xi. sapeva

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Maggio 2019, the Lake.



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"E comunque dovremmo vederci, io e te abbiamo un bacio in sospeso

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"E comunque dovremmo vederci, io e te abbiamo un bacio in sospeso."



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«Sapevo che saresti venuta.» disse senza neanche voltarsi, non mi guardava, stava lì con una pizza tra le mani a fissare il sole che si specchiava sull'acqua verdognola del lago.
«Non è vero, non ne eri certo.» ribattei io.
«Invece si. Non puoi starmi lontana
«Sei rimasto ad aspettarmi per trentasette minuti?»
Lui annuii.

«Io, invece, non sapevo se ti avrei trovato qua, pensavo che te ne saresti andato..» feci sedendomi accanto a lui.
«Beh allora non mi conosci»
«Quanto basta.

Ci ero rimasta un poco male alle sue parole, mi avevano colta e io sapevo che era la verità.

«Sai a cosa stavo pensando mentre ti aspettavo?»
«Fino a prova contraria non leggo nella mente, quindi non lo so»
«Ora sto pensando che potresti essere più gentile. Comunque, stavo pensando al fatto che tu mi devi due baci.»
«Io ti devo cosa?» sputai ingozzandomi con la pizza che stavo masticando.

«Si. Per l'obbligo. Guarda che io mi ricordo tutto quello che fai o quello che dici»
«Allora ti ricorderai anche che ieri sera ci siamo baciati»
«Certo, ma ci ha portato a fare sesso e io volevo solo un bacio dolce, uno di quelli che.

Si fermò e mi lasciò al 'rullo di tamburi', non poteva finire quella cazzo di frase?

«Uno di quelli che si danno le persone innamorate, dici?» feci io, capendo solo dopo una manciata di secondi cosa volesse intendere; lui annuì.

Era proprio un bambino.

Cosi, per la prima volta ci provai davvero, ci provai ad essere più gentile, piuttosto delicata, ci provai a baciarlo mettendoci l'anima.

Mi avvicinai a lui guardando quei suoi occhi nocciola che sembravano spaesati, misi una mano sulla sua guancia e poi avanzai ancora fino a far toccare i nostri nasi, fino a far sfiorare le nostre labbra.

E poi, un bacio lento, leggero; quanto bastava per sentire la sua bocca calda, il sapore della sua pelle. Fu un momento bellissimo.

Lui mi guardava ed era tanto stupendo che potevo scambiarlo per il paradiso, quando sentii lui mi scappò un gemito, misi le mani tra i suoi capelli che divennero tutti scompigliati.

«Cazzo..» sussurrò a pochi centimetri dal mio viso, «Cazzo..» feci io ripetendo.

«Ehi ehm.. Ho un'erezione..» disse diventando rosso tutto d'un tratto e rovinando l'atmosfera docile che si era creata.
Scoppiai a ridere alle sue parole, insomma, come avrei dovuto reagire?

𝐃𝐔𝐒𝐓 𝐍 𝐅𝐈𝐑𝐄Where stories live. Discover now