▪G R E E N▪ {H.S} Wattys2019

42. Quaderno Blu

"È stato un piacere conoscerti, Arya" disse Ellen DeGeneres, salutandomi con un caloroso abbraccio.

"Anche per me. Non mi sono mai sentita così a mio agio durante un'intervista" ammisi sincera.

"Ne sono davvero felice. Spero di rivederti presto" disse, prima di allontanarsi e lasciarmi sola con Jeff.

"Sei stata grande. Appena la puntata andrà in onda la gente ti amerà" disse il mio collega.

"Lo spero, anche se poteva evitare di far uscire un uomo vestito da alieno da quella maledetta scatola vicino alla poltrona" dissi con una smorfia, ancora inorridita da quella scena.

"È stato esilarante" rise Jeff.

"Penso di aver perso dieci anni di vita" dissi. Gli alieni mi terrorizzavano, chissà chi glielo aveva detto. Stavamo proprio parlando della mia paura di essere rapita da un alieno quando quell'uomo è saltato fuori dalla scatola urlando.

Non vedevo l'ora di tornare a casa, buttarmi sul divano e vedere qualche film su Netflix. Non sopportavo più il dolore dei tacchi dopo averci camminato per una giornata intera.

"Stasera non andare a fare baldoria da nessuna parte, mi raccomando. Domani dobbiamo partire per gli scatti di Elle UK" mi prese in giro Jeff.

"Tranquillo, niente Rodrigo stasera" lo rassicurai.

Quella sera Jeff mi offrì la cena prima di accompagnarmi a casa. Mentre mangiavamo, Harry lo chiamò e gli chiese semplicemente com'era andata l'intervista. Jeff lo informò solo a grandi linee dicendo che ne avrebbero parlato meglio il giorno seguente. Harry sarebbe venuto a Londra con noi. Jeff mi aveva spiegato che avremo dovuto fare qualche scatto insieme. Non avevo mai fatto uno shooting vero e proprio con Harry. Era sempre stato presente ai miei, ma non avevamo foto insieme. In realtà ne avevo solo una, molto informale, che scattai mentre dormiva. Odiava essere fotografato e non ne capivo il perché. Era così fotogenico.
Quella nostra unica foto era lo sfondo del mio cellulare. L'avevo tolta dopo aver litigato, però avevo deciso di rimetterla, anche se non avevamo chiarito del tutto. Non lo vedevo da un paio di giorni. Dall'incisione del singolo di Zayn per l'esattezza. Ero uscita dalla sala di registrazione felice per un suo piccolo gesto, ma non avevamo avuto occasione di parlare.

Tornata a casa, la prima cosa che feci fu togliere i tacchi, poggiandoli in modo poco delicato accanto al divano. Mi tolsi la gonna e la lanciai per terra per poi togliermi la maglia e lanciarla sul divano. Corsi in bagno, in biancheria intima, e lasciai scorrere l'acqua della doccia iniziando a struccarmi.
Ero molto soddisfatta dell'impatto che stavo avendo sul pubblico. I commenti negativi ovviamente non mancavano mai, ma venivano sovrastati dalla dolcezza e dedizione di quelli che oramai avrei potuto definire fan. Durante l'intervista all'Ellen Show avevo accennato alla collaborazione con Zayn per il suo nuovo album e da lì tutti erano impazziti. Su Twitter eravamo arrivati in tendenza col nome "Zarya".
Questa cosa ovviamente mi strappò un sorriso, anche se io e Zayn eravamo solamente amici. Dopo aver letto il nomignolo che ci era stato affibbiato, iniziai a pensarne a uno per me ed Harry ma era impossibile crearlo. Arya Stone ed Harry Styles erano dei nomi troppo simili da mischiare.

Uscii dalla doccia e cercai frettolosamente il cellulare nella borsa. Ero troppa curiosa di scoprire se la gente avesse mai pensato di creare una ship su noi due o meno.
Cercai su Twitter, luogo dove la gente da sfogo alla propria immaginazione, e trovai vari account proprio su me e Harry. Ci chiamavano Starya. Nome abbastanza orrendo, ma non si poteva fare di meglio.

Non cercavo il mio nome sui social dalla sera in cui uscirono i miei primi scatti con Harry. Tutto quell'odio gratuito era troppo da sopportare. Ma dalla pubblicazione di Just a little bit of your heart qualcosa era cambiato. Mi sentivo più sicura di me stessa. Dal momento in cui misi penna su carta per firmare il primo autografo, capii che ci sarebbe stata anche gente che mi avrebbe supportata. Ed era a loro che avrei dovuto dare importanza.