Capitolo 41

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Irama continua a guardarmi male per qualche secondo, poi lancia uno sguardo interrogativo a Tania. 《Carmen è venuta qui a parlare un po' con me, non riguarda te , prima che me lo chieda. Perciò puoi anche andare di sopra》dice Tania, e prima che Irama possa muovere un passo, io mi alzo dal divano rosso fuoco, aggiustandomi i Jeans. 《Sto andando via》faccio un finto sorriso prima di raggiungere la porta per uscire. 《Mi ha fatto piacere, Carmen. Vieni pure più spesso》mi sorride Tania, mentre Irama è ancora immobile dietro di lei. Gli lancio un'occhiata prima di andare via. Vederlo di nuovo nella stessa casa mi ha fatto uno strano effetto, ho il cuore a mille e vorrei riaverlo qui davanti a me.

La mattina arriva in fretta, o quasi in fretta, questa notte non sono riuscita a dormire. Motivo? Papà non ha dormito di nuovo qui. Dice che ci sono delle complicazioni, mentre io sono ancora più stranita di prima. Mi ero abituata a stare senza di lui il giorno, e sapere che la sera tornava a casa da me, un po' mi rassicurava. Ma adesso? Adesso non ho nessuna rassicurazione, ho solo la (quasi) certezza che mi stia dicendo un mare di bugie. Mi manchi papà, perché non torni a casa?
Intanto la mamma ha ripreso a cucinare, e sembra stare decisamente meglio, e sono felice almeno per questo.
Arrivo al bar, perfettamente in orario, metto la divisa e il cappellino, e mi sistemo dietro il bancone. Dopo qualche ora, entra nel bar Veronica, la collega di papà. Prende posto su un tavolino, ed io vado a prendere l'ordine. Mi saluta dolcemente, prima di ordinare un caffè macchiato. Quando glielo porto, mi ringrazia. 《Carmen, volevo informarti che stasera ci sono di nuovo problemi col lavoro. Credo che tuo padre non tornerà neanche oggi》dice, ma non sembra dispiacersi affatto. 《Oh, papà non poteva avvisarmi?》chiedo, visibilmente irritata. 《Voleva farlo lui,ma già che ci sono l'ho fatto io》mi sorride, e cerco invano di ricambiare. 《D'accordo》dico solo. Torno dietro al bancone, e trattengo le lacrime. Perché sto reagendo in questo modo? In questo periodo sono davvero troppo sensibile, sembro fatta di carta pesta. Piango per qualsiasi cosa, credo che nella mia vita non sia mai stata così fragile.
Il mio turno finisce. Mi dò appuntamento all'accademia con Lauren e Federico.
Entro nel grande edificio e cerco uno dei due, poi sento un grande tonfo,provenire da una stanza. La porta della stanza si apre, e vedo che Federico sta cercando di portare tre scatole piene di oggetti di scena. Corro verso di lui. 《Ciao Fede》lo saluto, e lui sussulta dallo spavento. 《Carmen! Vuoi farle cadere di nuovo?》mi rimprovera, mentre io ridacchio. 《Dai, passamene una. Ti aiuto》dico, allungando il braccio per prendere una delle due scatole. 《Grazie Carmen》mi sorride. Rispondo con un cenno del capo. 《Dove dobbiamo portarle?》chiedo. 《Al teatro, domani sera c'è lo spettacolo》mi informa. 《Il teatro è proprio dietro l'accademia》aggiunge poi.

l'amore altrove -irarmen-Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang