21 - Klaudia

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08:30 a.m

Mentre apre la porta dell'ufficio, penso che questa mattina nessuno ci ha scoperti. Abbiamo anche evitato la colazione.
Raggiungo la mia scrivania, mi siedo e accendo il computer, proprio come fa lui.

<<Oggi riceverai tante chiamate, dato che ieri non siamo venuti>> mi annuncia prendendo un foglio.
Annuisco pronta a questa giornata.

12:30 a.m
Darren è appena uscito senza dire nulla. Ho ricevuto quaranta chiamata, scriverle tutte per poi cosa? Sceglierne solo quattro, i migliori progetti.
Darren entra, con una busta del mc <<C'era solo cibo spazzatura>> sbuffa irritato.
Lo guardo sorpresa e mi alzo per aiutarlo <<Non dovevi>> dico guardando i suoi occhi verdi <<Credi che ti lascia morire di fame? Sentivo il tuo stomaco brontolare dal tuo posto>> mi prende in giro con un sorrisetto sotto i baffi.
<<Spiritoso>> gli do uno schiaffato nella spalla e sorrido.
Poggiamo le buste nella mia scrivania e iniziamo a mangiare. Il panino e le patatine sono ottime, nonostante sia cibo spazzatura, hanno un buon sapore.

Bussano alla porta e ingoio il morso che ho dato al panino.
<<Entra>> alza la voce Darren.
La porta viene aperta da una ragazza davvero carina, occhi verdi, statura minuscola ma un bel fisico. Da notare i suoi lunghi capelli castani chiari.

<<Klaudia, piccola mia vieni qui>> Darren la guarda come se fosse la cosa più bella che abbia. Lascia tutto sopra il tavolo e va verso di lei per abbracciarla.
<<Non posso credere che mio fratello mangi cibo spazzatura>> lo stuzzica lei nell'abbraccio.
Si staccano e lei mi sorride avvicinandosi <<Tu devi essere Madison, giusto? Io sono Klaudia, molto piacere di conoscerti>> mi porge la mano e la ricambio <<Piacere mio>> le sorrido in modo dolce .

Ecco chi è, sua sorella.

<<Non odiavi il cibo spazzatura?>> ridacchia lei.
<<Odiare è un parolone>>
<<Si si, bugiardo...Comunque, che fai questa sera?>>
<<Credo nulla, perché?>> domanda Darren.
<<Vieni a cenare da noi?>>
<<Oh...certo>>Risponde lui.
<<Ovviamente tu sei la benvenuta>> mi schiaccia l'occhiolino e io arrossisco <<Oh grazie mille per l'invito ma io...>>
Darren mi blocca <<Ci sarà>> mi guarda come per dire smettila di farti paranoie, ti adoreranno.
<<Perfetto. Allora io vado. A stasera>> ci sorride ed esce, sembra essere così buona e dolce.

<<Finiamo di mangiare e mettiamoci a lavoro>> comanda.

09:00 p.m.
Finalmente questa giornata è finita, così saliamo in macchina.
<<Si è fatto troppo tardi per andare a cambiarci. Li raggiungiamo direttamente>> dice lui fissando la strada.
Dopo pochissimi minuti si ferma davanti ad un cancello automatico verde, si apre e posteggiamo di fronte un vialetto.
Intravedo una piscina con delle luci attorno piantate al suolo.
La casa è grande ma non troppo ed è formata da un piano terra e un piano.
È contornata con del marmo bianco e il suo colore è un caffellatte chiarissimo.

Scendiamo dalla macchina e raggiungiamo la porta. Lui suona sembrando rilassato, mentre io inizio ad agitarmi e a sentirmi in imbarazzo.
Apre sua madre e ci accoglie con un gran sorriso perfetto <<Benvenuti ragazzi>>
Entriamo e l'interno mi lascia di stucco, davvero bella, pareti bianche e mobili modernissimi.

<<Oggi ho preparato delle pizze, fatte con le mie mani>> annuncia felice.
La tavola è ben apparecchiata, bicchieri di cristallo, posate d'argento, tovaglioli costosi...insomma non manca nulla.
Ci sediamo e vedo arrivare Klaudia, si sistema nel tavolo con noi e ci sorride <<Finalmente un po' assieme>> dice riferendosi al fratello, sicuramente.
<<Allora tesoro, in cosa ti sei diplomata?>> Mi domanda la madre.
<<Classico>>
<<Dev'essere stato difficile immagino>> ridacchia Anne.
<<Molto, ma per fortuna alla fine sono uscita con 95>> sorrido in modo dolce.
<<Una ragazza studiosa...mi piaci già>> guarda suo figlio come per farglielo notare.
<<Quanti anni hai?>> si intromette Klaudia.
<<Ventidue>>
<<Due anni più grande di me>> fa notare lei.
<<Ho saputo che hai appena iniziato a lavorare con Darren. Come sta andando?>> continua a fare domande la mamma.
<<Sembra un tantino stressante, ma molto bene>>
<<Mio figlio è un uomo molto esigente, vuole sempre il meglio attorno a lui>> dice orgogliosa.
Dopo svariate domande, iniziamo a mangiare e la pizza sembra davvero buona <<Ha un ottimo sapore>> mi complimento.
<<Grazie mille, ci ho messo il cuore>>

Dopo aver finito di mangiare, ho cercato in tutti i modi di aiutarle a sparecchiare ma non ne volevano sapere nulla. Così nel frattempo mi faccio indicare da Darren dov'è il bagno e ne approfitto per andarci, attraverso un lungo corridoio con dei mobili e lo trovo.

Esco per tornare in cucina ma intravedo una foto, che mi attira talmente tanto da fermarmi. La prendo tra le mani e con l'indice traccio il bordo di legno bianco che lo circonda.
Noto Darren, Klaudia, sua madre e un'altra ragazza. Chi sarà mai?

<<Che stai facendo?>> Sento la voce di Darren farsi severa, lo guardo e sembra essersi impallidito.
<<Scusami, ne ero attratta. Non avrei dovuto>> la poso ma lui si ricompone.
<<Non scusarti. Lascia perdere>> sospira in modo malinconico andando quasi via, fin quando non lo richiamo <<Darren...puoi parlarmene>> gli dico con sincerità.
<<Non voglio>> si gira e mi guarda con i suoi occhi verdi, quasi vuoti.
<< Come faccio a conoscerti se non mi parli di ciò che ti tormenta? Di ciò che hai passato? Parlami di te, per favore>> alzo un po' la voce ma non troppo per non far preoccupare le donne che si trovano di la.
<<Senti Mad, non è il momento ok?>> mette le mani nei capelli per qualche secondo e poi porta i capelli dietro.
<< Non è mai il momento per te. Ma io ho bisogno di capire chi sei, ho bisogno di capirti>> mi lamento iniziando ad arrabbiarmi.
<<Lo capirai ok? Ma non adesso>>
Lo guardo per l'ultima volta e lo sorpasso sbattendo spalla contro spalla, sono stanca di aspettare, voglio sapere.
Sento il mio polso essere avvolto da una mano e mi gira verso di lui
<<Te ne parlerò domani cazzo, ok?>> Sussurra arreso.
Mi sento sollevata e così l'unica cosa che mi viene da fare è prendere la sua mano e dire <<Fidati di me Darren, ho bisogno che tu lo faccia>>
<<Dammi del tempo>> stringe la mano e la porta verso le sue labbra per lasciare un bacio sul dorso.
<<Adesso torniamo a casa, sono stanco>>

BUON NATALE 25/12/2019❤️🎄

Two StormsWhere stories live. Discover now