10 - Festa

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Sono passate due settimane, da quando ho avuto un dialogo o un contatto con Darren, non ci parliamo più, ma alle volte non possiamo fare a meno di guardarci. Lui e l'uomo d'affari sono ritornati, sembra essere ancora più duro e serio di come l'ho conosciuto il primo giorno.
Sono le otto di sera e tra un'ora, io, Grace, Ethan e Darren, dobbiamo raggiungere un loro vecchio amico a una festa. Senza perdere tempo inizio a controllare cosa poter indossare.

Opto per un tubino nero stretto, che arriva a metà cosce e un tacco nero semplice, ma alto.
Arriccio i miei capelli in modo tale da renderli mossi, e passo al trucco. Metto un po' di fondotinta, applico la tecnica del counturing, metto del blash, un filo sottile di eyeliner, tanto mascara e un rossetto color carne.
Prendo un capotto grigio che arriva fino alle mie ginocchia e lo lascio aperto, facendo da contrasto con il mio vestito nero.

Scendo al piano terra, raggiungendo gli altri che pare siano pronti.

<<Sei uno schianto>> urla Ethan attirando l'attenzione di tutti verso di me. Mannaggia a lui.

<<Grazie, nemmeno voi siete male>> guardo solo lui e Grace, Darren preferisco evitarlo.

<<Io vado con la mia macchina, sicuramente mi annoierò e me ne andrò prima>> mormora l'uomo d'affari.

È vestito in modo impeccabile, jeans nero stretto, camicia e giacca. Stupendo. Gli donerebbe anche un sacco della spazzatura.

Salgo in macchina di Ethan, Grace si siede davanti, io di dietro.
Durante il tragitto ascoltiamo musica pop, proprio come piace a Ethan.
Passano dieci minuti, parcheggiamo vicino ad una villa e attraverso il finestrino vedo Darren già parlare con qualcuno vicino la villa. Per arrivare prima di noi, avrò corso per strada come un pazzo.

Scendiamo, raggiungiamo il ragazzo con cui Darren sta parlando e tutti e due gli fanno gli auguri. Non conoscendolo mi presento e gli faccio gli auguri.

<<Che bel nome, Madison>> mi sorride mostrando un sorriso mozzafiato.

<<Grazie Jace>>

<<Entriamo ragazzi, divertiamoci>> comunica il festeggiato.

La musica rimbomba per tutta la villa, è quasi grande come un Hotel.

Jace si avvicina a me con fare interessato <<Allora, dove hai lasciato il tuo ragazzo?>> domanda.

<<Da nessuna parte, mai avuto un ragazzo>> rido contagiando anche lui.

<<Non ci credo>> sembra sorpreso, ma lo sono anch'io quando vedo Darren con una ragazza.

<<Balliamo?>> domando infastidita.

<<Certo>> prende la mia mano e mi trascina in pista.

So che Darren ha gli occhi su di me, so che mi sta fissando, lo sento. Metto le mani dietro il collo di Jace, lui sembra afferrare i miei fianchi e li avvicina ai suoi.

<<Sei bellissima>> sussurra al mio orecchio.

Stranamente i suoi complimenti e la sua vicinanza, non mi infastidiscono. Anzi, mi piacerebbe conoscerlo.
Le sue labbra lasciano un bacio nella mia guancia, facendomi arrossire.

<<Allora...ti va un drink?>>

Accetto la sua proposta e ci incamminiamo al bancone.
<<Un blue angel per me e per la ragazza. L'hai mai assaggiato?>>
<<No, di cosa sa?>> domando.
<<Vedrai>>
Afferra i bicchieri che gli porge egli e me ne passa uno.
Lo prendo senza esitare e odoro il contenuto, mi brucia le narici e faccio una smorfia strana.
Lui mi vede e ride <<Dai su, assaggialo>>
Faccio ciò che dice e onestamente non sembra avere un sapore tanto cattivo <<Non è male>> dico.

Vedo Ethan avvicinarsi a me un po' preoccupato <<Vieni un attimo con me?>>
<<Certo. Scusa Jace, vado>>

Mi porta in un lato della casa e mi guarda attentamente
<<Hai bevuto in quel bicchiere?>>
<<Si perché? Tutto bene?>>
<<Non lo so...senti non spaventarti okay? Ma lui in passato metteva droga alle ragazze nei bicchieri>>

Spalanco gli occhi scioccata <<Cosa? Stai scherzando?>>
<<Avrei dovuto dirtelo prima, ma l'ho dimenticato>>

<<Tranquilli, non ha messo nulla, ho controllato io>> sento la voce roca di Darren insediarsi fra le mie orecchie.
<<Perfetto allora>> Ethan sembra sollevarsi e sorride.
<<Vado ad accalappiare una dolce donzella. Non uccidetevi voi due>> ci indica con il dito e cerco di nascondere un piccolo sorrisino.

Ed ecco che rimaniamo io e lui da soli, cosa che stavo cercando di evitare totalmente.
<<Allora...ti stai divertendo?>> Domanda fissando la gente davanti a se.
<<Non è male la festa, tu? Ti diverti?>> guardo attentamente il suo viso perfetto, lui si gira e mi becca in pieno <<Non esco pazzo per questo genere di cose, preferisco un pub dove andare a bere>> alza le spalle con fare ovvio.
<<Un tipo solitario>> dico a voce alta, senza volerlo.
<<Esatto Mad, indovinato>> i suoi occhi vagano lungo le mie gambe scoperte, senza far trasparire nessun tipo di emozione. Non mi chiamava così, da un bel po'.

<<Darren, c'è una rissa, ti prego fermali>>urla un ragazzo che è appena apparso di fronte a noi magicamente.
<<Seguimi>> dice duramente camminando a passo svelto e facendosi spazio tra la gente.

Vedo due uomini fare a botte, uno è ridotto davvero male, l'altro sembra non aver preso nemmeno un colpo.

Vedo Darren dividerli senza alcun sforzo <<Adesso calmatevi, Stuart vattene. E tu, Paul, vatti a dare una sciacquata>>
È possibile che detta ordini anche fuori casa sua? È pazzesco.

Si avvicina di nuovo a me e prende il mio polso cercando di portarmi fuori da questa massa di gente appiccicata. Vedo una porta davanti a noi, che ci porta in terrazza.

Esce una sigaretta dalla tasca e si appoggia alla ringhiera di marmo.
<<Chi erano quelli?>>Domando mettendo le mani nelle tasche del cappotto.
<<Due miei amici, si odiano>> butta fuori il fumo dalle sue bellissime labbra e posa l'accendino.
<<Perché si odiano?>>
<<Amano la stessa ragazza>> ridacchia come se fosse una cosa ridicola.
<<Che c'è da ridere?>> alzo un sopracciglio confusa.
<<L'amore non esiste Madison, esiste solo l'attrazione>> mi guarda attentamente aspettando una mia reazione al suo commento.
<<Io credo che tu non abbia mai amato davvero, per dire ciò>>
<<Preferisco così, non amare nessuno e non essere amato. Me la passo meglio>> la sua mano si infila fra i suoi capelli portandoli indietro.
<<Non sai cosa ti perdi>> lo sfido.
<<Perdere cosa?>> butta la cicca per terra e si avvina a me...no, cavolo no.

Il mio cuore inizia ad accelerare, il suo sguardo vaga sulle mie labbra e il suo viso si avvicina a quello mio. Porta le sue labbra vicino al mio orecchio e dice <<Io credo che sia meglio solo il buon sesso>> sento una piccola risatina e io mi paralizzo.
<<Io torno a casa, resti qui o vieni con me?>> domanda allontanandosi totalmente da me. Per fortuna.

<<Vengo con te, sento i piedi farmi male e il sonno si fa sentire>> dico.
<<Mando un messaggio ai miei fratelli e gli dico che stai venendo a casa con me>>

_

Finalmente a casa. Mi spoglio, metto il pigiama e mi metto a letto, pronta a prendere sonno.

Two StormsWhere stories live. Discover now