Capitolo 6

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-Jackson-

Sharon non ha ancora aperto bocca da quando la rossa, Phoebe, ha nominato Delice. Continua solamente a fissarla, forse cercando di capire se può davvero fidarsi di lei o meno. L'altra non le mette fretta, infatti rimane a osservare a sua volta la Salamandra, lanciando di sfuggita qualche occhiata al dampiro. Mi domando come faccia Harry a conoscere il suo nome. Non ho mai visto questa ragazza le volte in cui cacciavamo insieme, quindi di sicuro l'avrà incontrata quando era solo. Ormai mi sorprenderei di più se non conoscesse qualcuno: mi viene difficile pensare che non possa sapere il nome di una persona a causa di tutti i guai in cui si caccia. Ad esempio con Owen Doyle, l'Alpha del branco irlandese.

- Ti ha mandato lui, vero? - Chiede il dampiro, forse cercando addirittura di intimidirla ma, se fossi in lui, non farei nulla che potrebbe infastidirla. Così come ha fermato quel Cuegle, così potrebbe farci attaccare di nuovo. Non ne avevo mai visto uno, non credevo neanche esistessero, ma a quanto pare mi sbagliavo. Dopo la scoperta dell'esistenza del Lich, dell'Itrebila e ora di questa creatura, dovrei far più attenzione ai mostri che per anni ho dato per scontato: solo perché non ne abbia affrontato uno finora non vuol dire che siano scomparsi, ma sono solo bravi a nascondersi tra le ombre in modo da non poter essere scovati.

- Sai Harry, mi piaci. - La ragazza infila le mani nelle tasche nere del giaccone mentre cammina vicino a lui. – Hai capito che è meglio non pronunciare certi nomi. - Lui non si scompone di fronte a lei, nonostante io sappia che si sta solo trattenendo dall'afferrarla, soggiogarla o qualunque cosa abbia in mente di farle. Mi chiedo perché non abbia già agito, dato che tra noi è il primo a pensare a una scappatoia quando le cose si mettono male. Avery continua a fissare in maniera orribile Phoebe e Harry, e sono sicuro che nella sua mente le sarà già balenata l'idea di una possibile storia tra di loro e di cui forse lui non ha voluto parlare, altrimenti non mi spiego tutta questa specie di confidenza che hanno. Anche Elya Draper, Owen Doyle e tantissima altra gente hanno avuto dei precedenti con lui, ma non ho mai visto uno sguardo simile da parte del riccio in una situazione del genere, come se non volesse che qualche verità scomoda venga a galla. Non posso far a meno di pensare che siano stati legati in qualche modo e che lui nasconda qualcosa sull'identità della ragazza. Dopo l'incontro con il licantropo irlandese mi spiegò come lo conoscesse e cosa successe tra loro due, ma dall'espressione così seria e colma d'odio che ha ora credo che su di lei non aprirà bocca, e non posso far a meno di chiedermi cosa il dampiro stia evitando di farci sapere. La rossa si gira verso di me e gli altri dopo aver notato le nostre facce confuse, ma rimane comunque vicino a Harry. - Sono completamente indifesa. - Annuncia poi mentre alza le braccia in alto come segno di pace. In quel secondo il dampiro allunga la mano con l'intenzione di acchiapparle il polso ma lei, forse aspettandosi una probabile azione da parte sua, si scansa, gli acciuffa il braccio, glielo torce, e lo getta di faccia a terra. Gli posa un ginocchio sulla schiena per tenerlo fermo e con l'altra mano gli afferra con forza i capelli, facendogli alzare il volto dal cemento. – Una mossa falsa da parte vostra e richiamo quel Cuegle. E vi posso assicurare che farò in modo che non sia solo questa volta. - Harry, gemendo sotto il peso della ragazza, riesce a lanciarmi un'occhiata per avvertirmi di non fare nulla, e questa cosa non la capisco: non si faceva sottomettere neanche da Avery quando stavano insieme e ora lascia che una ragazza estranea gli metta i piedi addosso? Lei può chiamare quel mostro, è vero, ma perché non la soggioga in modo da riuscire a controllare sia lei sia il suo animale domestico? Non è impotente ma vuole esserlo, e davvero non mi capacito del motivo di questa sua scelta.

- Entriamo. - Annuncia Sharon dopo aver notato Avery già pronta a scagliarsi contro la rossa, cosa di cui mi sono reso conto anch'io, infatti mi avvicino alla Silfide per tenerla a bada. Conoscendola, avrebbe fatto di testa sua e avrebbe picchiato a sangue Phoebe, potendo mettere prima di tutto Harry in grave pericolo, poi noi. - Io e Jackson, ma ho delle condizioni. Non mi fido di te. -

Sharon: I Cacciatori OscuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora