo di no! Ho ordinato due caffè macchiati, va bene giusto?"
Io annuisco immediatamente. Mi guardo un po' intorno, notando la quantità di gente che riempie questo posto a quest'ora del giorno, eppure, nonostante ciò, mi sembra di essere da sola con lei. "Come va con mio fratello? Avete litigato ancora ieri sera?"
"Abbiamo soltanto scambiato qualche parola, ma oggi sembra andare già meglio. O almeno spero e credo che sia così" Faccio spallucce lentamente, ma ripensando ai litigi che abbiamo avuto nelle ultime ore mi fa venire la pelle d'oca.
"Probabilmente penserai a quanto sia ineducato da parte mia ficcare il naso nelle vostre cose, ma voglio che la situazione fra te e Riccardo si risolvi. Probabilmente, la tua testa si alterna fra domande e paure, e ogni singola cosa che ti viene detta da mio fratello, cerchi di reputarla quanto più reale possibile anche se non lo è" Le sue parole possiedono una profonda verità. Una profonda verità che mi fa quasi paura. Come fa anche solo a percepire ogni singola cosa?
"Si, ho paura che sia vero. Ieri mi ha raccontato tutta la storia con questa donna e giuro che nonostante tutto, ho cercato di credere ad ogni sua singola parola. Credo a tutto, te lo giuro. Ieri sera ci siamo urlati contro per un po', ma non importa quanto sia stata alta l'intensità del litigio, siamo finiti a fare l'amore, proprio come ogni singola volta che ci ritroviamo protagonisti di un battibecco" Non provo vergogna o altro, tutto ciò che le dico lo penso davvero e non smetterò mai di dirlo. Sulle sue labbra nasce un piccolo sorriso, che mi fa immediatamente percepire quanto una quantità immensa di felicità abbia riempito ogni singolo centimetro del suo cuore.
"Ne sono contenta di questo, ve lo meritate" Afferma immediatamente, poi continua e lo fa con lo stesso tono di voce. "Ti va di dirmi cosa ti ha raccontato?"
"Certo, e vorrei che tu mi dicessi se ogni singola cosa raccontata sia vera. Mi fido di Riccardo, ma ho bisogno di conferme. La paura che qualcuno possa portamelo via, la paura di perderlo e la paura che possa anche solo guardare un'altra donna che non sia io, mi stanno distruggendo. Ti giuro, Francesca... mi stanno letteralmente spaccando il cuore in due" Le sussurro queste brevi frasi a bassa voce, come se fossero un segreto, malgrado non lo sia per niente. Vorrei urlarlo a tutti, ma se lo facessi, sarei etichettata come una pazza psicopatica.
"Certo, ti dirò ogni singola cosa. Sono qui per questo, io conosco Serena e so con precisione cosa è successo fra lei e mio fratello"
Non so perché, ma percepisco un pizzico di sollievo varcarmi la soglia dell'anima, e devo ammettere che ricevere alcuni dettagli che probabilmente Riccardo non mi ha detto, mi rende più sicura. Molto più sicura.
"Mi ha raccontato che si sono conosciuti quando avevano sedici anni durante una serata in discoteca. Tra di loro c'erano soltanto tanti ed intensi sguardi e non so come è successo, qualche minuto dopo, si sono ritrovati in macchina a fare sesso. Mi ha anche detto che la loro conoscenza si è trasformata in qualcos'altro, e sono stati insieme per circa un anno. Il loro rapporto era basato sul sesso, e si sa... a quell'età, la mente dei ragazzi pensa soltanto a quello." Faccio spallucce. Glielo racconto con lentezza, provando a rendere chiara ogni singola cosa: che sia un dettaglio, una parola, un gesto o un sospiro. E malgrado mi risulti difficile a causa della mia situazione attuale, provo a rimanere ferrea, quasi priva di emozioni anche se quest'ultime ci sono. Ci sono eccome! Prima di continuare a parlare faccio un profondo respiro, provando a calmarmi un istante. "Mi ha detto che dopo un anno circa, lei ha mandato all'aria ogni cosa, prendendo la decisione di lasciarlo. Lui conobbe un'altra ragazza, che diventò la sua fidanzata per qualche mese" Ripensare a Riccardo in quel periodo mi fa scoppiare il cuore per l'immensa gelosia, e purtroppo, non posso fare nulla al riguardo. "Poi ritornò nuovamente nella sua vita, e proprio quando lo fece, quel giorno, tra loro due scoppiò la passione nel vostro garage. Quella fu l'ultima volta che la vide senza saltarle addosso, o almeno spero che sia andata così" Percepisco un sottile velo di lacrime riempire la superficie dei miei occhi, ma lotto contro me stessa per ricacciarle indietro. Piangere non mi fa bene, e devo smettere di farlo. Assolutamente. "Cercarono di ricostruire un rapporto d'amicizia, ma poi Riccardo conobbe me... tutto andava bene, ma mentirei a me stessa e agli altri se dicessi che il ritorno di questa donna non mi ha sconvolta" Ammetto immediatamente. Per quale motivo dovrei nascondermi su una cosa così? Penso che sia normale, no? Sono sempre sua moglie, e per quanto possa essere immensa la fiducia che ho nei suoi confronti, il terrore che possa totalmente dimenticarmi con lei mi sta letteralmente divorando l'anima. "Certe volte non so cosa pensare, ma so soltanto che se potessi, la ucciderei all'istante"
Dalle labbra di Francesca scappa una lieve risata che fa immediatamente ridacchiare anche me.
"Penso sia normale, Federica. Non fartene una colpa e stai serena"
Io mi lascio sfuggire un lieve sospiro, continuando a guardare i suoi occhi, che perfettamente incastrati ai miei, non smettono di fissarmi il volto per percepire ogni singola sensazione che provo in questo istante.
"Si, nonostante tutto quello che mi è successo, lui è una delle cose più belle che siano accadute alla mia vita, e so che probabilmente non glielo dico molto spesso, forse mai, ma è così"
"Lui lo sa. So che percepisce ogni tua singola cosa"
Annuisco e tiro su con il naso, sospirando per non piangere come una bambina.
"Quello che mi ha raccontato è vero? Tu puoi dirmi qualcosa?" Le domando a bassa voce. Un lieve venticello mi sfiora il viso, rinfrescandomi la pelle lievemente accaldata a causa del discorso che stiamo affrontando.
Non so per quale dannato motivo, ma il suo corpo si agita sulla sedia e proprio quando caccia via una ciocca dei suoi capelli dal viso, mi rendo conto che sta per dirmi qualcosa.
"A dir la verità, no. Alcune cose son sbagliate"
Alla sua esclamazione, mi sembra di aver perso un battito e devo dire che a cercare di riacquistare quel pizzico di stabilità che possedevo fino a qualche minuto fa, mi risulta molto più difficile del previsto. Molto ma molto più difficile del previsto.

Bene🙄😭
Secondo voi, come andrà?
Scusate per il ritardo, spero che questo capitolo vi piaccia.🤞🏻
Buon pomeriggio!
-Roberta

Gocce di memoria - Federica e RiccardoWhere stories live. Discover now