Capitolo 19

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-Sharon-

Continuo a rigirarmi nel letto cercando di prendere sonno, ma inutilmente perché so bene che non ci riuscirò. Non capisco con che coraggio Delice stia dormendo in questa situazione. Mi rendo conto che è come se non avesse un cuore, dal momento che so per certo che non ha avuto neanche un rimpianto da quando siamo arrivati, anzi porta avanti la sua scenetta patetica, ma è colpa sua se Harry è morto, eppure neanche questo sembra toccarla. Dorme tranquillamente, mentre l'unica volta in cui sono riuscita a chiudere gli occhi ho avuto i peggiori incubi. Perfino quelli che ho avuto in questi ultimi mesi non sono niente in confronti a quelli di stanotte: Harry morto, Delice che continua con i suoi giochetti e tutte le persone che conosco uccise in maniera atroce per mano di Gabriel. Non so come abbia fermato le lacrime un'oretta fa, ma sono sollevata almeno di ciò perché sentivo la mia testa sul punto di scoppiare, insieme a un dolore assurdo anche al naso. Mi dispiace soprattutto per la manica della maglia che mi ha prestato Avery, ormai madida di lacrime e muco. Vorrei anche alzarmi da questo letto, sentendomi ormai come in una prigione, però è troppo presto e non voglio svegliare nessuno, essendo solo le sei, anche perché tutti hanno avuto una giornata lunga ieri. Inoltre mi sento anche leggermente a disagio a scendere giù e rimanere nel salotto da sola con Harry. Ho vissuto in prima persona le cose più spaventose che non si possono neanche immaginare, eppure provo ancora timore a rimanere sola con un defunto, cosa che mi fa sentire stupida e infantile dato che di sicuro gli altri non avranno di questi problemi. D'altro canto vorrei anche scendere per salutarlo un'ultima volta, sapendo che mi sarà impossibile con tutti più tardi, specialmente con Jackson. Credo sia giusto che lui abbia più tempo rispetto a noi poiché è il suo migliore amico.

Appena sento la maniglia della porta abbassarsi di poco mi giro piano per controllare chi sia con lo sguardo, cominciando a sentire uno strano formicolio alla pancia, forse ansia mista a paura, non so per quale motivo. Appena noto che è Avery, però, lascio un leggero sospiro di sollievo. Non capisco questa sensazione di agitazione che ho da quando mi sono messa a letto, come se sapessi che dovrà succedere qualcosa e mi tenessi pronta all'eventualità. Più volte quando ho cercato di riposare stanotte non ho mai dato le spalle alla porta, timorosa che qualcuno, o qualcosa, potesse entrare e coglierci di sorpresa. Mi vergogno anche ad ammettere di essere spaventata di vedere il fantasma di Harry raggiungerci. Non l'abbiamo ancora bruciato, e so che ha dei conti in sospeso qui e per questo sicuramente non ha lasciato questa terra. Forse per questo sono tanto ansiosa. Il dampiro da vivo era già abbastanza forte e violento, mi tocca ammetterlo, ora da spettro sarà anche più infuriato. Chiunque non capisce queste cose potrebbe dirmi di star tranquilla perché il suo fantasma andrà a vendicarsi su chi gli ha fatto del male, quindi noi non c'entreremo nulla, però non capiscono che da fantasma le cose sono diverse, questi la pensano in modo differente e Harry potrebbe avercela con noi per non averlo difeso. Ho il terrore di trovarmelo alle spalle, anche se stiamo parlando del ragazzo che è sempre stato pronto a farsi uccidere pur di proteggerci.

Avery apre con calma la porta ed entra, ma sussulta appena mi vede muovere per tirarmi su a sedere sul letto e impreca a bassissima voce per lo spavento. Mi passo le mani sul volto mentre sento la porta chiudersi e mia cugina avvicinarsi al letto. Quando tolgo le mani dagli occhi, lei è già seduta di fronte a me sul materasso e mi osserva con attenzione.

- Noto che neanche tu hai chiuso occhio. – Sussurra poi mentre incrocia le gambe ed io scuoto la testa. Avrò delle occhiaie terribili, molto peggio del solito anche a causa del pianto, ma di certo non le noterà, sia per il buio sia perché anche lei non ha una bella cera. Annuisce di poco prima di lanciare un'occhiata a Delice, la quale in quel momento si gira per darci le spalle. Non ho nessuna voglia di alzarmi per andare a controllare se effettivamente stia dormendo o meno, ma non mi viene difficile credere che sia sveglia e stia seguendo le nostre parole dopo tutto ciò che ho scoperto. – Ha detto qualcosa? – Avery deve aver pensato la mia stessa cosa per avermi fatto questa domanda, ovvero che la bionda ci stia ascoltando, infatti non ha specificato riguardo cosa Delice abbia potuto parlare, come fa di solito.

Sharon: I Cacciatori OscuriWhere stories live. Discover now