__T H E ❄️ F R O S T __

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Elsa, futura regina di Arendelle, dopo la morte dei genitori si chiuse sempre più in se stessa, allontanando chiunque cercasse di avvicinarsi a lei, respinse persino sua sorella minore, Anna.
La sua stanza era il suo unico rifugio, usciva raramente da lì. La causa erano i suoi poteri legati al ghiaccio, non riusciva a controllarli.
Aveva sempre paura di perdere il controllo, com'era già successo in passato.
Il gelo avvolgeva la sua stanza, rendendola fredda con dei riflessi violacei, grazie alla luce del sole che filtrava dalla finestra aperta.
Improvvisamente, un colpo di vento fece sbattere la finestra, che si richiuse di colpo. Elsa balzò, alzando il viso verso la direzione del rumore, ma non vide nulla.

- Chi c'è?-
Chiese, mentre si guardava intorno. Ma non si sentiva alcun tipo di rumore. Così, torno a raggomitolarsi in quell'angolo della stanza, coprendosi il viso con le mani.
Dopo qualche istante, un fiocco di neve si posò piano sul dorso della sua mano, facendola tornare alla realtà.
Lo guardò, successivamente, alzò lo sguardo verso l'alto, e in tutta la stanza stava nevicando.
Ma non era opera sua, questo lo sapeva bene. E non aveva idea di come fosse possibile.
Si alzò da terra, facendo un giro per la stanza, mentre i fiocchi di neve iniziavano ad accumularsi al suolo. Si sporse dalla finestra, ma era solo una notte serena e tranquilla. Così la chiuse per bene, poggiando le mani sui vetri umidi e freddi. Improvvisamente, quest'ultimi si ghiacciarono lentamente, proprio sotto il palmo della sua mano. Ma ancora una volta non era opera sua. Non erano stati i suoi poteri.
Com'era possibile?
Sotto quella spessa lastra di ghiaccio, delle lettere stavano iniziando a scalfirsi. Indietreggiò di alcuni passi, restando a guardare.
J a c k
F r o s t

-Jack Frost?-
- E' il mio nome!-
Rispose una voce alle sue spalle. Elsa si voltò di scatto, sbattendo contro i muro.
- Oh non avere paura di me. Io sono come te.-
- Come me?-
La ragazza era confusa, non capiva da dove venisse quello strano ragazza con in pugno un bastone e folti capelli bianchi.
- I poteri legati al ghiaccio, li ho anche io.-
E così dicendo, iniziò a fluttuare per aria come un fantasma. A Elsa vennero i brividi. Era impazzita forse? Era tutto frutto della sua immaginazione?
- Non mi importa. Vattene via!-
Avere quei poteri per lei non era un dono o qualcosa di cui esserne fieri, erano la sua rovina e non voleva averci nulla a che fare.
Scivolò toccando il suolo, mentre fredde lacrime bagnavano il suo viso.
Lo strano ragazzo, non voleva arrendersi così facilmente, così si avvicinò a lei.
- Non dovresti piangere...-
- E tu non dovresti essere qui.-
Era davvero una tipa tosta, pensò Jack, ma lui era testardo, e questo era di gran lunga peggiore.
- Beh, non mi piace seguire le regole.-
Ammise, sorridendo. Poi, batté due colpi con il suo bastone per terra, e la neve che fino a poco prima scendeva, cessò.
- Come hai fatto?-
- E' necessario mantenere la calma per dominare il proprio potere.-
Elsa non rispose, forse perché lei non aveva mai provato a farlo.
- E tu non mi sembri una che mantiene la calma. Lasci che le tue emozioni controllano te, dovresti fare al contrario.-
- Io...non ci riesco.-
La ragazza si guardò le mani tremanti, pensando a quando potevano essere pericolosi i suoi poteri.
- Perché hai paura...-
Sussurrò Jack, alzandosi.
- Posso insegnarti come si fa.-
Elsa era in dubbio, non sapeva se fidarsi di quello strano ragazzo piombato dal nulla dentro la sua camera. Ma sembrava che conoscesse quei poteri molto bene, al contrario di lei.
Jack, non aspettò una risposta e le tese una mano per rialzarsi da terra.
Elsa pensò che non poteva sprecare quell'occasione, doveva per forza credere alle parole dell'albino.
Così, ancora insicura, stese quel braccio, afferrando la mano di Jack per rialzarsi.
Aveva la sua stessa temperatura, non era come stringere la mano di sua madre o quella della sorella, che al contrario di lei emanavano un certo calore. La mano di Jack era come toccare un cubetto di ghiaccio. Si guardarono entrambi negli occhi.
Adesso non si sentiva più così sola e diversa.

The Big Four StoryTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon