Capitolo 31

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Mi asciugo le guance. Ormai è da più di un quarto d'ora che siamo chiusi qui dentro, temo che mia madre si preoccuperà.
Mi lascio sfuggire l'ennesimo singhiozzo, e lui alza il viso per guardarmi male. 《Smettila di piangere》ringhia. Sbuffo e incrocio le braccia, e le gambe. 《Faccio quello che mi pare》ringhio anch'io. 《E comunque, noi due non siamo mai stati fidanzati, in teoria》affermo. 《In teoria. Sapevi quello che c'era tra di noi. E adesso smettila per favore, non voglio parlarne》scuote la testa. Sbuffo ancora, e cerco qualcosa da dire, non mi viene nulla. Guardo l'ora sul cellulare, è quasi mezzanotte. Voglio stare con lui, ma allo stesso tempo voglio uscire.
E mi viene voglia di lanciarmi su di lui, vorrei baciarlo, vorrei vederlo sorridere di nuovo, con me. Ma temo che non succederà, è fermo nella sua posizione, in tutti i sensi.
Provo a schiacciare il tasto d'emergenza. Ha ragione lui, non funziona. Mi guardo intorno e penso che nei film, quando sono rinchiusi nelle stanze senza finestre, di solito riescono ad uscire dai condotti dell'aria. Qui c'è uno, è un po stretto ma credo di entrarci. 《E se uscissimo da lì?》domando, indicando il buco quadrato del condotto. Lui scuote immediatamente la testa.《non funziona come nei film. Chissà dove vanno a finire》 borbotta. Ruoto gli occhi al cielo. 《Vuoi restare qui con me tutta la notte?》domando, lui vacilla e poi acconsente. Sorrido radiosa, sapevo di riuscire a convincerlo. La cosa più strana però, è che sono felice di andarmene. Forse questa mia strana claustrofobia mi fa pensare diversamente. 《Come ci arriviamo lassù?》domando, posandomi i palmi sui fianchi. Lui non risponde, quindi comincio a saltellare, fino a quando non riesco ad aprire il condotto. La porticina che ho sfilato violentemente, cade sul pavimento, facendoci sussultare entrambi. Provo a salire, ma lui mi sposta. 《Vado prima io, potresti farti male》dice. Appena si volta per salire, io sorrido. Forse mi vuole ancora bene, smetto di sorridere quando riesce a raggiungere il condotto. Si gira a pancia in giù, e abbassa il braccio per afferrare la mia mano, in modo da tirarmi su. E appena la prende, ricevo diversi brividi lungo tutto il corpo. Cosa mi fai, Irama.
Mi aiuta a salire, e si fa più indietro in modo che entri anche io. Quello che vedo davanti a me è il buio totale, e il viso di Irama illuminato dalla luce opaca dell'ascensore. Sento le ragnatele solleticarmi il dorso della mano, e comincio a lamentarmi. 《Non avevo pensato alle ragnatele e agli insetti. E se ci fossero dei topi? Ho cambiato idea, scendiamo non voglio mori-》 parlo velocemente e lui mi blocca, bruscamente. 《Sta zitta》lo guardo male, ma decido di restare in silenzio. Comincio a gattonare dietro di lui, nel lungo corridoio. È pieno di polvere, non vedo l'ora di uscire e correre a farmi una doccia.
《è troppo buio》ricomincio a lamentarmi. Lui si blocca all'istante, e anche se al buio, so che mi sta guardando male. 《Accendi la torcia del telefono e chiudi il becco》
faccio come dice.
Basta che sta calmo.

Comment
Ciao! Oggi è Sabato, quindi ecco qui il capitolo. Comunque avevo anche un altro capitolo pronto, ma wattpad non vuole collaborare, e mi ha cancellato una buona metà.
Oggi lo riscrivo, e cerco di pubblicarlo.

E poi volevo farvi una domanda:
Vi sta piacendo la storia?
Spero vivamente di sì, anche se non siamo ancora sul punto bello della storia. Questo è ancora l'inizio.

Fatemi sapere e forse ci vediamo dopo col l'altro capitolo.

A presto.💕

l'amore altrove -irarmen-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora