[You're delicate, but not fragile.]

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Il collage non era per niente facile per una povera ragazza che veniva da una piccola cittadina sperduta, vivendo da sempre in campagna e non in una grande città come molti ragazzi che frequentavano quella scuola.
Non aveva molti amici, usciva poco e sua madre adottiva era molto rigida e severa per quanti riguardava le regole e il coprifuoco.
Per questo motivo, non appena si iscrisse in quella nuova scuola, con un nuovo ambiente e nuove persone, non si trovò per niente bene.
La maggior parte di quei ragazzi la prendevano in giro, la ignoravano, bisbigliavano non appena la vedevano da sola girovagare nei corridoi.

Inizialmente le era sembrata una bella idea trasferirsi in quel collage, nei dormitori, con nuove ragazze con cui poter fare amicizia. Ma la realtà, si rivelò ben diversa da come l'aveva immaginata.
Non appena trovò la sua nuova camera, era già occupata da una ragazza abbastanza stravagante, vestita un po' come se stesse per andare ad un concerto rock. Era tutto completamente in disordine. Vestiti spersi ovunque, libri per terra, merendine e bottiglie vuote in ogni angolo della stanza.
Rapunzel si guardò in torno leggermente smarrita.
- E' permesso?-
La ragazza dai gonfi capelli ricci e rossi si alzò dal letto, facendo cadere alcune delle cose buttate sopra.
- Entra pure. -
E così Rapunzel fece.
- Questo è il tuo letto, il tuo armadio e il bagno è in fondo alla stanza.-
- Ti ringrazio.-
Non aggiunse più nulla. Tornò a buttarsi sul letto e ad ascoltare musica con le sue cuffie.
Il resto della serata Rapunzel lo trascorse sistemando e riordinando la sua roba nella sua nuova stanza.

La prima lezione era alle otto, così alle sette e trenta era già pronta e sistemata per il primo giorno. Stava per uscire dalla stanza quando qualcuno bussò alla porta. Guardò la sua nuova compagna di stanza ma dormiva profondamente, anche un po' russando. Così andò ad aprire lei.
Non appena spalancò la porta, un ragazzo alto e con i capelli così chiari da sembrare bianchi, si presentò con un sorriso. Indossava una felpa blu e dei jeans strappati alle ginocchia. Rapunzel lo squadrò bene.
- E' qui Merida?-
La bionda presuppose che si riferisse alla ragazza con i capelli rossi, così gliela indicò.
- Aaa...sta ancora dormendo come sempre.-
Rapunzel non sapeva che dire, così rimase in silenzio.
- Sei la sua nuova compagna di stanza?-
- Beh si.-
- Povera te. Altre ragazze prima di te hanno cambiato stanza per via di quell'orso sempre in letargo.-
Le scappò una risata, che soffocò subito dopo. Non era carino ridere alle spalle di qualcuno, pensò.
- D'accordo, io vado allora.-
Rapunzel annuì, preparandosi a chiudere la porta.
- Comunque, mi chiamo Jack.-
Arrossì non appena sentì il suo nome. Sorrise timidamente.
- Io sono Rapunzel.-
Il ragazzo sorrise a sua volta, allontanandosi poi.

La prima lezione fu molto interessante e bella per Rapunzel, che ascoltò attentamente e prese appunti.
All'uscita dall'aula delle ragazze le bloccarono il passaggio però, costringendola a fermarsi nel corridoio.
- Avete bisogno di qualcosa?-
Cercò di essere gentile, magari poteva farsi delle nuove amiche.
- Si. Mi chiedevo com'è che si ci veste dalle tue parti. Perché tesoro, sembra che tu sia appena naufragata in qualche isola deserta.-
Le sue amiche risero, poi un'altra parlò.
- Oppure forse li rubi ai senzatetto, o da direttamente dall'immondizia.-
Adesso anche alcuni ragazzi lì vicino iniziarono a ridere. Non era mai stata così umiliata.
Non rispose, e aumentando il passo andò a chiudersi in bagno.
Era deserto, c'era solo lei. Prese dei respiri profondi, guardando la sua immagine allo specchio.
- Non scendere ai loro livelli Rapunzel.-
Continuava a ripetersi.

I giorni successivi non furono migliori. Quelle ragazze non la lasciavano in pace, e anche alcuni ragazzi adesso si prendevano gioco di lei. La spingevano nei corridoi, giustificandosi poi che era colpa sua che stava sempre tra i piedi. I suoi appunti finivano sempre dentro il gabinetto dei bagni dei ragazzi, dove non poteva entrare per recuperarli. Alla mensa nessuno voleva sedersi accanto a lei, doveva sempre mangiare da sola nel cortile principale.
A volte le capitava di intravedere la sua compagna di stanza, Merida. Scherzava e rideva con quel ragazzo dai capelli bianchi, ed un altro moro che non conosceva ancora. Non parlavano per niente nonostante condividevano la stanza e non sapeva nulla di lei.

Erano passati quasi due mesi da quando si era trasferita al collage. Non aveva molto tempo libero, la mattina seguiva le lezioni, il pomeriggio doveva riscrivere tutti gli appunti che i suoi compagni le buttavano o facevano sparire come al solito, e di notte studiava.
Erano le tre e quindici, c'era sempre un gran silenzio nel dormitorio di notte, ma quella sera c'era un certo movimento.
Rapunzel non capiva bene cosa stava succedendo, sentiva dei passi in corridoio e delle voci bisbigliare.Scese dal suo letto, mettendosi le scarpe per andare a dare un'occhiata. Il letto della sua compagna era vuoto, stranamente.
- Sai per caso cosa sta succedendo?-
Chiese ad uno dei ragazzi che si trovava a passare di lì.
- Di certo non è qualcosa che potrebbe interessarti, topo da biblioteca.-
- Cosa...?-
Il ragazzo sbuffò, allontanandosi. Ma Rapunzel era stanca di essere trattata in quel modo da persone che neanche la conoscevano nemmeno.
- Come ti permetti a giudicarmi o rispondermi in quel modo? Neanche mi conosci ma sei pronto a etichettarmi o farti idee sbagliate su di me. Tu non sai niente di me e non ne hai neanche la minima idea. Perciò ti suggerisco, prima di rivolgerti a qualcuno con quel tono di superiorità di farti due domande, perché non sei nessuno per permetterti di trattare una persona in questo modo!-
Quel ragazzo la guardò per qualche secondo, e subito dopo si dileguò senza dire neanche una parola.
- Direi che gliene hai dette quattro.-
Una risata alle sue spalle la fece sobbalzare. Era arrabbiata e sentiva come un groppo alla gola.
Non appena si voltò vide Jack, il ragazzo che si era presentato alla porta il primo giorno.
- Ecco...-
- Hai fatto bene. Quel tipo è un bullo e ci voleva proprio qualcuno che lo azzittisse.-
- Io...mi sono sfogata.-
- Dovresti farlo più spesso. Vedo come ti prendono di mira gli altri e tu non reagisci mai, questo perché sei troppo intelligente per loro.-
Rapunzel arrossì. Jack adesso veniva verso di lei. Aveva i capelli leggermente scompigliati ed era avvolto in una coperta. Probabilmente stava dormendo poco prima di quel trambusto in corridoio.
- Beh grazie ma...non mi piace andarmene in giro ad offendere qualcuno--
- Ma loro con te lo fanno, ti offendono ogni giorno.-
Rapunzel abbassò lo sguardo.
- Come...fai a sapere queste cose?-
- Sono un ottimo osservatore.-
Lei rimase in silenzio, era in imbarazzo. Qualcuno dopo tanto tempo le aveva rivolto la parola, senza essere cattivo o scorbutico.
- Tu sei delicata, ma non fragile.-
Jack le sorrise, guardandola negli occhi. Ma prima che potesse dirgli qualcosa furono interrotti.
- Allora Jack, hai scoperto cosa sta succedendo?-
Era Merida, ed era insieme a all'altro ragazzo moro.
- Beh conosci già Merida, il fantasma che vive in questa stanza....o che la infesta.-
Il ragazzo moro scoppiò a ridere, ma la rossa gli diede una gomitata sulla spalla.
- Lui è Hiccup, e stranamente è il suo ragazzo.-
- Stranamente?-
Ripeté Rapunzel, cercando di sorridere.
- Non è per niente facile sopportare una come lei.-
- Per fortuna però io ci riesco benissimo.-
Intervenne il ragazzo moro, Hiccup.
- Ah, ah,ah. Quanto siete divertenti...-
Ironizzò Merida, che lanciando occhiatacce a tutti e due fece dietro front e sparì dietro l'angolo.
- E' stato un piacere, ragazza misteriosa.-
Rapunzel sorrise ad Hiccup che raggiungeva Merida.
- Oh su non dirmi che ti sei arrabbiata anche con me?-
- Ahi! Dovrei prenderla come un sì?-
- Idiota!-
Le loro voci non si sentirono più in lontananza e Jack continuava a ridere di gusto.
- Mi diverto troppo quando iniziano a litigare.-
La bionda rise dopo di lui, ripensando alla scena imbarazzante di poco fa.
- E' come un sole la tua risata, dovresti ridere più spesso.-
A quel punto Rapunzel si bloccò, arrossendo.
- Beh buonanotte biondina. Non ti conviene andare in giro di notte insieme a questi ragazzacci.-
Lei sorrise, guardando il ragazzo allontanarsi.
- Ssh io sono uno di loro.-
Bisbigliò dietro l'angolo del corridoio, poco prima di allontanarsi a piedi nudi.
Rapunzel rientrò in stanza con il sorriso sulle labbra. Non erano tutti uguali in quel collage.


The Big Four StoryWo Geschichten leben. Entdecke jetzt