Capitolo 50

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Federico dice di essere in ospedale, e aggiunge che mi spiegherà tutto quando andrò a trovarlo. Riattacco, accorgendomi che Irama mi sta bruciando con lo sguardo. 《Devo andare in ospedale. Grazie per avermi ospitata, saluta Tania, Lorenzo e Simone》dico velocemente, ma mentre me ne vado via lui mi prende per il braccio, e mi vengono immediatamente i brividi. Lascia il mio braccio velocemente, come bruciato dal mio tocco. 《Ti accompagno io. È troppo presto per i bus, e non puoi andare in qualsiasi taxi vestita così》dice, ed io sorrido leggermente. Mi sembra di star vivendo un dejavù. 《Va bene》dico, e lo seguo verso le scale, per uscire dal palazzo. Appena usciti, mi accorgo di essere sbracciata, ieri sera faceva decisamente più caldo di ora. Mi vengono dei brividi per il freddo, e mi strofino le braccia con le mani. Lui sbuffa, e toglie la sua giacca di jeans per poi porgermela. io l'afferro e la indosso. Mentre sorrido, involontariamente. 《Smetti di sorridere, avrei fatto così con chiunque》borbotta, mentre mi cammina davanti. Arriviamo alla sua auto. Entro, e mi sembra di star tornando indietro nel tempo, quest'odore familiare della sua auto mi era mancato tanto. Dico a Irama in che ospedale dobbiamo andare, e lui comincia a guidare. 《Quello stronzo gli ha rotto qualcosa?》mi domanda Irama, ad un certo punto. Continuo a guardare fuori dal finestrino. 《A chi?》chiedo a mia volta. 《Al tuo nuovo amico》dice, ed io mi volto a guardarlo. Mi accorgo che sta di nuovo stringendo troppo il volante. È irritato? Perché se è così sono felice, significa che in fondo gli da fastidio. 《Non lo so, non me l'ha detto》dico. E abbasso lo sguardo cominciando a guardarmi le mani. 《Ti piace?》domanda ancora. Lo riguardo 《ché?》sono incredula. 《Hai sentito. Quel tuo amico, ti piace?》ripete. 《T'importa?》questa mia risposta lo innervosisce ancora di più. 《Oh no, lo dicevo per lui. Hai qualche fidanzato da nascondergli? Che lo avverto, poverino》se un attimo fa ero felice, adesso sono solo arrabbiata, o delusa. 《Per quanto tempo continuerai a rinfacciarmelo? Sono davvero stufa》parlo, avrei voluto tanto urlare. 《Per sempre, Carmen》《ti ho detto che mi dispiace! Che non ti ho mai mentito, bensì ho mentito a lui! Sono sempre stata vera con te, e non sai quanto mi sentivo in colpa per entrambi! Direi che ho già pagato la mia pena》parlo velocemente, urlando questa volta. 《Non hai pagato un cazzo! E fai bene a sentirti in colpa, sei stata proprio una stronza, e la cosa che addirittura ora mi fa ridere, è che mentre succedeva quel che è successo tra di noi, mi davi del puttaniere. Come se avessi diritto di arrabbiarti!》urla anche lui, pur restando concentrato sulla strada. 《Ma credi davvero che abbia sbagliato solo io!? Sai cosa penso, Irama? Che sei molto bravo a puntare il dito, e credo che guardarti allo specchio ogni tanto non sia una cattiva idea. Credi che non ricordi tutti i baci che hai dato ad Emma mentre "succedeva quel che è successo tra di noi?" Be, io li ricordo anche bene. E sono fiera di averti detto che sei un puttaniere, perché lo sei. E il fatto che ti sia già innamorato di un'altra fottuta ragazza ne è la prova》finisco il mio lungo discorso,con il fiato mozzato in gola.

l'amore altrove -irarmen-Onde histórias criam vida. Descubra agora