22.

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Lili
Il frusio della voce di molte persone che stanno parlando mi fa svegliare.
Apro lentamente gli occhi cercando di mettere a fuoco la situazione, rendendomi conto così, di stare sopra qualcosa di morbido e caldo, solo quando apro completamente gli occhi vedo di essere a cavalcioni su di Cole che ha la testa appoggiata al muro, sollevo il capo rapidamente dalla sua spalla diventando rossissima in faccia.

Ci siamo davvero addormentati così? Sto sbagliando, e molto.
Lo squadro attentamente, ha gli occhi chiusi e le labbra socchiuse mentre le sue mani sono sotto la mia maglia dove sfiorano la mia pelle nuda.

Rabbrividisco sentendo le sue dita continuare ad acarezzarmi i fianchi, cerco di fare tutto con molta cautela e afferro i suoi polsi, a quel punto rimuovo le sue mani in modo lento da sotto la mia maglia e gliele appoggio sulle gambe mentre io mi alzo provando a non muovermi molto velocemente in modo tale da non poterlo svegliare.

Sospiro sedendomi sulla sedia accanto a quella dove lui sta ancora dormendo e prendo la mia borsa per poi tirare fuori il cellulare e guardare l'ora. Sono le sette di mattina, dovremmo poter vedere Will.

"Cole" sussurro guardandolo, ma lui sembra essersi addormentato davvero profondamente. Cerco di trovare un piano b, ma la mia mente in questo momento è priva di qualsiasi pensiero, quindi decido di tornare stronza e mi alzo dalla mia sedia mentre lo scuoto leggermente dalla spalla.

"Mitchelle svegliati, non posso aspettarti tutto il giorno" dico freddamente e a voce più alta, lui sussulta di scatto come un gattino spaventato e spalanca gli occhi. Cazzo...

Infatti si appoggia una mano sul petto che inizia ad alzarsi e ad abbassarsi velocemente, sospiro mordendomi il labbro ma cerco di non essere buona con lui, non se lo merita. Se ieri eravamo così "intimi" è stato solo perchè ero in un momento di debolezza, ma ora che mio figlio sta bene tutto può tornare come prima.

"Ma che diavolo Lili?" fa una smorfia mettendosi composto sulla sedia e prende la sua testa fra le mani mentre si strizza gli occhi. Deglutisco stringendo i pugni a sbuffo "Io vado da Will" sputo acidamente incamminandomi velocemente verso la stanza di mio figlio, ma vengo seguita dal corvino mezzo addormentato.

"Aspetta!" urla raggiungendomi con il fiatone e noto che si sta rimettendo quei cazzo di anelli, alzo gli occhi al cielo incrociando le braccia sotto il seno e continuo a camminare, più lentamente.

Si massaggia un occhio e sbadiglia "Ma che ore sono?" mi chiede con la voce impastata dal sonno, mi mordo il labbro cercando di non sorridere e sospiro. "Sono le sette di mattina" dico torturandomi il labbro inferiore mentre sento un'altra forte fitta alla pancia.
Faccio una smorfia accarezzandomi il basso ventre, ma il dolore non svanisce.

Arriviamo finalmente davanti alla stanza di Will e sospiro girandomi verso di Cole che fissa la porta e si sporge per aprirla.

Vedo la cosa più bella di questo mondo.
Il mio bambino.

È seduto sul letto e sta guardando con tutto il disgusto di questo mondo il cibo che si trova sul tavolino sopra le sue gambe.

"Amore" esclamo correndo nella sua direzione, sposta di scatto lo sguardo verso di me e sorride teneramente, ma quando vede qualcuno appoggiato alla porta il suo sorriso si trasforma in malizioso e furbo.
"Finalmente! Mamma io non lo mangio questo schifo" sbuffa, ma non riesce a nascondere la sua felicità nel vedere suo padre, i suoi occhi stanno splendendo.

Ridacchio accarezzandogli la guancia delicata e lui sorride ancora di più non smettendo mai di guardare verso suo padre.

"Come stai Spiderman?" gli domanda Cole avvicinandosi a noi e Will si perde nel guardarlo, il sorriso gli arriva fino alle orecchie, mentre riesco a sentire il battito forte del suo cuoricino.
"Tutto ok" sussurra quasi timidamente e abbassa lo sguardo sul suo cibo "Vorrei solo del cibo migliore..." Cole si siede sulla sedia accanto al letto e gli sorride prendendo la sua mano che accarezza dolcemente, Will rimane sorpreso ma allo stesso tempo sprizza felicità da tutti i pori, l'unica cosa che mi resta da fare è sorridere mentre il mio cuore esce dalla gabbia toracica, i miei occhi sono così lucidi che tra un po' ritornano le lacrime.

Will ci guarda attentamente e sorride tirando su con il naso "Potete andare a comprarmi qualcosa?" domanda facendo gli occhi da cucciolo e subito dopo fa il labruccio, alzo gli occhi al cielo sorridendo. Il corvino mi guarda e poi si volta verso nostro figlio sorridendo "Ok, tanto non sarà mica l'inferno, vero?"







***"L'ultima volta che hai fatto la spesa?" gli chiedo sorridendo mentre apro la portiera dei gelati e guardo i gusti diversi, lui intanto sta appoggiato al carello e sbuffa in continuazione. "Manhattan, cinque giorni fa" spalanco gli occhi alle sue parole e mi blocco sul posto. "Sei stato a Manhattan?" mi giro verso di lui che sorride annuendo, deglutisco continuando ad avere gli occhi sgranati "Wow, e cosa hai comprato?" incrocio le braccio sotto il seno alzando un sopracciglio e mi mordo il labbro mentre lui mi squadra per bene e sorride di nuovo "Un'azienda" spalanco gli occhi ancora di più e rimango sorpresa mentre la mia bocca si socchiude e le mie sopracciglia si alzano.

Dalle mie labbra esce solo un sospiro e i miei denti continuando a torturare il mio labbro, deglutisco girandomi di nuovo e prendo una vaschetta di gelato che vado a mettere nel carello sotto il suo sguardo di fuoco che continua a scrutarmi.

"Che c'è?" gli chiedo innervosita mentre appoggio le mani suoi bordi del carrello e lui sorride tornando a guardarmi la faccia, non quello che stava guardando prima, grazie Sprouse.
Scuote la testa e alza le spalle insieme alle mani.

"Niente" afferma passandosi un mano tra i capelli e poi la riapoggia sul carello mentre si sistema gli anelli alle dita, quelle fottute dita.
Deglutisco a fatica, quasi non mi strozzo e mi avvicino a lui incazzatissima, non so perchè, in questo periodo le incazzature mi partono così. "Che cazzo stavi guardando?" sussurro ringhiandogli in faccia mentre lui ridacchia, cazzo ti ridi coglione? Infatti mi fa arrabbiare ancora di più. Sento il sangue ribollire nelle vene come lava fresca.

"Con calma tigre, non ti ho mica stuprata" sussurra avvicinandosi ancora di più a me finchè i nostri nasi si sfiorano e l'unica cosa che faccio è reggermi al carrello per non svenire dalla vicinanza dei nostri corpi, anche se questa notte abbiamo praticamente dormito una sopra l'altro è strano averlo così fottutamente vicino senza nessun motivo.

Mi squadra di nuovo, ma lo fa apposta? E si avvicina lentamente al mio orecchio mentre allunga la mano per prendere qualcosa che sta dietro di me.

Avvicina le sue labbra al mio collo e di conseguenza sento il suo fiato su di esso, ma subito dopo si allontana da me con qualcosa in mano. Sorride
"Ti ho preso la camomilla, dovresti calmarti" dice mettendo quest'ultima nel carrello.

Che stronzo di merda, lo odio.









***Spazio Autrice***
Heyyy

La tensione.

Tra un po' si avvicina la vigilia di Natale? Cosa succederà con questi due? E con gli altri?

Spero questo capitolo vi sia piaciuto Ci vediamo nel prossimo

I love you SO FREAKING MUCH.
Byeee

Così Per Sempre Where stories live. Discover now