Capitolo 71

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Sono una persona egoista. Me ne rendo conto ora, sto pensando ai cuori spezzati a cui non ho nemmeno chiesto scusa. Filippo, il ragazzo che mi è stato accanto più di tutti gli altri dopo la morte di Michele. Federica, la ragazza più dolce che io abbia mai conosciuto. Come ho potuto? Mi sento una persona cattiva, ed è una bruttissima sensazione. Io voglio bene ad entrambi, eppure sono stata concentrata di più su Irama e non su di loro, che non mi avrebbero fatto nulla di brutto. Non riesco neppure a mangiare, davvero mi sento in colpa. Ora sono le due del pomeriggio, e  decido di andare da Federica, almeno a chiederle scusa. Busso alla sua porta, e mi apre sua madre, che le somiglia davvero tanto. 《Salve, scusi il disturbo. C'è Federica? Vorrei parlare con lei》cerco di essere più educata possibile, sua madre mi sorride comprensiva, 《non credo che sia dell'umore giusto per parlare. È chiusa in camera sua da questa mattina》mi informa, e mi sento ancora più in colpa di prima. 《È proprio per questo che voglio parlarle》insisto. 《Provo a chiamarla》sorride ancora, e si allontana, lasciando la porta aperta. Sento che la sta invitando ad uscire dalla sua stanza perché ci sono io, ma Federica urla che non vuole. Sua madre torna da me, per riferirmelo, ed io scrollo le spalle e la ringrazio. Resto ferma in corridoio, e adesso?
Scendo le scale del palazzo e mi siedo fuori sul marciapiede. Tiro fuori il cellulare e faccio quello che avrei dovuto fare tempo fa: chiamo Filippo. Il telefono suona un paio di volte, sono sicura che non risponderà, e ovviamente ha tutte le ragioni del mondo per farlo, ma con mia sorpresa risponde. 《Pronto?》sembra stranito. 《Ciao Filippo, sono io, Carmen》cerco di sembrare più tranquilla ma il tono della mia voce s'incrina. 《Carmen?》ora è stranito al 100%. 《Sì. Come stai?》domando, 《sto bene. Perché mi hai chiamato?》《perché mi sento in colpa, mi dispiace per tutto quello che è successo》dico, cercando di non scoppiare a piangere. 《Non credi che sia un po' in ritardo?》chiede, acido. 《Si, hai ragione, volevo chiamarti tempo fa, ma non ne avevo il coraggio. Mi dispiace davvero, Filippo. Sono felice che tu stia bene》dico lentamente. Perché faccio così?
《Be'... tu come stai? Stai piangendo? Ti trema la voce》ora non sembra arrabbiato, ma preoccupato. Mi schiarisco la voce. 《Non sto piangendo, mi sento semplicemente in colpa. Non ti sei assolutamente meritato quello che ti ho fatto》dico, 《ma stai bene?》ripete, 《Sì... be', in questo periodo sono successe un po' di cose》《cosa ti è successo? E soprattutto, dove sei?》mi si scalda il cuore nel sapere che nonostante tutto lui si preoccupa ancora per me. 《Sono a Milano. Mi sono trasferita con i miei... e non mi è successo niente di che, solo... I miei divorzieranno a breve》spiego 《mi dispiace, Carmen》io sorrido. 《Sei speciale, Fil. Spero che possiamo sentirci più spesso》mormoro, 《sono sincero, vorrei non rivolgerti nemmeno la parola, ma non ci riesco. Io ti voglio bene》dice, e il mio cuore sta andando in contro ad un surriscaldamento. 《Ti voglio bene anch'io》

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⏰ Ostatnio Aktualizowane: Jun 25, 2019 ⏰

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