53. È finita

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"Devi dirlo ad Harry. Subito!" Urló Niall in preda al panico.

"Ni, non mi mettere ansia, che il solo pensiero mi agita tantissimo" risposi.

"Ma devi farlo, perché se scopre che hai incontrato Jace alle sue spalle e in più lo hai anche baciato..."

"Lui mi ha baciata e io l'ho respinto" dissi, correggendo Claire. Bisognava dire le cose come stavano.

"Si ok, come vuoi, ma sai che in ogni caso lui sarà furioso".

"Devo correre da lui allora" dissi, mordendomi nervosamente le unghie. "Accompagnatemi da lui".

***

Niall e Claire mi lasciarono fuori casa di Harry e mi augurarono buona fortuna. Me ne sarebbe servita tanta. Anche io al posto di Harry sarei stata furiosa se fossi venuta a sapere quello che avevo fatto, ma non ragionavo mai abbastanza e mi cacciavo sempre nei guai. Questa era Arya Stone.

Bussai alla sua porta, sentii dei passi avvicinarsi e dopo un po' allontanarsi nuovamente. Strano. Se mi aveva vista dallo spioncino perché non mi aveva aperto?
Bussai nuovamente, con insistenza.

"Harry, sono io, Arya. Ho bisogno di parlarti" quasi urlai per farmi sentire.

Continuai a bussare in modo molto fastidioso finché finalmente il mio ragazzo decise di aprirmi il portone di casa.

"Ciao" dissi. Era ancora in pigiama e aveva gli occhi gonfi.

"Tutto okay?" chiesi. Era strano, come se avesse appena smesso di piangere.

"Che ci fai qui?" domandò, appoggiando la schiena alla porta e facendomi cenno con la testa di entrare.

"Volevo stare con te" dissi.

Non volevo partire subito con la notizia di me che vedo di nascosto il nostro nemico. Anche se ero sicura al novanta percento che lui già sapesse qualcosa. Infatti quella mattina non mi aveva scritto, ne chiamato.

"Pensavo ti piacessero altre compagnie" disse infastidito, facendo sbattere il portone alle sue spalle. Senza neanche guardami cominciò a dirigersi verso la stanza da letto. Cazzo, lo sapeva veramente.

"Harry, aspetta". Lo seguii ed era visibilmente nervoso.

"Pensavo di conoscerti" disse, prendendo un forte respiro. "Pensavo che ormai ci dicessimo certe cose".

Il senso di colpa stava iniziando a divorarmi. Mi stava guardando con una delusione che non avevo mai visto nei suoi occhi.

"Posso spiegarti. Lui voleva chiarire e ha organizzato tutto, io l'ho cacciato via, lo ha fatto di proposito. Io amo te, lo sai. Non potrei mai farti una cosa simile" cercai di prendergli le mani ma le tirò via come se avesse toccato il fuoco.

"Eppure guarda cos'è successo. Come posso crederti se fai tutto di nascosto?"

"Harry, mi conosci, sai che faccio stronzate, ma non potrei mai tradirti"dissi, con le lacrime agli occhi. Mi guardò per qualche istante, dal suo sguardo capivo che mi credeva, ma allo stesso tempo qualcosa non andava.

"Incontrarlo da sola, alle mie spalle, per non so quale motivo è già un tradimento. Hai tradito la mia fiducia, di nuovo." Ed ecco delle parole forti che pesavano come un macigno.

"Non... non so cosa dire, Harry"

"Non devi dire niente. So che è stato tutto organizzato da lui, non sono un idiota." Harry si sedette sul letto con la testa bassa. I capelli spettinati gli coprivano gli occhi e così glieli sistemai, titubante, sedendomi accanto a lui.

▪G R E E N▪ {H.S} Wattys2019Where stories live. Discover now