12.

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Will
Non ho la minima fottuta voglia di alzarmi dal letto, ho combinato il casino più enorme della mia vita, non dovevo baciarla, ma mi sentivo...rifiutato? Oddio faccio schifo, mi sento peggio di una merda, vorrei solo scomparire in questo momento, lei mi ha dannatamente tenuto testa! E che cazzo! Nessuno mi aveva mai tenuto testa, devo distrarmi in qualche modo, cioè, un modo ce lo avrei...
Ahhh Will! Cosa cazzo mi sta succedendo?!
Inizio a sbattermi il cuscino contro il viso con violenza senza mai fermarmi, voglio consumarmi, è l'unica cosa che desiderio, si cazzo! Vorrei non esistere!
Sbuffo sonoramente mentre mi siedo sul letto e guardo verso il mio petto che si alza e si abbassa velocemente, chiudo gli occhi sospirando arrabbiato, perchè cazzo deve succedere questo!
Il mio sangue brucia, il mio cuore sta uscendo dal petto, la mia pelle suda freddo, il mio stomaco si contrae, nelle mie orecchie suona musica che non ho mai sentito.
Sono fottutamente impazzito.
Passo una mano tra i capelli velocemente, cazzo non ho la minima voglia di andare a scuola, non voglio vedere nessuno, quella stronza mi ha fatto arrabiare molto. Cerco di prendere un respiro per regolare la mia respirazione irregolare.
Aspetta...ma perchè faccio così?
Sembro una ragazzina rimasta incinta a sedici anni, ho solo baciato una tipa.
Una stupida ragazzina che non capisce un cazzo, che è timida, che non parla con nessuno, che non ha amici, che non lascia nessuno nella sua maledetta vita e poi ci sono io che faccio una tragedia, come se non avessi mai baciato nessuna.
Ridacchio scuotendo la testa per i miei pensieri assurdi e decido di alzarmi dal letto, strano che mia madre non sia ancora entrata a svegliarmi, sarà stanca probabilmente.
Metto dei pantaloni e una maglietta a maniche corte e poi esco dalla mia camera.
Entro in salotto e non vedo nessuno, tutto ciò è troppo strano, come se fosse una casa abitata dai fantasmi, ma poi...sento la voce di mia madre.
"Io...non ho la minima idea di come fare, capisci? Vorrà il mio bambino!" la sua voce è spezzata, mischiata dai singhiozzi e dalle lacrime, la vedo entrare in salotto infuriata e sta tenendo il telefono all'orecchio, corruggo la fronte guardandola e non capendo.
Chiude gli occhi buttando il telefono sul divano e inizia a respirare velocemente mentre si porta una mano sul petto, vado verso di lei che riapre gli occhi e mi guarda furiosa, come se stesse vedendo qualcuno in me. "Vai a scuola, Will. Non aspettarmi ne per pranzo, ne per cena" dice prendendo velocemente la giacca che sta sul attaccapanni e se la mette uscendo di casa e sbattendo violentemente la porta dietro di lei, aggrotto le soppracciglia non capendo che cazzo le sia preso. Colpa di mio padre forse? Colpa di...un'altro? Ma che cosa sto pensando?
Devo seguirla? Da come era incazzata non credo sarebbe la decisione perfetta. Sbuffo sbattendo la mia testa sulla porta, oggi sono in fissa nel ferire la mia povera testa.
Sento dei passi leggeri dietro di me e poi mi giro vedendo la biondina mettersi apposto la coda di cavallo, ma è diversa...è più...bella?
Scuoto la testa poggiando la schiena sulla porta e sciovolo lentamente sempre più giù mentre non stacco lo sguardo da lei. Finalmente mi nota, il suo sguardo si trasforma in fuoco acceso, come lava. Si avvicina a me e alzo lo sguardo verso di lei senza dire niente mentre poggio le mani sulle ginocchia e poi prendo la mia testa con esse. Perchè si è avvicinata a me?
Non stacco il nostro contatto visivo finchè lei non sbuffa alzando gli occhi al cielo "Sei davanti alla porta" dice alzando un soppracciglio, serro le labbra chiudendo gli occhi. Cazzo mi sento un cretino, mi alzo subito cercando di mostrami stronzo "L'avevo capito" sputo acidamente sbattendo la mia spalla contro la sua bruscamente, lei rimane ferma per qualche secondo e poi scuote la testa uscendo.
Rimango così, come un rincoglionito a guardare il vuoto, cosa sta succedendo, perchè mi sento così...coglione?
Esco anche io di casa senza fare colazione, ora non è importante questo. Devo capire cosa sta succedendo a mamma, sta soffrendo, probabilmente a causa di quella testa di cazzo di mio padre.
Salgo sulla moto non mettendo il casco, la accendo e parto come un razzo. La rabbia di tutto bollisce nelle mie vene come lava, sono arrabbiato per tutto, per mia madre, per mio padre, per...quella biondina stronza.
Il vento furioso mi scompiglia i capelli portandomeli in faccia e riesco a vedere a malapena.
Finalmente arrivo a scuola e vedo tutta la folla entrare, come se nessuno avesse problemi, sono tutti indifferenti, come cazzo fanno?
Sospiro scendendo dalla moto e cerco di aggiustare i miei capelli con scarso risultato "Oh Bro!" urla il mio migliore amico avvicinandosi a me a passo svelto. Ora non ho voglia di parlare con nessuno.
Lo guardo senza dire niente e mi incammino per entrare nell'edificio infernale posto davanti a me, lui mi segue confuso.
"Dove eri finito ieri notte, eri con qualche bella tipa?" dice malizioso dandomi una pacca sulla spalla, sospiro irritato "No" rispondo secco, lui mi guarda come se non mi conoscesse e mi scuote guardando fisso nei miei occhi "Uaiò amico! Tutto ok?" alza la voce, sa che mi piace quando inizia a fare i suoi accenti italiani, stronzo. E ora mi chiede tutto ok? No, per niente. Ma infondo chi è lui, cosa cazzo gliene frega della mia vita
"Cazzo te ne" dico continuando a camminare nel lungo corridorio con lui al mio fianco e tutte le ragazze che si girano come delle galline in calore.
"Bro siami cresciuti insieme, sei come un fratello per me" dice calciando un foglio per terra, cazzo oggi ho anche calcio. Decido di aprirmi con lui, ha ragione, lo conosco da un'intera vita, posso fidarmi credo. "Ho baciato Natalie" dico diretto, mi sembrano così strane come parole queste, sono davvero uscite dalle mie labbra?
"E?" mi incita a continuare, alzo gli occhi sbuffando, sembriamo due ragazzine che parlano dei loro boyfriends. "E poi niente" dico aprendo il mio fottuto armadietto che sta accanto al suo "Che? Non mi dire che il KING non ha scopato" alza un soppracciglio prendendo il suo dizionario di latino, stessa cosa faccio io, abbiamo latino la prima ora, che palle. Le sue parole mi fanno incazzare "Haha divertente" affermo serio e lui alza le spalle scuotendo la testa, il suono della campanella interrompe questo interrogatorio di merda.
Entriamo in classe e mi siedo su un banco nel fondo, come mio solito. Ricky si posiziona vicino a me e non riesco a togliermi dalla testa i suoi occhi, quella puttana si ritrova degli oceani profondi al posto degli occhi, cazzo se sono belli. Leila entra in classe tutta in lacrime, alzo un soppracciglio guardandola, cos'è? Papino si è stancato di lei?
Si avvicina a me e si siede sopra al mio banco, la guardo confuso. Lei deglutisce oltrepassando il banco e si mette a cavalcioni su di me "Ma che cazzo fai?" dico aggrottando la fronte, Ricky si schiarisce la voce ridacchiando, mi giro verso di lui e poi riguardo lei confuso "Nessuno mi ha fatto venire come fai tu Will" sussurra poggiando la sua fronte sulla mia, un senso di soddisfazzione si fa spazio nei miei pensieri, ma anche disgusto, tanto. "È un onore" ironizzo e mi alzo tigliendola da sopra di me, cazzo vuole sta stronza. Lei scuote la testa iniziano a far uscire le sue solite lacrime di coccodrillo "Will ti prego" sbuffo alzando gli occhi al cielo, basta, siamo in classe. "Senti, ne parliamo dopo ok?" dico cercando di restare calmo e passo velocemente una mano tra i capelli biondi, lei annuisce sorridendo. Effettivamente oggi non è giornata per me.
Mi risiedo e lei si mette vicino a me e poi....ecco che entra lei.
Quella chioma bionda indimenticabile, succede tutto a rallentatore, lei si guarda intorno e incrontra il mio sguardo, lo inchiodo al suo senza muovermi, lei rimane ferma, bloccata, come se qualcuno l'avesse pietrificata. Non faccio nulla e rimango fermo a guardarla, ho l'impressione che tutta la gente in classe sia rimasta ferma, come se il tempo si fosse blaccato, ma i suoi occhi continuano a risucchiare i miei.
Mi sento dare un calcio sul piede dal mio amico, distolgo lo sguardo dal suo e mi giro verso di lui guardandolo male, per quanto io possa odiarla, il momento mi ha rilassato. "Bro la stavi spogliando con gli occhi" dice alzando un soppracciglio, aggrotto la fronte scuotendo la testa "Ma che cazzo dici? Forse l'eroina ti è di troppo" sbuffa dondolando sulla sedia e io non faccio altro che perdermi nei miei pensieri troppo inservibili. Entra la profesoressa di latino stronza e inizia a scrivere qualcosa sulla lavagna
"Buongiorno ragazzi. Oggi interrogo su Livio Andronico"
Minchia.





***Spazio Autrice***
Heyyy
Come state?
Sta succedendo qualcosa al nostro piccolo Will?
Il prossimo capitolo lo faccio raccontato tutto da Natalie🌙

E poi... Lili?

Ci vediamo nel prossimo capitolo!
I love you always NEVER FORGET THAT
Bye💕

Così Per Sempre Where stories live. Discover now