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"Tu che mi facevi male e io che ti chiedevo scusa"
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«Reg.. Ne possiamo parlare dopo?» «Certo, vai dai tuoi amici a raccontargli anche questo! Mi raccomando, non tralasciare la nostra avventura sulla panchina!» sbottò arrabbiato, si girò e mi lasciò come una cretina in mezzo alla strada.
[ Ambra racconta l'accaduto ai suoi compagni, racconta che Hiram tiene prigionieri dei serpents, coloro che credevano fossero partiti con Tall Boy, e che probabilmente essi erano morti e sarebbero stati gettati nel lago come successo al capo. Tra disperazioni e timori, alle due di notte, i ragazzi si possono finalmente salutare, dandosi appuntamento dopo scuola per tentare nuovamente di decifrare il codice. Ore 4:13 ]
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mantle🌙
hei Reginald, so che sono le quattro del mattino e per questo già mi scuso, ma volevo solamente scriverti per tentare di spiegarti. si, ti ho ingannato e si, ho spiato il tuo telefono, non ci sono altre spiegazioni, ma non tutto era parte del piano; insomma, nessuno mi ha obbligato a fare l'amore con te, nessuno mi ha obbligato a spogliarmi davanti a te, nessuno mi ha obbligato a fumare con te o a dormire coccolata da te. capisci? nessuno mi ha obbligato a impazzire a causa tua, a preoccuparmi quando non ricevo tue notizie o a sorridere quando sento il tuo nome.. con questo non mi aspetto niente, so che le cose non torneranno mai com'erano, ma sappi, qsappi che sei l'unico e il solo che mi tiene viva, che mi fa stare bene. buonanotte, mio Reg.
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[ ... ]
«Come mai vi evitate?» sussurrò al mio orecchio Toni, lanciando un'occhiatina al moro seduto al tavolo di fronte a noi. «Ha scoperto il piano» rivelai io affranta. Non avevo ricevuto sue risposte, non che me le aspettassi, però mi avrebbe.. Insomma.. Fatto piacere ecco, l'avrei apprezzato.
«Hey, puoi aiutarmi un attimo?» disse un ragazzo, che francamente non conoscevo, avvicinandosi a me. Doveva essere dei Serpents, data la sua giacca, ma non l'avevo mai visto prima, era sicuramente più grande di me. «Pafli co me?» risposi con la bocca piena di cibo. Deglutii il boccone e ritentai, «Scusa, dicevo, parli con me?» Lui annuì e si sedette accanto a me. «Tu sei Ambra Delgado Jones?» domandò, «Si. E tu sei?» chiesi poco gentilmente.