─── ℋogwarts ─ Rapunzel / Jack

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La primavera era alle porte, e il calore del sole Rapunzel lo percepiva perfettamente.
Aveva deciso di uscire all'aperto, se ricordava bene tra qualche giorno ci sarebbe stata la partita di Quidditch e per occupare il tempo decise di raggiungere il campo e osservare i vari studenti che si allenavano per il grande giorno.
Più osservava quei ragazzi che correvano su quelle scope e più si auto convinceva che quello sport non faceva proprio per lei. Le venivano le vertigini a salire su una scopa, e non ci teneva per niente a prendere qualche Bolide in faccia.
Mentre percorreva lentamente il campo circolare sentì un fruscio dietro di lei. Ebbe solo il tempo di voltarsi e vedere una figura vestita di verde che si buttava a capofitto verso di lei per afferrare il Boccino.
Chiuse semplicemente gli occhi, preparata a ricevere una botta sul naso. 


  Era dura allenarsi con quel caldo, Jack non lo sopportava ma pur di vincere avrebbe fatto qualsiasi cosa. Gli bastava pensare che alla prossima partita avrebbero giocato contro Corvonero, e allora gli veniva la carica giusta per batterli.
Era abbastanza bravo come cercatore, e aveva anche la scopa giusta, una Nimbus 2.000.
Aveva avvistato quella piccola pallina luminosa, e mancava un pelo e l'avrebbe acciuffata.
Solo che andò a finire troppo in basso e dovette tenere la scopa ben stretta o gli sarebbe sfuggita di mano.
Mentre scendeva in picchiata, notò che era ad un soffio da una ragazza dai lunghi capelli biondi, avvicinandosi riconobbe che era Rapunzel.
La ragazza si accorse che probabilmente le sarebbe arrivato addosso, ma non sapeva che aveva tutto sotto controllo.
Si fermò a un soffio da sul viso, con Boccino che stringeva in un pugno.
Aveva gli occhi chiusi ed era abbastanza spaventata.
- Pensavo che odiassi questo gioco. -


  Sentendo una voce lentamente aprì gli occhi. Davanti a lei c'era Jack, ancora sulla sua scopa, non le era venuto addosso come pensava.

- Infatti è così! -
Sbuffò incrociando le braccia al petto.
Non le erano mai stati simpatici i Serpeverte e tanto meno lui.
Si comportava sempre male con tutti e faceva stupidi scherzi alle ragazze.
Fortunatamente non aveva mai preso di mira lei e questo perché faceva di tutto per stargli lontano.
Jack avendo già un potere di suo, quello del ghiaccio. Era molto popolare e conosciuto per la sua reputazione.
Lo guardava e aveva sempre quella sua aria da sbruffone e antipatico.
- Beh? -
Chiese quando ancora il ragazzo era davanti a lei che la fissava.


  Pensò che per essere una giovane Corvonero era abbastanza risoluta.
Atterrò dalla scopa, poggiando finalmente i piedi per terra. Aprì la mano lasciando andare il boccino che aveva appena catturato, anche se quello era solo un allenamento era andato molto bene.
Era più sicuro che mai di vincere questa volta.
- Sei sempre così simpatica o oggi hai fatto un'eccezione? -
Domandò del tutto ironico, lasciandosi scappare una risata.
Il suo comportamento lo incuriosiva sempre di più.
Quella ragazza, Rapunzel, era un mistero per lui.
Guardava i suoi grandi occhi verdi, esprimevano molti sentimenti che lei non voleva mostrare.


  - C-cosa?-
Chiese irritata. Quel Jack Frost era davvero un antipatico, su questo non aveva dubbi.
Incrociò le braccia al petto, alzando gli occhi al cielo.
Avrebbe preferito ricevere quel boccino sul naso, così sarebbe andata in infermeria risparmiandosi quella conversazione.
- Non sono venuta qui per vedere te o meglio, parlare con te. Se sono qui è solo per la mia casata! -
Affermò guardandolo negli occhi. Quell'iridi color ghiaccio sembravano immobilizzarla del tutto.
- Ora, se vuoi scusarmi.-
Portò i suoi lunghi capelli dorati all'indietro, mossi dal vento e fece dietrofront, decisa ad andarsene.  


  - Ehi, frena un momento!-
Senza pensarci due volte l'afferrò per la manica dell'uniforme, tirandola all'indietro verso di se. Lasciò andare la scopa, afferrandola fra le sue braccia. Aveva perso l'equilibrio, impacciata com'era. Gli venne da ridere.
- Certo che tu sei proprio sbadata. Inciampi su tutto, non guardi mai dove vai. -
Per un momento poté osservare i suoi grandi occhi verdi, a primo impatti gli ricordarono come un prato fiorito, un colore forte e tanta luce. Era questo ciò che vedeva nei suoi occhi. Il che era parecchio strano.
Scosse in fretta la testa, distogliendo lo sguardo. I suoi lunghi capelli dorati ricoprivano quasi tutte e due le sue braccia, ma poteva sentire il loro profumo. Si schiarì la voce, colto dall'imbarazzo.
Sapeva che era questione di pochi secondi prima che si sarebbe infuriata spintonandolo e ricoprendolo di insulti. Gli veniva quasi da ridere al solo pensiero.


   Per un momento non ebbe la forza di reggersi in piedi, l'erba sotto i suoi piedi le mancò per pochi secondi. Si ritrovò poggiata tra le braccia del Serpeverde, l'uniforme le scivolò da una spalla quando con la sua mano fredda l'aveva tirata.

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