21. Mcchicken e Ci proverò

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Fortunatamente non vidi Kendall per tutta la serata. Non avevo idea di dove fosse finita, ma non mi importava. L'importante era non avere quello sguardo pieno di non so quale sentimento negativo addosso.

Harry mi era stato vicino tutto il tempo. Non si era mai allontanato da me e mi aveva presentata anche ad alcuni suoi amici e colleghi, come ad esempio Chris Martin. Dire che stavo morendo dentro quando l'ho visto, è poco.

Grazie all'aiuto Harry, la serata era migliorata e gliene ero grata

Una volta tornata a casa mi fiondai nel letto e, per la prima volta dopo tanto tempo, tolsi la sveglia.
Harry mi aveva dato la giornata libera poiché Jeff era impegnato e non sarebbe potuto venire a registrare.

Il mattino seguente mi svegliai a causa del campanello che continuava a suonare insistentemente.
Mi alzai dal letto, strofinando gli occhi e facendo uscire numerosi sbadigli dalla bocca.

"Sto arrivando" urlai, avvicinandomi alla porta principale.
Mi alzai sulle punte per guardare dallo spioncino ed aprii.

"Harry mi ha detto che non avresti lavorato e ho pensato che fossi a casa" disse Niall tutto d'un fiato, fiondandosi in cucina.

"Ma buongiorno anche a te" sbadigliai, ancora.

Lo seguii e lo vidi poggiare un paio di buste sul tavolo.

"Sono passato per il McDonald" spiegò, tirando fuori un paio di mcchicken e due porzioni di patatine.

"Ma che ore sono?" chiesi, non capendo perché volesse già mangiare.
Mi ero appena svegliata e il mio stomaco non era per niente affamato.

"Sono quasi le due del pomeriggio" disse, prendendo un paio di lattine di Coca-Cola dal frigo.

"Stai scherzando?" chiesi, facendo saettare lo sguardo verso l'orologio.
Diamine. Aveva ragione.

"Ho sprecato mezza giornata nel letto" riflettei, andandomi a sedere vicino al mio amico.

Mi porse il mio panino e entrambi cominciammo a mangiare, avvolti da uno strano silenzio.

Misi giù il mio mcchicken e posai i gomiti sul tavolo, poggiando il mento sulle mani chiuse a pugno.
Osservai attentamente il mio amico, intento a mangiare la sua porzione di patatine, finché non si accorse del mio sguardo indagatore su di lui.

"Che c'è?" chiese, come se non sapesse cosa stavo pensando.

"Perché sei qui?" dissi, allungando il braccio per prendere una patatina e senza distogliere il mio sguardo da lui.

"La vera domanda è: quando non sono qui?"

"Anche, ma adesso rispondi". Avevo capito il suo obiettivo di sviare l'argomento, ma con me i suoi giochetti non riuscivano.

"Non posso andare a trovare la mia migliore amica?" domandò, stringendo le labbra in un sorrisetto beffardo.

"Cercando di tenerla a bada con del buon cibo? Sai che non attacca con me, Ni" gli ricordai.

Niall bevve un sorso dalla sua lattina. Un lungo sorso, pur di evitare di parlare.

"Niall" lo richiamai, mentre lui continuava a bere e a ignorarmi.

"Niall!!" urlai, facendolo quasi strozzare con la sua bevanda.

"Che c'è?!" urlò di rimando, asciugandosi le labbra con il palmo della mano.

"Guarda che ho capito che vuoi dirmi qualcosa, quindi o parli ora e hai la possibilità che io la prenda bene, oppure" spiegai, numerando le varie opzioni con le dita.

▪G R E E N▪ {H.S} Wattys2019Where stories live. Discover now