35 - È un addio?

16.5K 489 19
                                    

Mi sveglio, pronta ad affrontare un'altra giornata. So che sarà faticosa, molto.
Ieri dopo la litigata con Darren, non credo che prima di andarsene ci saluteremo. Se ne andrà via, cercherò di dimenticarlo e andrò avanti, no?
Almeno credo.

Mi lavo e infilo dei pantaloncini di jeans, un top bianco e delle converse bianche.
Raccolgo i miei capelli in una lunga coda alta e applico della crema in viso, per renderla morbida e profumata.

Scendo, trovando Ethan mangiare un cornetto <<Buongiorno>> dice felice.
<<A te>> rispondo guardandolo confusa ma sorrido contemporaneamente <<Come mai tutta questa felicità?>>
<<Perché Darren andrà via. Non che lo odi o che non gli voglia bene, ma è una spina nel culo>> replica ridendo e mi unisco a lui.

<<Che c'è di tanto divertente?>> la voce di qualcuno si insidia tra le nostre orecchie.
Mi giro trovando Darren con le valigie, lì, mi rattristo di nuovo. Sento il cuore andare di nuovo in frantumi. Quanto vorrei abbracciarlo, baciarlo, dirgli quanto lo amo e che mi mancherà.
Il mio sguardo si blocca verso di lui, Ethan capisce qualcosa e ci lascia soli.

<<Quindi vai via adesso?>> Domando cercando di essere fredda e menefreghista.
<<Si>>risponde lui fissandomi.
<<Bene, allora a mai più>> gli sorrido in modo ironico e mi giro per andare via.
<<Mad...>> mi richiama con voce dolce e roca allo stesso tempo.
Ecco, quando mi chiama così mi sciolgo, ma non posso dargliela vinta.
<<Cosa vu->> mi ferma prima che potessi dirgli qualcosa e mi interrompe con tre parole <<Anch'io ti amo>> mormora in modo serio e penetrandomi con i suoi occhi verdi.
Mi blocco e i miei occhi si riempiono di lacrime <<No>> scuoto la testa e mi butto su di lui iniziando a dargli pugni sul petto <<Non lo dire ok? Non dirlo perché te ne stai andando. Non prendermi in giro>> dico tra un pianto isterico.
Si lascia dare pugni e dopo un po' mi blocca i polsi <<Lasciami stare>> alzo la voce tra i singhiozzi.
<<Non ti sto prendendo in giro. Mad sei entrata nel mio cuore dal primo giorno che ti ho vista, i tuoi modi di fare, il modo in cui cammini, il modo in cui ridi, i tuoi occhi, le tue mani quando mi toccano...come potrei? Ti amo davvero cazzo. Ieri non ti ho detto nulla perché ho avuto paura, paura di dirtelo anch'io. Non l'ho mai detto a nessuno>> mi tira più verso di lui e mi guarda dritto negli occhi.
<<Sei uno stronzo>> singhiozzo.
Lui sorride leggermente, prende il mio viso e mi bacia <<Vieni con me, andiamocene assieme>> mormora con serietà.
Lo guardo confusa, un po' stordita <<Cosa? Venire con te a Los Angeles?>> metto le mani sopra le sue, che tiene attorno al mio viso.
<<Si, vieni con me. Andiamo a vivere assieme>> mi propone accarezzando con il pollice la mia guancia.
<<I-io...non lo so. Lasciare mia madre qui...non so nemmeno se sarà d'accordo>>
<<Sei abbastanza grande per fare ciò che vuoi>> mi rimprovera.
<<Lo so...ma non staremo correndo troppo?>> Chiedo fissando le sue labbra.
<<No, se è ciò che voglio, se è ciò che vogliamo non sarà mai sbagliato>> corregge.
<<Voglio parlarne con mia madre e pensarci un po'>> dico.
<<Come preferisci. Il volo è stasera, stavo mettendo le valigie nel salone>>
Annuisco e inizio a elaborare il discorso da dire a mia madre.

Two StormsWhere stories live. Discover now