41.

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Lili
È passata una settimana dall'ultima volta che ho visto Cole, e sono successe molte cose, fin troppe direi.
Diciamo che certi problemi si sono risolti... e altri sono rimasti gli stessi, oppure sono peggiorati...

Separatamente, io e Sprouse abbiamo incastrato Kj.
Cole l'ha chiamato dicendogli che aveva da dargli dei soldi e l'altro ci era cascato, ovviamente avevamo avvisato la polizia che l'ha arrestato subito per minacce e prova di omicidio verso mio figlio, nostro figlio...

Dopodiché ho deciso di fare due più due e sono arrivata al fine che l'unica ad essere in possesso della chiave di casa mia è quella puttana...Lora.
Da quando è arrivata lei la mia vita è crollata, tutto è diventato niente. È stata lei a chiamare Kj e dirgli dove vivevamo, ha lavorato con lui per tutto questo tempo, perciò la polizia ha arrestato anche lei. Non solo per questo, ma ho anche scoperto che non è la madre biologica di Natalie e la maltrattava da tempo, da anni. Ho chiesto si servizi sociali l'adozione di Natalie visto che hanno arrestato Lora e che lei è minorenne. Grazie a Dio la ragazza ora vive con noi, ma non ho ancora completato tutte le fasi dell'adozione. Riguardo a me, un giorno fa mi hanno chiamato per il ruolo di un film.
Il titolo è Hustlers. Le riprese iniziano dopo capodanno, penso che il cinema sarebbe la cosa migliore per sfogarmi ora come ora.

E poi come ciliegina della torta arriva lui...
Lucifero.
È partito per Manhattan una settimana fa, per finire il suo film e per augurare la sua nuova azienda.
A quattro mila chilometri da qui.
Con altre persone.
Con altre donne.
Ma ho deciso di fare una cosa, quella che ho dovuto fare fin dall'inizio: andare avanti.

So di non aver smesso di provare quel sentimento troppo forte per lui, so di volerlo qui vicino a me, ma so anche che non posso avere tutto ciò. Quindi ora che sono uscita da questa situazione assurda con Kj e Lora posso andare avanti e magari...chissà, incontrare qualcuno per dimenticarmi un certo corvino.

Anche dopo tutto questo tra un giorno è Natale, festa che dovrebbe essere festeggiata felicemente e spensieratamente, ma noi, noi la festeggeremo tutt'altro che felicemente.





Will
"È quello a cui pensavo io!"

Esclamo urlando, forse ho un po' esagerato a urlare visto lo sguardo rimproverante della biondina.

"Si ma urla un po' di più, così ti sente anche tuo padre da Manhattan"

Alzo gli occhi al cielo afferrando il cuscino accanto a me e glielo tiro addosso. Lo prende al volo e me lo butta contro con violenza, socchiudo gli occhi guardandola con aria di sfida.

"Vuoi ascoltarmi si o no?"

Incrocia le braccia al petto e alza un sopracciglio interrogativa, torno serio e annuisco. È una questione importante infondo.

"Oh, grazie. Prima di tutto, non devono esserci sbagli in quello che stiamo per fare"

Dice prendendo un foglio dalla mia scrivania. Sinceramente non mi ricordo più la mia vita prima di lei, devo ammettere che è bello il fatto che lei viva noi.

"Una cosa..."

Mi alzo dal letto e prendo una sedia affiancando Natalie che è seduta dietro la mia scrivania, mi incita a continuare con lo sguardo.

"Tutto questo piano mi sembra perfetto eh, ma...come facciamo a portare papà qui? Sai, un piccolo particolare"

Appoggio le mani sulla scrivania e lei sorride furbamente socchiudendo gli occhi e mi indica con un dito.

"Cosa c'è di meglio ad accontentare il proprio figlio?"

"Eh?" non capisco.

"Una semplice chiamata da suo figlio gli farebbe prendere il primo aereo che c'è in linea" wow, ha ragione.

"Buon lavoro, bionda" non so come farei senza il suo aiuto.

"Oh, i complimenti al termine della nostra missione, grazie"
sorrido scuotendo la testa, lei si alza.

"Ora, mettiamo in atto il nostro piano Sprousehart" sa benissimo che quel nome mi fa sentire strano ma continua a ripeterlo, stronza.

"La chiamata, quella è la prima cosa che dobbiamo fare, e poi...la questione delle luci...hai presente?"

Oh si che ho presente.
Mi dispiace mamma e papà, ma questa volta sono io a chiedervi di pensare.







Lili
"No, quello va laggiù"

Indico con il dito il tavolo che sta nel angolo del salotto, non so perché ma tutte queste preparazioni mi stanno stressando molto.

"Will alza il sedere da quel maledetto divano e vieni ad aiutarci" dico seria guardando verso mio figlio che è sdraiato a peso morto sul divano.

"Si Will, dovresti vergognarti del tuo comportamento" dice Natalie, le sorrido facendole l'occhiolino e lei ricambia. Il biondo alza le mani in segno di arresa.

"E questa è solo un'incazzatura, non vorrei immaginarmi quando arriva il ciclo ad entrambe, sarebbe meglio se facessi la stessa fine di Jason in Riverdale, vero mamma?"

Alzo gli occhi al cielo spingendolo dal braccio verso le posate e i tavoli.

"Tra un po' te la faccio fare io la fine di Jason" dico ridacchiando, se non ci fossero questi amori, non saprei vivere.

"Si, si, prima trovami una cugina da mettere incinta"

"Mio dio Will, a volte mi chiedo se il tuo cervello possieda solo acqua" dice Natalie scuotendo la testa, sorrido.

"Non si vive senza acqua, quindi sarei una fonte di vita secondo le tue logiche"

Natalie corruga la fronte guardandolo stranita. Appoggio le mani sui fianchi.

"Questo discorso non sta prendendo un minimo di senso, tutti a lavoro che poi vi faccio guardare un film e ordiniamo qualcosa"

Annuiscono all'unisono e si avvicinano per parlare di qualcosa tra di loro, continuo ad apparecchiare i tavoli.
Mi sembra tutto così malinconico...

Che sia ad un Natale senza di te.









***Spazio Autrice***
Non ci credo, ho pubblicato seriamente😂

Eheheh sono tornata, dopo anni, ma sono tornata.

Finalmente penso di aver deciso che liceo fare, weeeee che sia il LINGUISTICO.
Ho molta passione per le lingue, perciò iniziate ad aspettarvi me che vi bombardo con i "TI AMO" detti in tre lingue diverse ;)

Ci vediamo nel prossimo capitolo babies❤️

I LOVE YOU
oh e se qualcuno fa il linguistico, vi prego, scrivetemi.

BYE MY LOVES💋

Così Per Sempre Where stories live. Discover now