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"appartieni a chi pensi quando di distrai"
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Ci eravamo allenati un sacco e, tutti, eravamo esausti ma felici dei risultati ottenuti. Nell'ultimo mese avevamo scoperto: il piano di Hiram, la magia a Riverdale e Greendale, il portale, la cugina strega di Archie e, ora, sapevamo persino combattere tramite incantesimi.
Eravamo diventati davvero molto bravi, c'era chi era più portato per il fuoco, come Cheryl o Sweet Pea, chi per le magie d'acqua come Betty o Reggie, chi per la terra, Archie e Kevin oppure, ancora, per l'aria come mio cugino e Toni. Tutti avevamo qualcosa di speciale.
Fortunatamente, io, riuscivo in qualche modo a controllare tutti gli elementi, anche Veronica ci riusciva. Sabrina diceva che eravamo "portate per la magia". Se avessi continuato a darle ascolto, probabilmente sarei finita per crederci anche io!
«Oggi è il grande giorno!» esclamò Jughead, entrando nella roulotte con sei croissant. «Questo è tuo.. Cioccolato - disse porgendomene uno - Reggie.. - lanciò quello alla marmellata, fortunatamente aveva una bella presa - Crema per il mio amore, Betty!»
«Juggy.. Ma ne hai ancora tre tra le mani» feci io, «Si, ho molta fame, okay?!» esclamò lui ridendo, addentando il primo dei tre: crema di pistacchio.
Era davvero un mangione.
«Comunque, come stavo dicendo appena entrato in stanza, oggi è il grande giorno, Ambra! Andrai da Hiram a dichiarargli guerra a che ora?» «Penso di andare subito dopo la colazione, così, avremo tutto il pomeriggio per progettare i nostri attacchi e studiare le sue future mosse!» «Speriamo confessi qualcosa a V..» sussurrò Betty. In effetti, Lodge, ancora non sapeva che sua figlia, in realtà, fosse dalla nostra parte e non dalla sua. Questo era un fantastico effetto sorpresa.
Sorrisi quando immaginai la scena di Hiram schierato accanto a Veronica: "Okay, Hija, ora combattiamo tu ed io contro tutti!" avrebbe detto il padre; "Mi dispiace, daddy, ma non starò più sotto il tuo controllo!" avrebbe, invece, esclamato lei; colpendolo proprio alle spalle. Speravo sarebbe andata cosi.
[ due ore dopo ]
«Ti accompagno, punto» sbottò Reggie. «Reginald, può essere pericoloso, stai qua» «Grazie al cazzo, secondo te, siccome so che è pericoloso e potrebbe accaderti qualcosa, ti lascio affrontare quel maniaco psicopatico da solo?» sbraitò.
