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{Camila}

Quando mi svegliai non mi sentivo per niente bene, la testa mi girava tantissimo, avevo un'emicrania fortissima e le mie narici erano tappate. Dovevo essermi presa un'influenza. Cercai di scendere di sotto, ma i miei movimenti goffi di un koala misto ad un bradipo non aiutavano. Appena entrai in salotto le ragazze alzarono lo sguardo su di me e Ally mi venne incontro.

- "Che diamine hai fatto Mila?!" Mi chiese preoccupata, la guardai, e dopo aver starnutito alzai le spalle, lei posò una mano sulla mia fronte e poi disse "Scotti!" Sbuffai, mi ero presa l'influenza. Quando i miei occhi incontrarono quelli verdi di Lauren potei scorgere un po' di preoccupazione nei suoi occhi, forse si sentiva anche in colpa, e mi dispiaceva.

- "Già" Dissi con voce nasale, diamine di raffreddore, dovevo sembrare un mezzo cadavere. Mi sedetti sul divano e Dinah si alzò dalla sedia per venirmi incontro, mi afferrò la mano e sussurrò

- "Li hai avuti? È per questo che stai così?" Scossi la testa, non avevo avuto incubi. Dinah era l'unica che ne era a conoscenza, da qualche anno mi tormentavano strani sogni dove comparivano io e una bambina della mia età, ma non riuscivo a collegarli con nulla, visto che io quella bambina non l'avevo mai vista.

- "Tranquilla, CheeChee, non è successo nulla" Lei annuì poco convinta e si sedette vicino a me, mi abbbracciò e mi accoccolai al suo petto, Lauren mi guardava, mi stava chiedendo scusa con lo sguardo.

- "Noi abbiamo tutte da fare, ma non puoi rimanere qui da sola" Disse Ally con un tono evidentemente preoccupato, alzai le spalle, avrei telefonato a Shawn.

- "Non importa, chiamo Shawnie e gli chiedo di venire, non mi dice mai di no" Vidi Lauren stringere i pugni, ma non ci feci caso.

- "Non voglio nipoti prima del previsto" Mi disse Dinah scherzando, a quel punto Lauren attirò la nostra attenzione e con un tono deciso disse

- "Resto io" Scossi la testa, non poteva perdere una lezione, sapevo che la sua facoltà era difficile, per questo negai.

- "No, non puoi perdere la lezione, e Shawn si prenderà cura di me, tranquilla, è solo un'influenza dopotutto" La vidi esitare, e poi stringendo i pugni annuì e uscì di casa, sospirai osservandola, c'erano momenti in cui si comportava in modo davvero strano, non comprendevo il suo modo di fare.

- "Sei sicura?" Mi chiese Ally afferrando la borsa, stava andando a lavorare. Annuii e lei mi sorrise. "Allora io vado, ciao" Salutò, Normani e Dinah si alzarono e la polinesiana, dopo avermi lasciato un veloce bacio in guancia disse

- "Aspetta!" E così rimasi sola. Sospirai e composi il numero di Shawn, dopo qualche squillo rispose con la sua solita allegria.

- "Mila! Come va?" Mi chiese, risi leggermente, in quel momento non poteva farmi una domanda più azzeccata.

- "Male, ho l'influenza, e ho bisogno del mio eroe, dobbiamo guardare dei film insieme e commentare le parti divertenti ridendo come due scemi" Lo sentii ridere.

- "Certo, Camilita. Tra poco sono da te, prendo i popcorn" Mi disse prima di chiudere la chiamata, sorrisi, ero convinta che su di lui avrei potuto contare sempre. Venti minuti dopo sentii il campanello suonare e andai ad aprire, era Shawn, sorrisi e lo abbracciai forte.

- "Ehi, Shawnie" Dissi facendolo passare, appoggiò i pacchi di popcorn sul tavolo e si sdraiò sul divano con me.

- "Ehi, Mila. Come hai fatto a prendere l'influenza?" Mi chiese curioso, sorrisi ripensando alla serata che avevo passato in compagnia di Lauren.

- "Ieri sera è successa una cosa bellissima, ma strana. Era notte, volevo uscire, e ho visto la luce della camera di Lauren accesa. Era sveglia e siamo uscite insieme, siamo andate sulla spiaggia, abbiamo parlato e ci siamo fatte il bagno, ecco come mi sono presa l'influenza, ma sono piuttosto felice di averla presa" Shawn aveva gli occhi sgranati, ma non capivo perché, cosa c'era di tanto sorprendente?

- "L-la spiaggia?" Annuii con un sopracciglio alzato, lui deglutì e poi cercò di cambiare discorso. "Guardiamo un film" Sbuffai e annuii, sapevo che non mi avrebbe detto nulla.

Guardammo un film mangiando popcorn e scherzando, non mi ricordavo in che momento, ma mi ero addormentata sopra di lui. Mi ero accoccolata al suo petto e avevo semplicemente chiuso gli occhi, lui mi aveva accolto tranquillamente fra le sue braccia permettendomi di stare comoda. Mentre dormivo, però, mi persi il momento in cui le ragazze tornarono a casa.

- "Mila, siamo tornate!" Urlò Ally, appena le tre entrarono in salotto videro Shawn che fece cenno di stare in silenzio, proprio perché stavo dormendo, Dinah, Normani e Ally sorridevano, Lauren ci osservava con i pugni stretti.

- "Che ci fa appoggiata lì?" Chiese la corvina sussurrando, e fu in quel momento che mi svegliai, ma finsi di dormire. Sentii le spalle di Shawn alzarsi.

- "Si è addormentata sopra di me, non c'è molto da spiegare" Disse tranquillo il ragazzo su cui ero praticamente stravaccata.

- "Potevi spostarla" Ripsose Lauren con un tono che mi parve infastidito, Shawn sbuffò, e conoscendolo probabilmente aveva anche alzato gli occhi al cielo.

- "Che fastidio ti da?" Lauren sbuffò e fece una cosa che mi sorpresa, mi prese a mo' di sposa e senza aggiungere nulla mi portò di sopra.

- "Quell'idiota" La sentii borbottare mentre saliva le scale con estrema delicatezza, forse per evitare di svegliarmi. Infossai la testa nel suo collo e mi strinsi più a lei, mi piaceva il fatto che volesse prendersi cura di me. Quando mi poggiò su un letto, il materasso non mi sembrava quello di camera mia, socchiusi un occhio e poi lo rinchiusi subito, ero in camera sua. Lei si sdraiò vicino a me, e cominciò a passarmi molto delicamente la mano su tutto il viso, il tocco era così dolce e soave che quasi non lo sentivo. Non ce la feci a trattenermi, aprii gli occhi e incontrai quelle iridi verdi che mi piacevano tanto, lei sorrise, e io mi strinsi a lei, appoggiai la testa sul suo petto, e lei mi strinse dai fianchi.

- "Mi piaci" Sussurrai quasi impercettibilmente, quella confessione sorprese anche me stessa, mi piaceva? Lei spalancò gli occhi, ma non ruppe il nostro contatto visivo nemmeno per un secondo.

- "Cosa?" Chiese, ero sicura avesse sentito, e tanto valeva ripeterlo ad alta voce, era la verità, provavo qualcosa per lei che andava oltre l'amicizia.

- "Mi piaci" Dissi tranquillamente, lo stomaco stava facendo i salti mortali, ma non volli sentire la risposta, la testa mi girava, e non l'avrei capita comunque, mi accoccolai a lei aggrappandomi al suo corpo e mi riaddormentai, ma credetti di star sognando quando sentii:

- "Mi piaci anche tu, Camz"

Let Me Love You (Lauren G!P) Where stories live. Discover now